Mi sveglio in un grande letto, è sera ma non riesco a capire in quale delle tante stanze di mio padre mi trovo.
Mi sollevo a sedere e mi guardo in giro.
È difficile immaginarsi mio padre che mi porta a letto come una bambina e mi rimbocca le coperte.La cosa mi fa sorridere, ma se penso alle cose che ci sono fuori da queste mura.
Bryan, che adesso pensa che sia venuta qui per lui, forse anche grazie alla sfuriata di Hardin.
Ma davvero insegna alla WCU?
Che strazio, spero di non incontrarlo più.Hardin. Mio fratello Hardin.
L'ultima persona che dovrebbe, eventualmente, giudicarmi, e lo fa con tanto di urla e accuse.
Come può pensare che sia questo il problema per cui non sto con Max? Che ne sa lui?In effetti, il motivo per cui non sto con Max è proprio Bryan. Proprio per come Bryan mi ha spezzato il cuore. Proprio per come ho perso Bryan.
Se dovesse succedere anche con Max.. non potrei sopportarlo.A proposito, gli mando un messaggio dicendogli di venirmi a prendere da mio padre. Gli spiegherò dopo.
Mi alzo ed esco dalla stanza, con le scarpe in mano. Mi appresto a scendere in salotto.
Mio padre è seduto nel divano che legge il giornale ma non appena mi vede, posa tutto e si avvicina.«Come stai piccola mia?» Pronuncia.
Io annuisco sorridendo, senza guardarlo negli occhi.«È passato Hardin.» Ora lo guardo. «Ma gli ho detto che non eri qui.» Sorrido.
Allora ogni tanto papà capisce quando è il momento e quando non lo è.
«Senti, ti fermi a cena? Karen sta preparan..» Lo fermo subito.
«Ho già chiamato Max, non voglio darvi altro disturbo.» Enuncio.
Lui inarca un sopracciglio e risponde:
«Disturbo? Sei mia figlia, questa casa è anche tua.»«Voglio comunque mangiare a casa..» Dico.
Lui si arrende e si siede sul divano, senza dire una parola.Io ho questo vizio. Quando le cose si avvicinano troppo a me, le allontano. Come se soffrissi di claustrofobia.
Quando Hardin, il primo giorno, si è mostrato disponibile nei miei confronti e pronto a sistemare tutto, io l'ho allontanato.
Quando mio padre cerca di essere gentile con me, io lo allontano.
Quando Max tenta di spingersi un po' verso di me, io lo allontano.
Ho questo tremendo vizio.
Vengo richiamata dalla vibrazione del mio cellulare: un messaggio da parte di Max.«Oggi lavoro in pizzeria, ma sta venendo Kyle a prenderti. A casa mi racconti.»
Secco.
Anche se non può venire lui, non perde tempo per portarmi via da qui.—
«Sicuro che non vuoi rimanere?» Domanda ancora mio padre.
Io infilo il giubbotto ed apro la porta.
Però prima faccio qualcosa.
Qualcosa per farlo stare un po' meglio.
Infondo se lo merita.«No papà..» Gli do un bacio sulla guancia. «Ma grazie..»
Lui mi sorride, ha quasi gli occhi lucidi.Io decido che è arrivato il momento di andare.
Kyle mi aspetta dentro il suo macchinone nero. Questo sembra anche più grande del SUV di Chris.Mi sorride e partiamo subito, prima che cominci a piovere visto che il cielo minaccia questo.
«Come stai?» Domanda.
«Sto bene, e tu?»
Afferma anche lui.
STAI LEGGENDO
Max Level. || Arón Piper
Fanfiction"Ricordo che la prima volta che t'incontrai, eri seduto sul divano, non distante da me. Tenevi la sigaretta tra le labbra e guardavi il tuo amico parlare con quell'espressione di chi aveva i pensieri altrove ma non voleva farlo capire. Ti guardavo;...