Decisione

208 7 1
                                    

È da circa mezz'ora che camminiamo a passo svelto per New York, certo non era in questo modo che avevo intenzione di visitarla... Vedo in lontananza un grande spiazzo con dei lunghi edifici bassi. Da lì decollano molti aerei, uno in fila all'altro.  Mia mamma, o meglio: quella che pensavo fosse mia mamma, si guarda in giro convulasmente e poi, dopo aver trovato l'indicazione che cercava, mi trascina verso l'entrata. Devo liberarmi. Adesso o mai più. La sua presa però è molto forte ora, data anche dal nervosismo, ma devo tentare comunque: non posso salire sull'aereo, o sarà finita per me. Cosa penseranno però le altre persone, vedendo che prendo a calci una signora? Non m'importa, l'ingresso si avvicina, devo muovermi.
Improvvisamente una figura ci passa davanti e da un calcio in pancia a mia madre.  Lei si accascia a terra, dolorante. Alzo lo sguardo e una ragazza in un cappotto beige, occhiali da sole e cappello mi afferra.
<<Scusa, ma lei ce la riprendiamo noi>> Riconosco questa voce, è Natasha! Inizia a correre via e di conseguenza anche io. Arriviamo a un elicottero che ci aspetta, con le pale già accese. Saltiamo dentro e all'interno troviamo tutti gli altri membri degli Avengers. L'elicottero decolla e io sbatto di nuovo contro la parete.
<<Devi lavorare su questo...>> scherza Tony.
<<Eh, già >> rispondo ansimante <<Come avete fatto a trovarmi?>> ci sono un sacco di persone a New York.
<<Abbiamo i nostri mezzi>> mi risponde enigmatico Fury.
<<Con le telecamere non è stato difficile>> spiega Steve. Ah, beh, giusto.
<<Così rovini l'effetto, però! >> lo rimprovera scherzosamente Tony.
<<Stiamo tornando alla base?>> domando. La direzione mi sembra quella...
<<Si>> mi conferma Fury <<Allora, hai deciso?>>
<<Se mi unirò a voi?>> Assente. <<Si>> anche perché non ho nessun altro posto dove andare, ma questo non lo dirò a loro: non voglio che pensino che li ho scelti solo perché non ho niente di meglio. Anche perché non è vero: la decisione l'avevo già presa, poi questi ultimi fatti l'hanno solo... rafforzata.
<<Bene allora. Quindi stasera festeggeremo due eventi>>
<<Due?>>
<<Si, anche la creazione di Ultron>> si vanta Tony.
<<E cos'è? >>
<<Un programma di difesa globale>>
<<Sembra utile>> commento, anche se non so da chi dovremmo difenderci...
<<Lo sarà, se funziona come deve>>

Una volta arrivati al quartier generale Fury ci annuncia che sta sera ceneremo fuori, per festeggiare. Quindi ci da appuntamento alle 19:00 nella hall. Tutti vanno nelle loro case per sistemarsi, rimaniamo qui soltanto io, Natasha e Thor, non so perché. Non hanno una loro casa? Va beh, tanto nemmeno io ora la ho più. Loro si dirigono nelle camere e così faccio anch'io. Prima che entrino nelle loro stanze li ringrazio per avermi tolto dalle grinfie di mia madre.
<<Dovere>> risponde Natasha.
<<Non c'è di che>> mi dice sorridendo Thor. Poi ognuno entra nella propria camera e chiude la porta. Sono così sopraffatta da tutto quello che è successo oggi! Sento di aver bisogno di un po' di tempo per elaborare il tutto, ma sono anche davvero molto stanca... Guardo il mio orologio, sono le 18:05.  Mi siedo un attimo sul letto, è così comodo... Penso che mi sdraierò, tanto posso riflettere anche da sdraiata...

<<Kristen, svegliati>> qualcuno mi scuote dolcemente. Apro leggermente gli occhi e vedo la figura offuscata di Natasha che mi guarda. Ha dei begli occhi, azzurri. Risaltano molto sulla sua pelle chiara e si intonano perfettamente ai sui capelli. Cerco di capire perché mi abbia svegliato e all'improvviso ricordo.
<<L'appuntamento! Che ore sono?!>> Ti prego fa che non sia tardi.
<<Sono le 19:00, mi spiace di averti svegliata, ma a Nick non piacciono le persone ritardatarie>>
<<No, spiace a me di non essermi fatta trovare già giù, è che...>> ero stanca.
<<Tranquilla, adesso scendiamo. Allora, sei pronta?>>
Mi guardo velocemente <<Beh, si>> lo sarei in ogni caso: non voglio fargli perdere ulteriore tempo. Mentre seguo Natasha giù nella hall mi rendo conto che si è messa tutta in tiro. Ha un vestito alle ginocchia in raso nero, a maniche corte. La parte superiore però è bianca. Le dona molto, come tutto del resto, con un fisico così... Quando ci ricongiungiamo agli altri capisco di essere l'unica vestita in modo informale. Non so se scusarmi per abbassare il livello di eleganza del gruppo oppure no. Decido di far finta di niente perché, anche se lo facessi notare, cosa ci potrebbero fare? Mi scuso però per il ritardo.
<<Non importa. Ora che ci siamo tutti possiamo andare. Ti piace la cucina italiana, Kristen?>> Mi chiede Fury.
<<È la mia preferita>>
<<Bene allora>> e usciamo.

A New FamilyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora