Parte XII - Il Gioco

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"Perché non usare la Vodka ormai vuota per giocare al gioco della bottiglia (obbligo o verità)?" disse Ben. Tutti accettammo la proposta, anche perché :"Perché no?"

D girò la bottiglia, si fermò verso Xavi. Scelse verità. Li chiesimo se avesse mai fatto squirtare una tipa, rispose ridendo di sì.

Fecemo circa altri otto/nove turni solo con verità; fino a che, quasi unanimemente, decidemmo che non valesse più scegliere verità se no sarebbe stata sempre la stessa storia. Quindi da quel momento dovevano far tutti obbligo.

La bottiglia girò e si fermò verso Ethan. Decidemmo che come obbligo doveva dare la classica leccata al pavimento, senza esitare lo fece.

La partita andò avanti così con gl'obblighi classici: cinquanta flessioni, salti su una gamba sola, cucchiaio di cannella... Fino a che passammo a roba più "challenging", anche perché eravamo abbastanza spaccati dalla Vodka e dalla weed.

Bisognava togliersi un indumento se si veniva puntati dalla bottiglia (ovviamente le mutande si potevano tenere), infatti dopo un paio di giri rimasimo tutti in mutande.

Xavi girò la bottiglia e si fermò verso Zack. Decidemmo che si dovesse far sculacciare dalla persona alla sua destra per dieci minuti, ovvero Vince.

Inizialmente si rifiutavano ed esitavano, dopo avergli ricordato che non si potevano tirare indietro siccome era un'obbligo e con una buona dose di weed come aiuto, Zack si stese sulle gambe di Vince, ed egli iniziò a schiaffeggiare i suoi gran glutei.

"Hai fatto il bambino cattivo Zack, ora devo punirti" disse Vince ironicamente (almeno credo, spero...) e tutti ci sbelliccammo dalle risate. Passati i dieci minuti Zack uscìi dalla stanza, seguito da Vince.

Probabilmente la weed gli fece vomitare.

Eravamo rimasti in cinque e continuammo. Ben si apprese a fare girare la bottiglia, che si fermò su di me.

Ci misero un po' a decidere l'obbligo. Mi dissero "Devi tirare a indovinare a chi ce l'abbia più lungo tra noi, nel caso indovinassi, bene. In caso contrario, devi fare una sega a quello che ce l'ha più lungo fino a quanto lui voglia".

Non potevo tirarmi indietro, e sinceramente non volevo nemmeno.

Diciamo che aspettavo questo momento da tempo. Da lì a poco potevo stringere tra le mani il cazzo di uno dei miei compagni di squadra.

Ovviamente lo sapevo chi ce l'avesse più lungo, ma sbagliai apposta dicendo che secondo me fosse Ethan. Tirarono tutti fuori il pacco e si misero a controllare, centimetro per centimetro quello più lungo.

Ero abituato a vederli in doccia, ma vederli tutti insieme a meno di un metro da me per poco non mi fece svenire.

Finirono di misurare e, come previsto, avevo sbagliato. Il più lungo ce l'aveva David.

*Dal prossimo capitolo inizia la vera e propria storia,
xoxo, N*

Io, Dan - Not The Typical StoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora