Capitolo 22: Io sono un casino umano.

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MAX

Io e Kyle scendiamo dall'auto. Oggi siamo diretti verso il centro commerciale per far un pò di spesa degli ultimi giorni per l'appartamento, comprare qualche regalo di Natale e rifornirci di alcol per la festa che daremo. Ho proprio bisogno di distrarmi ma Kyle mi blocca prima di varcare l'ingresso.

«Facciamo una foto.» Pronuncia, mettendo il telefono davanti a noi.
Scatta la foto e, soddisfatto, la manda.
«Per chi è?» Domando.

«Clarissa.» Enuncia lui, per poi riprendere a camminare.
Lo seguo, ma non so chi sia questa Clarissa. Forse una delle sue nuove ragazze, quindi gli lancio una battuta:

«Attento che non s'innamori di me.»
Lui si gira torvo verso di me, fermandosi dal prendere il carrello. Io scoppio a ridere e lui riprendere a fare ciò che stava facendo.

«Fratello.. lo sanno anche i muri che Max Wheeler se la fa con Vanessa Scott da quando sono nati.» Pronuncia.

Che esagerato. Sicuramente tutti sanno che c'è qualcosa tra me e Vanessa. C'era. Non lo so più.
Lui si gira di nuovo a guardarmi.

«Sbaglio?» Domanda.
Io faccio spallucce e passo avanti, avvicinandomi all'ingresso del supermercato.

«Oh no. Ancora? La stai evitando di nuovo?» Domanda, con un acuto sempre più alto man mano che parla. Non rispondo. Lui mi sorpassa e si piazza avanti. «Guardami negli occhi e dimmi che è tutto ok con Vanessa.»

Faccio come mi dice anche se non si è reso conto che indossa gli occhiali da sole. Rimango un momento in silenzio mentre lo faccio. Certo che non è tutt'ok. Sono innamorato di Vanessa ma l'idea che non può funzionare è decisamente più grande e cresce tutte le volte che succede qualcosa.
Scuoto la testa e Kyle alza la testa verso il cielo.

«Non ci posso credere.» Dice, sospirando. «Siete due idioti. Ma cosa vi serve per mettervi insieme? L'invito ufficiale?» Domanda ironico.

Io rimango in silenzio prendendo l'insalata dal bancone.
«Ma poi voglio dire.. Vanessa è una cazzo di Dea. Vuoi davvero fartela scappare?» Domanda.

Mi giro furioso verso di lui. Sa che nessuno può parlare di Vanessa in quel modo. Solo io.

«Si, bravo. Guardami male perchè dico che la tua ragazza è una Dea stratosferica. Picchiami pure se può aiutare a farti capire che tu, amico mio, sei cotto.» Pronuncia.

Butto l'insalata nel carrello e proseguo senza dire niente. Non ho bisogno che mi dica cose che già so.

«Adesso che è arrivato il suo ex le cose sono serie. Quello insegna qua!» Dice con un tono troppo alto.

Mi giro e mi avvicino silenziandolo.
Mi guardo in giro.

«Ma sei scemo? E' un segreto.» Sospiro. «Sapevo che non dovevo dirtelo.» Lui mi congeda con un gesto con la mano come se non mi prendesse sul serio e prosegue col carrello.

«Anche se fosse.. ti ricordo che ho provato a baciarla in modo romantico al compleanno di Thomas, come mi hai consigliato tu, e lei mi ha rifiutato in modo freddo.» Pronuncio, tentando di stare al passo con lui.

Poi Kyle si blocca e mi guarda.

«Bè direi che è normale: anche lei prova dei sentimenti e siccome Mr. Non Voglio Buttarmi, non ha ancora fatto un passo chiaro, non vedo come possa farlo lei.» Risponde.

«Lei non lo fa perchè non vuole soffrire com'è successo col suo ex..»

«E allora dalle sicurezza. Dille che non accadrà e, ovviamente, dimostraglielo.» Rivela, prendendo vari pacchi di patatine.

«Io sono un casino umano. Anche la mia storia con mio figlio. La farei soffrire sicuramente.»

«Dicevi che sarebbe scappata non appena saputo di Thomas e guarda com'è finita: lei lo adora! Avete anche fatto la foto di famiglia.» Pronuncia.

«Si, prima che mi rifiutasse.» Borbotto io.

«Non sei mai stato chiaro con lei.» Dice, afferrando una confezione di bottiglie di acqua.

«Ci stavo provando, ma lei mi ha fermato. Evita proprio che la situazione si crei. Ma perchè non siamo rimasti gli scopamici di due anni fa?» Domando, guardando il soffitto.

«Perchè è proprio in quei sette giorni che vi siete innamorati. O almeno tu. Hai anche il tatuaggio ed io ho capito che ti piaceva proprio da quel gesto.» Confessa.

Dò una rapida occhiata al numero sette sulla mia mano. Davvero i sette giorni più belli della mia vita. Eravamo senza pensieri. Vanessa e Max in mezzo al resto del mondo. Era il mondo che ci plasmava. Adesso sembra di essere solo con lei, come se il resto del mondo fosse inesistente e non servisse quando manca lei.  E nessuno riesce a togliermi dalla testa il pensiero che non riusciremo ad andare avanti. Lei è aggrappata al fatto che io la farò soffrire, ed io non so se posso prometterle il contrario. Specialmente alla luce degli ultimi avvenimenti dove non abbiamo fatto altro che litigare.

Per non parlare di tutti questi litigi che ci stanno solo massacrando. Ma la realtà è che io in quel compleanno mi sono così convinto di amarla. Quando Thomas gli è saltato addosso. Le parole di mio nonno. Sembrava tutto perfetto.

Finchè non si è allontanata da me. Quando ha preso le distanze e non ha voluto sentire cosa volevo dirle, mi è caduto il mondo addosso. Mi è mancata la terra sotto i piedi perchè volevo fare il primo passo e non c'è stato il modo. Come se fosse il destino. Non possiamo continuare ne come prima ne in altro modo.. e adesso mi sto davvero sconfortando.

«Comunque alla festa di domani sera tra te e Vanessa in questa situazione e Poser, credo che sarà pesante.» Pronuncia.

Dopo l'ultima litigata con Aaron, Poser si è preso dei giorni per riflettere e ha riflettuto talmente tanto che ha anche lasciato Kitty. Io e Poser siamo un po' in freddo ultimamente ma credo di dovergli parlare: lui c'è sempre stato per me.

«Spero che Vanessa non venga, se no sarebbe davvero pesante per me. Non per voi.» Enuncio secco.

Lui sospira senza rispondere. Ma credo che la risposta sia il sospiro in sè.

A volte, con Vanessa, mi sento come uno di quei dischi rotti che non riesce ad andare avanti. Rimane impacciato sul ritmo bloccandosi ripetutamente. Mi sento così. Bloccato su di un punto ed impossibilitato ad andare avanti, mi sento incapace. Non so come poter gestire questa cosa e credo che lei si senta come me.. se non peggio.

Ci dirigiamo verso la cassa per pagare e Kyle riprende a parlare.
«Dopo dobbiamo andare in quel negozio che ti dicevo prima, voglio prendere un regalo a mia sorella per Natale.» Afferma.

Io annuisco e rispondo:
«Si, io devo prendere il regalo a Thomas.»

Mi piacerebbe prendere un regalo anche a Vanessa, ma non so se sia una buona idea.

«Quindi cos'hai deciso di fare?» Mi domanda Kyle, caricando le buste in macchina.

Io afferro il regalo di Thomas tutto impacchettato e lo posiziono sui sedili posteriori: spero gli piaccia la pista automobilistica che gli ho preso. Intanto prendo del tempo per rispondere alla domanda di Kyle, perché so già che si riferisce alla festa di domani.

«Se verrà, le parlerò. Le dirò tutto.» Enuncio.

«E se non verrà?» Chiede Kyle.

Eh.. se non verrà..
Non so perchè questa situazione ci sta sfuggendo di mano. Stiamo complicando così tanto il tutto che quasi mi chiedo cosa ci abbia spinto ad allontanarci. In ogni caso, la mia risposta arriva presto:

«Se non verrà, mi ubriacherò.»

Max Level. || Arón PiperDove le storie prendono vita. Scoprilo ora