CAPITOLO 22 Edd

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Dopo essersi calmato, il norvegese si diresse verso l'uscita della stanza, fermandosi davanti alla porta. Scosse la testa lentamente.

"Qualcosa sta andando storto?"

Si era chinato in avanti e stava per riprendere il fucile che aveva lasciato cadere il precedenza, ma improvvisamente si bloccò. Edd vedeva tremargli la protesi. Faceva piccoli scatti e mosse inaspettate. Sembrava stesse lottando contro qualcuno dentro di lui.

"C'è qualcosa che non va"

<<Tord, va tutto bene?>> chiese Edd preoccupato. Il ragazzo si rialzò e, senza neanche voltarsi, gli domandò:<< Hai già visto Matt?>>

La sua voce era spenta. Priva di qualsiasi emozione - e dire che un attimo fa stava piangendo come un disperato - ignorando completamente la domanda che gli aveva fatto il malato.

<<Ieri sera>> gli rispose Edd senza far notare la sua paura mentre pronunciava quelle due parole.

Il biondo si portò la mano della protesi al viso e si strappò la benda, buttandola via.

<<Sei stato tu a fargli del male, vero?>> Sapeva la risposta esatta alla domanda banale che aveva appena fatto, ma non sopportava il terribile silenzio che si stava creando nell'aria, rendendo l'atmosfera pesante.

Il Red Leader si girò e guardò il castano dritto negli occhi. Edd rimase pietrificato da quello che vedeva. Un brivido gli corse lungo la schiena e si diffuse in tutto il corpo.

Aveva già visto quello sguardo: le pupille del norvegese sul robot ridotte a un microscopico punto, il ghigno di quando distrusse tutto. Erano esattamente stampati sul suo viso in quel preciso istante, come una foto.

<<Non devi essere arrabbiato; non è stata mia intenzione. Solo... un leggero tic, come quella volta>> rispose il Leader alzando le spalle, come se fosse una cosa ovvia.

Edd lo guardò con ribrezzo. I flashback gli oscurarono la vista e vide tutto scorrere veloce davanti ai suoi occhi: il ritorno di Tord; Tom che usciva di casa sbattendo la porta; lui, Matt e Tord che guardavano la tivù assieme; il pugno che aveva tirato Tord al suo ragazzo; il supermercato; il Robot Gigante...
...Soprattutto quel pugno...

Non capiva perché si comportava così. Tord non avrebbe mai fatto una cosa del genere.

Il castano riuscì a pronunciare una frase: << Chi sei tu? >>

Il Red Leader cominciò a ridere, piegandosi in avanti e tenendosi la pancia. Il suo modo di fare e il comportamento che aveva lasciavano in stato di shock Edd.

Mentre cercava di smettere di ridere, il Leader riprese il fucile e lo caricò. Puntò la canna verso il malato e si bloccò, riabbassandola.

<<Che stupido che sono>> si incolpò, pensando a qualcosa che Edd non riusciva a intuire.

Il castano aveva il cuore che batteva all'impazzata e guardava chi aveva davanti non come un amico che aveva perso, non come un fratello con cui aveva litigato ma, per la prima volta in tutta la sua vita, come un nemico.

Il Leader appoggiò la mano integra alla maniglia della porta e la abbassò, senza aprirla.

<<Non ha effetto se lo faccio io, no? Quindi ho portato la persona che fa a questo caso>>

Spalancò la porta. Edd spalancò gli occhi. Non si accorse neanche di avere la bocca aperta. Le lacrime gli colavano calde sul volto.

Non poteva crederci. Dopo tutto questo tempo gli sembrava anche strano. Davanti a lui si trovava Tom. La testa era chinata verso il basso. Aveva gli stessi vestiti di quando se ne era andato via, ma più sporchi; delle macchie nere ricoprivano parte delle maniche blu e della cravatta a scacchi. Il ragazzo entrò nella stanza barcollando e sorpassò il cadavere che gli stava ai piedi.
Il Leader si avvicinò a fianco di Tom, attirandolo a sé dalla vita.

DOPO THE END~Eddsworld xReader~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora