Capitolo 5: Piccola peste.

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Mi ritrovo di nuovo in classe da sola.
Quel tipo, Wesley, oggi non c'è.
Che palle.
Mi sto davvero annoiando, anche se è l'ora del pranzo e potrei anche uscire fuori ma non c'ho voglia. Per di più nemmeno Chris mi sta considerando, sta lì a fare battute a tutti i suoi amici e le sue amiche mentre io non so davvero con chi parlare oggi.

«E io che non ci volevo credere.» Mormora una voce dietro il mio orecchio. Abbasso la testa e sorrido.
«Sono arrivata a pensare che non mi stessi cercando più.» Rispondo, girandomi. 
È bello come l'ho lasciato. Anzi, è anche più sexy.

Maximus Wheeler, per gli amici "Max".

In quella settimana di due anni fa, lui è stato l'unico che mi ha saputo prendere dal primo istante che l'ho incontrato, e mi ha preso in tutti i sensi: abbiamo scopato così tante volte che credo di non ricordarmi neanche quante volte sia successo in quei sette giorni. Era la mia distrazione dalla mia depressione.
Farlo con lui mi mandava su un'altra dimensione. E quei sette giorni mi è sembrato che il dolore inflitto da Bryan, non fosse mai esistito.

Tutto questo perché Max era un tutt'uno con me. Stavo da dio con lui.
Il pazzo si è anche fatto tatuare il numero "7" sulla parte laterale della mano destra.

«I sette giorni più belli della mia vita.»
Ha esclamato quella notte a casa del suo amico e tatuatore.

Lui è, semplicemente, la versione maschile di me. Come Hardin, ma con la sottile differenza che Hardin è mio fratello e con Max il nostro rapporto non è andato oltre il sesso, qualche canna, l'alcol e qualche sfogo seduti sul letto.

Parliamo un po', come sto io, come sta lui, del più e del meno. Ci siamo scambiati qualche messaggio in questi giorni ma non ero in vena di vederlo da solo anche perché a quella festa non si era presentato quindi l'ho visto come un segno del destino.

Mentre stiamo parlando lo vedo che si guarda intorno ed, improvvisamente, mi fa una domanda:
«Perché non mi hai voluto vedere in questi giorni?»
«Ti sei offeso?» Controbatto sorridendo.

Lui si avvicina, naso contro naso, con quelle labbra da mordere.
«Mi hai negato qualche giorno di felicità, piccola peste, e non si fa.» Sussurra contro la mia guancia.

Mi allontano, ma non troppo. Quegli occhi color cioccolato sono fissi su di me. È un fuoco lo sento, e lo apprezzo.
Sono passati due anni da quella mia vacanza americana ma sembra essere passata solo una settimana.

La nostra confidenza, questo nostro desiderarci senza provare sentimento alcuno, è questo che rende tutto più eccitante tra me e Max in questo momento, su queste sedie ed in questa classe.

Chris interrompe di nuovo i miei pensieri mentre sta attorniato da un sacco di ragazze che ridono alle sue battute.
Wow, che ridere.

Max si accorge che lo sto fissando.

«Ah già.» Enuncia. «Mi hanno detto che tu e Mr. muscoli siete venuti insieme oggi.» Dice, mettendo un braccio sopra il mio quaderno e l'altro dietro le mie spalle.

Lo guardo. Ogni tanto Chris mi da qualche passaggio, non si è limitato al favore del primo giorno di scuola.

«Te lo sei già scopato?» Dice ridendo.

Gli tiro una gomitata nelle costole e lui fa una breve smorfia di dolore.
«Lo sai.» Mi limito a dire.

Inutile fare queste battutine del cazzo che quasi mi sembra geloso. Io non mi scopo nessuno. In tutta la mia vita l'ho fatto solo con lui, e con quell'altro.

«Si, lo so. E la cosa mi rende orgoglioso di me, fidati.. non penso che tu sia una facile.» Attira di nuovo la mia attenzione. «In quei 7 giorni dove pensavi solo a divertirti, avresti potuto scoparti tutti quelli che ti desideravano, che ti chiamavano, che ti volevano. Quando passavi tu alle feste, tre ragazzi su cinque venivano nei pantaloni. Ma tu no, hai rinunciato a chiunque e a divertirti magari con chi sapeva scopare meglio di tutti quanti. Tu hai preferito farti lo stesso ragazzo tutti i giorni. Tutto il giorno.» Dice, mordendosi il labbro.

Max Level. || Arón PiperDove le storie prendono vita. Scoprilo ora