Potrei dirle che avevo sentito degli urli e quindi mi ero preoccupata e sono andata a vedere che cosa stava succedendo. E se poi mi chiedesse perché allora le grida non l'hanno svegliata?! Le dirò che erano in lontananza, appena percettibili e che io le ho sentite perché c'era molto silenzio. Si, penso che possa funzionare, almeno spero; anche perché oramai siamo arrivati. Adesso che ci penso forse non è una grande idea portare delle persone che conosco appena a casa mia ma ora è troppo tardi per i ripensamenti. Comunque mi sembrano delle brave persone, spero di aver ragione...
<<Questa è la tua casa?!>> il tipo con l'armatura sembra stupito, ma non ne capisco il motivo.
<<Si, perché?>>
<<No, niente; è... originale>>
<<Probabilmente sta ancora dormendo>> li informo, prima di bussare. Dopo qualche secondo senza risposta decido di ribussare, probabilmente non avrà sentito. Ora avverto dei rumori provenire dall'interno, dei passi che si avvicinano mentre lei ci comunica che sta arrivando. Apre la porta e all'inizio è sorpresa, subito dopo vedo una scintilla di rabbia accendersi nei suoi occhi.
<<Kristen, tu sei... Come hai osato?!>>
<<Buongiorno, signora>> si intromette il tipo in blu <<scusi il disturbo, volevamo chiederle una cosa riguardo a sua figlia>>
<<Voi chi siete? Che sta succedendo qui?!>>
<<Noi siamo gli Avengers>>
<<Non ci conosce proprio nessuno qui!>> commenta offeso l'uomo con l'armatura. Deve essere abbastanza egocentrico...
<<Vorremmo portare con noi sua figlia per delle analisi sui suoi capelli, poi gliela riporteremmo...>> continua il ragazzo che era stato interrotto.
<<Voi non la portate proprio da nessuna parte! Già il fatto che sia uscita... ma di questo ne discuteremo dopo...>> mi lancia un'occhiataccia che mi provoca un brivido lungo tutta la spina dorsale.
<<Perché non vuole che lei esca?!>>
<<Il mondo là fuori è pericoloso e crudele>>
<<Si, ma non solo. Poi noi la proteggeremmo>>
<<No, ho detto di no!>>
<<Ma mamma, ti prego! Io voglio vedere com'è il mondo. Starò attenta>> la scongiuro. Se non colgo questa opportunità sento che rimarrò qui per sempre.
<<Kristen, ne abbiamo già parlato; sai come la penso>>
<<Ma non è giusto!!>> Inizio a piangere. Non capisco perché quando sono arrabbiata va sempre a finire così. È solo che io non voglio morire avendo visto solo questa torre e degli alberi, quando a disposizione c'è così tanto. E poi sono abbastanza sicura che le altre ragazze escano e girino dove vogliono, il motivo che mia madre mi da per non farmi uscire non mi sembra buono, non più.
<<Signora, per favore; sua figlia ha diritto a girare il mondo. Se lei non glielo consente, allora glielo permetteremo noi>> Si rivolge a me, tendendomi una mano <<Kristen, vuoi venire con noi?>>
La guardo, poi sposto i miei occhi su di lui, che mi sorride, il che mi da fiducia. Scruto dietro di lui e vedo tutti gli altri, ansiosi della mia risposta. Passo in rassegna i loro volti, uno a uno, incrociando i loro sguardi. Mi sembrano brave persone.
<<Si>> Afferro la sua mano e mi alzo da terra. Lui si gira per andarsene ma mia mamma lo afferra per il braccio e poi gli corre davanti, per chiudere la porta.
<<Voi non andate proprio da nessuna parte, avete capito?!>>
Il ragazzo però continua a procedere, come se nulla fosse e, arrivato davanti a lei, si blocca.
<<Non volevo arrivare a tanto, ma non mi lascia altra scelta>> La prende per un braccio e la catapulta dall'altra parte della stanza, facendola cadere sul divano.
<<Muoviamoci, al Quinjet!>> mi tira, facendomi rinvenire dal mio stato di trance, stupefatta per la facilità con la quale ha fatto quella mossa. Ora capisco cosa intendeva quando ha detto che con loro sarei stata al sicuro.
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A New Family
FantasyUna ragazza depredata dei suoi genitori, della sua infanzia, del suo nome. Una ragazza con dei poteri magici racchiusi nei suoi capelli. Una ragazza che vuole soltanto sentirsi parte di una famiglia. Questa storia è basata sul film "Avengers: Age of...