Salvage Yard- costa africana
Arriviamo in questo posto della costa africana, chiamato Salvage Yard. Non è un gran che, onestamente. Questo avrei preferito non vederlo. È un'enorme distesa di sabbia sulla quale ci sono un sacco di relitti di navi. Sembra un cimitero per navi. Entriamo in una di queste. C'è della confusione dentro, qualcuno sta litigando. Ci avviciniamo alla fonte del rumore.
<<Non paragonarmi a Stark!!>> sento urlare una voce metallica. Ultron?!
<<Ah, figlio mio... vuoi rompere il nostro legame?!>> gli chiede Tony, atterrando dietro di lui e davanti a noi.
Ultron si gira <<Se proprio devo...>> Vedo tutti prepararsi al combattimento. Dovrei farlo anche io. Sta volta non ho intenzione di starmene nascosta. Non dico che salverò tutti ma voglio dare il mio contributo, per quanto piccolo possa essere.
<<Nessuno romperà niente>> tenta di calmare gli animi Thor. Ha il mio sostegno.
<<Non c'è frittata se non rompi le uova>> controbatte il robot.
<<Mi ha tolto le parole di bocca!>> commenta Tony <<A che serve il vibranio?>>
<<Sono contento che tu me l'abbia chiesto, coglierò l'occasione per spiegare il mio piano malvagio>> e dicendo questo spara dalle mani un raggio elettrico addosso a Tony, che lo fa finire contro la parete. A questo punto penso che le speranze mie e di Thor su una risoluzione pacifica del conflitto siano svanite... Iron Man si riprende subito e inizia una lotta aerea contro Ultron, mentre noi ci occupiamo degli altri robot. Captain America ne prende a pugni uno, Thor ne ribalta un altro. Gli aiutanti di Stroker iniziano a spararci quindi la Vedova Nera risponde al fuoco e ne mette k.o. due. Captain America e Thor fanno anche lavoro di squadra: Steve tiene fermo un robot e Thor gli spacca la testa con il martello. Bruce è rimasto nel Quinjet, si unirà a noi sono in caso la missione diventasse un codice verde. Non so che significhi ma credo che lui sia la nostra carta di riserva, quindi spero non ne avremo bisogno. In tutto questo io mi rendo conto di essermi istintivamente nascosta dietro una cassa. Adesso basta. Mi guardo in giro e vedo che Natasha è alle prese con tre uomini. Potrei darle una mano. Esco dal mio nascondiglio e mi avvicino alla lotta. Intanto lei ne ha già messi fuori gioco due e ora si ritrova faccia a faccia con l'ultimo. Entrambi si puntano le pistole addosso, cercando di anticipare la mossa dell'avversario. Raccolgo un'asta di metallo che trovo per terra e la stringo saldamente con entrambe le mani. Quando sono a un passo dal tipo gliela do sulla nuca e lui cade per terra. Oh mio Dio, spero di non averlo ucciso. Volevo soltanto stordirlo, non penso di riuscire a sopportare il peso di un morto sulla mia coscienza. Mi abbasso immediatamente e gli prendo il polso. Per fortuna c'è ancora battito. Pfiu!
<<Gli stavo per sparare, ma grazie comunque>> mi dice Natasha. A questo punto penso sia lui a dovermi ringraziare: con me non è morto.
Neanche il tempo di rendermi conto di quello che ho appena fatto che arrivano altri uomini. Natasha inizia a sparare, ma non riesce a fermarli tutti. Inizia a combattere con altri. Ne prende uno per il collo e lo usa come sbarra. Sembra quello che fanno le ragazze della pole dance che si attaccano al palo e iniziano a girare intorno con le gambe, solo che lei come palo usa il tipo e girando ne butta giù altri di loro. Wow, se sapessi fare anche 1/3 delle cose che fa lei...
<<Hai paura, piccola?>> mi chiede uno con un sorrisetto malefico, avvicinandosi. Ecco, un po' si, con lui non ho il vantaggio dell'attacco a sorpresa. Sto attenta alle sue braccia, per cercare di anticipare le sue mosse. Muove il braccio destro, così mi abbasso di scatto. Schivato. Mentre mi rialzo miro con il mio pugno alla sua pancia ma lui lo blocca e tira giù la mano, sbattendomi per terra. Auh, che male, la mia schiena... Il tipo se ne va, ritenendo di avermi messo fuori gioco. Effettivamente è così, non ho intenzione di tentare un altro attacco su di lui. Si dirige da Natasha, che è ancora alle prese con quelli di prima. Provo ad avvertirla ma la mia voce è cosi flebile che viene sovrastata da tutto il casino che c'è. Approfittando del fatto che la sua attenzione non è su di lui le tira un pugno in testa che la manda al tappeto. Noo! E adesso cosa facciamo?! Mi guardo intorno e dei nostri non ne è rimasto neanche uno in piedi, anche Thor è accasciato in un angolo, dolorante. L'unico che non vedo è Tony, chissà come se la sta passando con Ultron...
<<Natasha, ci servirebbe una ninna nanna>> sento la voce di Tony nel mio auricolare. Perché mai una ninna nanna?! Lei però non può rispondere, quindi provo a farlo io.
<<Natasha è svenuta>> sibilo. Spero mi senta.
<<Cosa?! Alza la voce!>> Appunto.
<<Natasha>> dico di nuovo, un po' più lentamente.
<<Si?>>
<<È svenuta>>
<<Oh cazzo. >> ora ha sentito <<Cap, tutto bene? Non ho sentito nessun tuo commento sulla mia parolaccia...>>
<<La squadra è fuori uso>> gli risponde lui. Dalla sua voce direi che sta soffrendo. Se riuscissi ad alzarmi andrei da lui per guarirlo, ma appena muovo la mia schiena, anche solo di un centimetro, sento un dolore lancinante.
<<Allora chiamo Veronica>> chi è Veronica?! Comunque, ora che ci penso, potrei guarire la mia schiena e poi andare da Natasha e Steve... Così inizio a cantare.
STAI LEGGENDO
A New Family
FantasiUna ragazza depredata dei suoi genitori, della sua infanzia, del suo nome. Una ragazza con dei poteri magici racchiusi nei suoi capelli. Una ragazza che vuole soltanto sentirsi parte di una famiglia. Questa storia è basata sul film "Avengers: Age of...