Capitolo 12

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Dopo quello che mi ha detto ieri El sono decisamente più tranquilla. Stranamente Max non si vede da un bel po', chissà che fine ha fatto. Ora sono finite le lezioni, dopo andrò da El per studiare e stasera starò da lei. Sono così felice. Chiudo l'armadietto e accanto a me c'è Max che mi fa sobbalzare <Max mi hai spaventata!> <Oh, scusa Bevvie> <Non chiamarmi Bevvie, solo una persona può farlo e quella persona è-> <El giusto? Sei cieca vero?> <Come?> <A El piace Mike non le piaci tu, lo fa solo per non ferirti...io non lo farei mai. Non potrei mai ferirti> <Senti, non sai di cosa stai parlando> faccio per andarmene ma Max mi blocca il braccio impedendomi di muovermi. Cerco di dimenarmi ma senza risultati <Max lasciami!> <Non finché non capirai che El non ti ama, l'unica persona che ti ama DAVVERO qui sono-> Max non finisce la frase che la voce di El fa <Io> giro la testa e la vedo <Lascia andare la mia ragazza prima che te la faccia lasciare io> fa El con aria minacciosa <Levati dai coglioni Hopper, vai da Mike dato che quello che ami è lui> risponde Max con fare di sfida. Spero solo non ci siano risse <Rimangia quello che hai detto Mayfield> <Io non rimangio nulla> <Allora se non vuoi rimangiare lascia andare Beverly ah e prova a chiamarla ancora Bevvie e puoi iniziare a prenotare il carro funebre> eh la madonna, ha la stessa reazione di Richie quando qualcuno chiama Eddie "Eds". Max finalmente mi lascia il braccio e vado verso El <Andiamo amore> fa lei <Sì, andiamo> intreccio la mia mano con la sua e usciamo. <La prossima volta che si avvicina a te puoi anche cominciare a scavare la fossa per la bara> dice El. Io ridacchio <Non hai di che preoccuparti tesoro, ho occhi solo per una persona> guardo le nostre mani ancora intrecciate e la guardo con la coda dell'occhio sorridendo. Lei volta la testa verso di me, sorride, mi gira il viso verso di se e mi bacia. Non mi sento meglio se non in questi momenti, ricambio il bacio dolcemente posando la mano libera tra i suoi capelli. Ci stacchiamo e fa <Tanto meglio, non voglio che niente è nessuno ti porti via da me> <Niente mi porterà via da te, ti amo troppo per lasciarti andare> lei sorride e io pure. <Dai andiamo a casa> continuo <Certo> riprendiamo a camminare e dopo un po' arriviamo davanti a casa di El. Appena vedo la facciata di casa sua mi torna ancora in mente quel cavolo di sogno. Rimango a fissare la facciata finché la voce di El non mi risveglia <Bev? Ci sei?> <Sì, si sono. Andiamo> entriamo e subito vediamo Jim addormentato sul divano che sbava e russa. Mi trattengo dal ridere, El mi fa "SHHHHH" con la mano e le faccio l'okay. Andiamo in camera sua e chiude la porta, poggio lo zaino per terra cercando di non fare rumore per non svegliare Jim. <Okay, iniziamo a studiare ora così dopo facciamo quel cavolo che vogliamo> <Oh yesssss>.

Running through my mind-Beleven (Eleven x Beverly)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora