Capitolo 10: Tu ci tieni a me?

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MAX

Sono davvero furioso.
Non la sento da ieri dopo la litigata e questa cosa mi sta innervosendo. Non risponde neanche ai miei messaggi. Mi secca davvero.

Adesso proverò a non pensarci, ho promesso a Poser che avrei partecipato alla sua stupida festa ma non appena finirà, se Vanessa non mi avrà mandato neanche un messaggio, giuro che vado a casa sua e glielo spacco quel cellulare. Almeno così avrà una scusa per non cercarmi. Sempre se non sbucherà stasera alla festa. Kitty deve averla cercata.
In ogni caso, mi faccio bello.

Indosso dei pantaloni neri e una camicia nera, dentro i pantaloni, sbottonata di almeno tre bottoni.
O meglio quattro? Ne sbottono quattro.
Mi guardo.
Forse a Vanessa potrebbe sembrare troppo.
Ne sbottono solo tre.

Aspetta, a me del pensiero di Vanessa non deve interessare proprio nulla. È solo una ragazzina. Manco per qualche giorno e la trovo quel tipo.
Un giorno di questi spacco la faccia a quel coglione, giuro.

Sistemo l'orecchino ed indosso degli occhiali con le lenti gialle e la montatura dorata, per pura decorazione. Manca solo il profumo, sistemo il ciuffo e sono pronto.

Le piacerò?

Esco fuori e chiudo la mia stanza.
In soggiorno pare sia tutto pronto per la serata.
Poser esce dalla stanza, è un giorno intero che continua a ricevere messaggi da un sacco di gente. Ma non riesco a smettere di notare che è proprio vestito bene.

Potrebbe piacere a Vanessa.

Scaccio i pensieri dalla testa.
Stasera devo divertirmi senza pensare a lei.
Sicuramente sarà a casa con quella ragazza indiana, Prika, Priua, non ricordo il nome.
E se fosse a far festa da qualche altra parte con Sthep? Adesso basta. Devo bere.

«Qualcuno sa dove si trova Kitty? Non mi risponde.» Domanda Poser.
Io scuoto la testa ma Kyle risponde:
«Ha detto che andava a prendere qualcosa che avrebbe dato una botta a questa serata.»
«Ho preso io la roba pesante, di che stava parlando?» Domanda Poser, quasi infastidito.

Kyle alza le spalle. Io continuo a non sapere niente, mi cimento solo ad aiutare Kyle a sistemare l'alcol nel balcone. In men che non si dica la casa si riempie di gente, l'alcol scorre a fiumi e la musica pompa forte. Io sto dietro il bancone a chiacchierare con Kyle, quasi non sono dell'umore.

La festa è cominciata da due ore e pare proprio che Vanessa non verrà.
«Amico, non ci pensare! Ci fumiamo una canna?» Dice Kyle, porgendomene una.
La fumiamo insieme e già mi sento molto meglio. Più rilassato. Quasi con la testa fra le nuvole.

Così mi viene un'idea:
«Sai che dobbiamo fare? Festeggiare per me.» Affermo. «Pare sia finita con Vanessa quindi credo proprio che stasera dovrò cercarmi qualcun altro. Quindi..» Prendo lo spumante dal frigo e mi appresto a togliere la carta. «...festeggiamo me, amico mio!»

Non lo penso davvero, voglio solo ubriacarmi, ma non passano due secondi dalla mia frase che la vedo entrare: È un angelo che cammina, cazzo. Abbasso la testa per guardare senza che il colore degli occhiali mi vieti di guardare questo spettacolo col suo colore naturale.

È un incanto.
Indossa un corto abito nero, ha una scollatura disarmante e delle spalline sottili che fanno sembrare che quel seno stia sfidando ogni legge di gravità. Porta una collana stretta al collo, tutta dorata. Indossa dei tacchi anch'essi dorati, in tema con i due colori predominanti della serata. Ma la cosa più bella è che ha tagliato i capelli. Un corto taglio retto che le cade sulle spalle. Sembra avere i capelli più luminosi del solito. Ha delle ciglia bellissime, le riesco a vedere da qua. Ma non c'è niente di più bello del colore dei suoi occhi, quel verde smeraldo che mi fa impazzire. Ha un viso spettacolare. Ha tolto il piercing al naso ma non riesco a distinguere il buco del piercing che manca per via delle lentiggini ed io credo di star per avere un mancamento.

Max Level. || Arón PiperDove le storie prendono vita. Scoprilo ora