Sotto la pioggia

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LorenzoPOV

Pistoia è così diversa rispetto a Firenze.

Qui, nella verdeggiante ed estesa campagna, il tempo sembra essersi fermato e la gente porta avanti quei valori veri e profondi che sono stati ereditati dei nostri antenati: lafamiglia, la terra e la comunità unita.


È il posto giusto dal quale poter attingere per forgiare legami o rinsaldare quelli già creati, ecco perchè ho proposto a Clarice di lasciare Firenze e tutti i suoi problemi per un paio di giorni; abbiamo bisogno di ritrovarci e per farlo non deve esserci alcun pensiero, alcuna questione a distoglierci da questo nostro impegno. Sebbene sia trascorsa qualche settimana dal nostro riavvicinamento, non abbiamo ancora avuto modo di stare per conto nostro e di poterci dedicare l'uno all'altra.


"Avevo quasi scordato quanto fosse bello qui."


La voce di Clarice giunge come la più bella delle melodie al mio orecchio e non posso evitare che le mie labbra si pieghino per poter formare un sorriso: quando mi è vicina o la percepisco nelle vicinanze, mi sento ancora come un giovane alle prese con il suo primo amore. Quello che provo per la donna che ora sta accarezzando la mia mano, è qualcosa di così profondo che nemmeno io riesco a comprendere.


"Sono passati diversi anni dall'ultimavolta."


Ricordo ancora perfettamente gli ultimi momenti in questa casa: il timore per la vita dei bambini e di Clarice, la preoccupazione e la terribile sensazione che quel parto mi avrebbe provocato la più grande delle perdite, la tumultuosa nascita di Maddalena, Clarice debole e pallida...

Voglio scacciare questi pensieri cupi e concentrarmi sul presente e su quello che di più positivo c'è: Clarice. Lei è proprio qui, accanto a me.  Abbiamo superato il nostro momento difficile ed ora giuro solennemente che farò qualunque cosa affinchè una situazione simile non si ripeta più: non credo riuscirei a sopportare un altro gelo e un'altra distanza come quelli che abbiamo appena affrontato; il mio cuore non reggerebbe ed io ne uscirei drammaticamente sconfitto.

Penso a Clarice e a quanto abbia sofferto per causa mia e per tutte le spiegazioni e chiarimenti che in passato le ho negato; anche lei non sopporterebbe un altro allontamento, una nuova spaccatura. La distruggerebbe e la porterebbe alla disperazione e all'infelicità più acuta possibile ed io non posso permettere che accada di nuovo.

Io la amo e la proteggerò da ogni male e da ogni sofferenza, per sempre; non commetterò mai più gli stessi errori del passato. Dagli errori si impara, è vero, ma io non voglio più commetterli.


"A cosa pensi?"

Ancora una volta la sua voce mi richiama a sé

"Agli ultimi avvenimenti..."

La sento stringere la mia mano con forza.

Mi volto verso di lei lentamente, per poter cogliere ogni singolo dettaglio del suo viso armonioso e perfetto

"Non far entrare questi cupi pensieri nella tua mente, Lorenzo. Quanto accaduto fa parte del passato..Concentrati e visualizza la bellezza della quale questo luogo è stato un silenzioso testimone: ad esempio, Maddalena. Non è forse una delle creature più belle ed amorevoli che tu conosca?"

Penso a quella vivace bambina di quattro anni,ai suoi boccoli chiari e a quegli occhi dolci e irresistibili ereditati dalla madre. Il mio mondo.

"Maddalena..."

I Medici - Un gelido invernoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora