CAPITOLO 17 (T/N)

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Due giorni dopo, gli eserciti si erano incontrati al campo di battaglia. Tu sei di nuovo andata a trovare Edd.

Hai aspettato davanti alla sua stanza che le dottoresse ti dessero il permesso di entrare. In verità sapevi che il ragazzo non era lì, ma lo stavano operando.

Quello che non sapevi era quanto ci avrebbero messo e quando avevano iniziato. Eri seduta su quella sedia da un sacco di tempo, ti giravi i pollici e aspettavi che un dottore, passando di lì, ti avrebbe detto come stesse Edd.

Il brutto era che non stava passando nessuno. Fuori si sentivano gli spari delle pistole, dei fucili e le urla della gente, stava piovendo e forse avrebbe anche grandinato.

Speravi che Matt, Tom e il Red Leader fossero ancora vivi. Ogni sparo che sentivi ti metteva i brividi. La pioggia si confondeva con le urla delle persone.
Quell'atmosfera era inquietante.

Da lontano, dei passi si fecero sempre più chiari. Girando la testa, una donna vestita in bianco trasportava un lettino.

Ti sei alzata, dopo ore che aspettavi, e hai quasi sentito le gambe cedere dal peso del tuo corpo.

La donna si fermò davanti alla stanza di Edd e aprì la porta.

<<Come sta? Posso vederlo?>> hai chiesto alla dottoressa.

<<Il signor Gold ha bisogno di riposare, credo dovrà aspettare qualche oretta>>

La dottoressa portò il lettino dentro la stanza e lo sistemò al suo posto. La figura di Edd era pallida e restava immobile.

Ti sei di nuovo seduta, guardando il pavimento lucido e piastrellato.

<<Di cosa è stato operato?>> hai chiesto a testa bassa. La donna rimase in silenzio qualche secondo, che pareva infinità. Poteva sembrare strano, ma non avevi la più pallida idea di cosa avesse il ragazzo. Anche se eri stata a casa di Tom e Matt, non avevi fatto domande su Edd. Non volevi farli stare male più di quanto lo fossero in quel momento.

Hai alzato lo sguardo per vedere la donna. I capelli biondi le ricadevano morbidi e delicati sulle spalle. Aveva gli occhi di un intenso azzurro. Erano grandi e brillavano sotto i raggi della luce a led dell'ospedale. Ti ricordavano quelli di Yuu; pieni di speranza.

"Yuu, anche lui è in battaglia"

La dottoressa guardò la cartella clinica di Edd. Lesse velocemente quello che c'era scritto e il suo sguardo assunse un'espressione malinconica.

<<Tumore>> rispose.

Ti è mancato un battito. "Tumore? Come può un ragazzo così gentile e carino avere una cosa tanto grave?" Una stretta allo stomaco ti fece abbassare di nuovo lo sguardo, sconvolta dalla notizia.

<<Se vuole può prendersi un caffè alle macchinette, sono alla fine del corridoio>>ti suggerì la donna, cercando di essere più disponibile possibile.

<<Non ho soldi>> hai risposto. Il tuo sguardo divenne triste e cupo.
La dottoressa restò davanti a te. Dai suoi movimenti capivi che era titubante e non sapeva cosa fare. Alla fine ti lasciò sola, andandosene con passo svelto.

Aveva smesso di piovere nel frattempo, non te ne eri accorta. I lampi si stavano allontanando, accompagnati da dei tuoni che lentamente diventavano ovatti.

I passi ritornarono. Era sempre la dottoressa bionda. Con una mano teneva un bicchierino di plastica fumante, con l'altra dei documenti.

Si avvicinò a te e ti porse il bicchierino. Il forte odore di caffè ti riempiva i polmoni. Hai ringraziato la dottoressa, prendendo delicatamente il bicchiere. Le tue mani erano talmente congelate che la plastica sembrava bollente a contatto con la pelle.

<<Non aspettare qua da sola, seguimi>> sorrise infine la dottoressa.

La sala d'aspetto era piena di dottori che camminavano da una parte all'altra. I termosifoni accesi riscaldavano l'aria, che si stava raffreddando sempre di più a causa dell'avvicinamento dell'inverno.

La dottoressa ti aveva portato una coperta che ti eri messa sulle spalle senza pensarci due volte. Era rimasta con te a farti compagnia. Era molto solare e aperta, sempre disponibile a tutti.

<<Io ho conosciuto il signor Gold in passato>>
<<Seria?>>
<<Sì, ma è stato parecchio tempo fa>> iniziò a raccontare la dottoressa. <<Mi ero appena trasferita, e lui e un suo amico mi hanno aiutata con la sistemazione ed erano molto gentili come vicini>>

Con voce più bassa continuò a parlare:<< Ci provavano con me, si vedeva chiaramente>>

<<E poi cos'è successo?>> Hai chiesto, incitandola a continuare l'incontro.

Lei sospirò sorridendo:<<Ero fidanzata>>

<<Ahia, colpo basso>> ti sei messa a ridere. Un'altra dottoressa, da lontano, arrivò verso di voi. Questa, al contrario dell'altra, aveva gli occhi di un intenso verde.

<<C'è un emergenza, Kim; dobbiamo operare un ragazzo>>

La dottoressa di fianco a te si alzò, rispondendo con un semplice "arrivo".

<<Posso farti un'ultima domanda?>> hai chiesto gentilmente.

<<Certo, dimmi pure>>

Un lettino circondato da infermieri ti passò accanto. Come se fosse stato a rallentatore, un avvenimento di pochissimi secondi ti fece cambiare stato d'animo.

Hai sentito una dottoressa chiedere al malcapitato quale fosse il suo nome. Appena ti sei girata hai sgranato gli occhi.

Avresti potuto riconoscere quella chioma fra mille: quel colore così raro e i ciuffi che sembravano soffici come la seta. La faccia completamente devastata, ma fu un attimo.

Un attimo, un millesimo, il ragazzo riuscì a pronunciare qualcosa.

<<Matt?>>

DOPO THE END~Eddsworld xReader~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora