Tornato a casa ero ancora preso dall'enfasi e iniziai subito una videochiamata con Nicholas. Gli feci uno spogliarello mentre lui si stava masturbando. Mi sentivo libero.
Nicholas continuava a farmi i complimenti soprattutto per il mio gran sedere, che ormai da tempo allenavo quotidianamente per rassodarlo e i risultati non tardavano ad arrivare.
Finita la videochiamata, come sempre, parlammo per ore. Alla fine chiusi la videochiamata perché avevo sonno. Non avevo voglia di rivestirmi e faceva anche abbastanza caldo che la coperta non mi serviva.
M'addormentai nudo sul letto con il culo in bella mostra.
Poco dopo i miei rientrarono. Credo che entrarono in camera da letto. Successivamente il mio patrigno entrò in camera, in mutande, per ridarmi il portafoglio che avevo dimenticato al Kersett.
Ormai devo dire che ero sveglio, e spingevo il culo in fuori in speranza che Matt lo notasse. Lo so, é strano, ma in quel momento me la sentivo. Feci finta d'essere ancora addormentato.
Matt s'arrampicò energicamente sul mio letto e mi mosse la coscia dolcemente con la sua mano un paio di volte.
Io feci finta di non volermi svegliare e misi il cuscino sopra la faccia per irritarlo. Lui si mise sulle mie cosce ritrovandosi davanti le mie natiche che, divaricando le gambe, rendeva ancora di più. Mi disse un po' di volte "Forza Dan, Svegliati, hai dimenticato il portafoglio".
Io non collaboravo in attesa della sua prossima mossa. Mi disse "Allora non mi lasci altra scelta che usare le cattive maniere" "Sticazzi, cosa intendi fare?"
Gli risposi con aria di sfida. Lui mi prese energicamente per i fianchi e mi poggiò sulle sue ginocchia. "Cosa stai facendo?" Gli dissi ridendo mezzo addormentato.
Lui iniziò a sculacciarmi ripetutamente. Io facevo finta di provare a scappare per nascondere l'evidente piacere. Lui continuava a schiaffeggiare a ritmo le mie chiappe e le stringeva con i suoi caldi palmi.
Andò avanti per un po' di tempo, onestamente volevo che non finisse mai.
Ad un certo punto mi disse "Ok basta. Ora alzati e vediamo quanto sei rosso" ironicamente. Mi alzai, mi attaccai al muro mettendo in mostra le natiche. Lui si avvicinò, si inginocchiò e disse sorridendo:"quanto rosse sono!
Ora sai che tutto ha delle conseguenze cattive, spero ti sia servito da lezione". Contemporaneamente mi strinse e mi allargò le chiappe per dare altri due colpetti ben assestati.
"Ahia, mi stai facendo male!" Esclamai. Lui mi tocco con le labbra le natiche con un piccolo bacio dicendo ironicamente:"Povero questo sedere.
Mi dispiacerebbe punirlo un'altra volta" si alzò é diede un ultimo schiaffetto lasciando le dita quasi per entrare nell'ano e se ne andò. Io rimasi sul muro.
Ci guardammo a vicenda sorridendo.
Per lui era solo un giochetto stupido per punirmi del mio menefreghismo ma per me era di più.Non trovo le giuste parole all'altezza per descrivere il momento in cui le sue affettuose mani toccavano le mie soffici natiche.
Dopo essermi masturbato a dovere ritornai a dormire, anche col portafoglio ritrovato.
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Io, Dan - Not The Typical Story
RomanceDan è un adolescente alle prese con le tipiche cose da ragazzi. A differenza dei suoi coetanei però, ha un piccolo particolare. Leggete tutto per scoprire la sua "tipica vita da sedicenne" che in realtà, tipica non è. Sono presenti anche scene di s...