17 - Let it die or let it grow?

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Chelsea POV:

L'auto si è appena fermata lungo la strada; dal finestrino leggo "Westin". Sono davanti all'albergo e dovrei scendere.

Devo.

Dovrei ?

O scendi o te ne vai...non puoi restare nell'auto e fissare fuori come una pazza...non hai molte alternative... cosa provi per lui?

Ripenso a tutti i momenti passati con Shawn, poi ricordo anche quanto ho sofferto in quest'ultimo periodo per colpa dell'amore e...

"Mi riporti a casa" dico al mio autista.


Shawn POV:

E' passata più di un ora; esattamente un ora e nove minuti e lei non c'è.

Prendo il borsone che mi sono portato dietro e esco dall'albergo, prendo un taxi direzione aeroporto; è successo esattamente quello che speravo non accadesse, ma in fondo sospettavo che Chelsea avrebbe agito così. Probabilmente si è spaventata, visto le ultime esperienze disastrose che ha avuto e probabilmente nemmeno prova qualcosa per me anche se ho sempre sperato provasse qualcosa di più che una semplice amicizia per me.

Continuo a camminare molto velocemente all'interno dell'aeroporto che a quest'ora è semi deserto. Spero che nessuno mi noti perché devo avere una faccia orribile: in questo momento sono la personificazione di un mix di frustrazione, tristezza e cuore spezzato.

Arrivo finalmente al Gate per accedere alla pista dove l'hostess mi comunica che sono pronti per partire. Tra due ore circa tornerò a casa e tutto tornerà come prima.

Salgo sulla scaletta del piccolo aereo e una voce femminile mi chiede: "sei in ritardo...chi stavi aspettando?"

Chelsea POV:

"sei in ritardo...chi stavi aspettando?" chiedo a Shawn quando entra nell'aereo: mi guarda prima come se avesse visto un fantasma, poi sorride come non ha mai fatto prima. Non dice nulla, mi prende il volto e mi bacia con passione, come se non ci fosse nessuno attorno a noi.

"mi scusi signore, devo chiudere il portellone per il decollo" ci dice l'hostess leggermente in imbarazzo per aver disturbato il momento.

"Si ci scusi.." le risponde lui spostandosi verso il centro dell'aereo. Lancia il borsone in un angolo e mi abbraccia: "non sai quanto ci sono rimasto male quando non ti ho vista arrivare in hotel...piuttosto come ti hanno fatto salire?" chiede corrucciando il volto;

"ho delle conoscenze...in realtà ero venuta in albergo poi ho cambiato idea e sono tornata a casa...poi ho cambiato idea di nuovo e ho preso la valigia.." rispondo.

"Signori vi chiedo di prendere posto e allacciarvi le cinture, siamo pronti per il decollo, arriveremo a Toronto tra circa due ore" ci comunica la hostess chiudendo la porta della cabina.

Sciogliamo il nostro abbraccio e ci mettiamo uno accanto all'altro su due poltrone. Le luci principali si spengono e l'aereo inizia le operazioni di decollo. Prendo la sua mano destra e la intreccio con la mia.

Shawn POV:

Le luci si riaccendono dopo che l'aereo ha preso quota; le nostre mani sono ancora intrecciate. Questa mano è l'unica conferma che ho che tu sei veramente qui. Ha il volto stanco ma vedo che è felice, lo si vede dai suoi occhi che sono luminosi.

"Cosa ti ha fatto cambiare idea?" le domando

"Inizialmente non volevo venire...per colpa delle cose che sono successe nella mia vita ultimamente..." dice guardando davanti a sé; "poi ho pensato che ho dato opportunità a persone che non la meritavano e non aveva senso non darla anche a te, visto che...insomma... provo anche io qualcosa..." dice guardandomi negli occhi.

D Y N A M I T E  || S.M. | ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora