Attenzioni

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Lorenzo POV

Mi ritrovo ad osservare Clarice e a chiedermi la ragione di quel saluto così insolitamente affettuoso nei confronti di Giulio o dell'eccessiva premura con la quale Vanni l'ha aiutata a salire sulla carrozza questa mattina , rivolgendole perfino un sorriso prontamente ricambiato.

Clarice, d'altro canto, è totalmente immersa nella contemplazione del panorama che scorre lentamente al nostro passaggio e sembra non notare il mio sguardo insistente e penetrante; tutte queste novità, queste attenzioni che non riesco a spiegare, suscitano in me una serie di interrogativi ed un sentimento al quale non riesco ancora a dare un nome.

<<Cosa desideri chiedermi?>>

Accortasi dei miei occhi fissi su di lei, la sento sbuffare pesantemente

<<Cosa ti fa credere che debba chiederti qualcosa?>>

Finalmente volge lo sguardo verso di me

<<Credo sia per via del tuo sguardo che non hai ancora distolto.>>

<<Il viaggio non sarà breve, abbiamo tutto il tempo per parlare.>>

<<Come desideri.>>

Distoglie lo sguardo e torna a rivolgerlo al panorama.

La sua risposta secca ed il suo non voler insistere mi arreca fastidio: solitamente insiste con garbo e con parole incoraggianti, fino a quando non mi apro completamente con lei; questa volta però è diverso e non ha alcuna intenzione di approfondire l'argomento o di spingermi a parlare.

Nonostante sia chiaro che la conversazione non sia destinata ad avere un seguito, ho bisogno di sapere e di dare una risposta a tutti gli interrogativi che si sono insinuati nella mia testa.

<<Cosa ci faceva Giulio nella nostra stanza?>>

Noto un leggero sorriso increspare le sue labbra ed il suo sguardo addolcirsi

<<Voleva sapere come sto.>>

<<Voleva sapere se fossi in grado di affrontare questo viaggio e il soggiorno a Milano?>>

<<No, voleva solo accertarsi che stessi bene.>>

C'è qualcosa che non mi sta dicendo, ne ho la certezza: non mi sta guardando e si sta torturando le mani che tiene in grembo. Questi sono i gesti che solitamente compie quando ha timore di qualcosa o quando non riesce ad esternare un suo pensiero o un suo concetto; decido di insistere ulteriormente, anche a costo di risultare pressante.

<<Cercava me?>>

Questa volta i suoi occhi incontrano i miei e le sue mani si fermano

<<No. Desiderava vedere me.>>

Sta dicendo la verità.

Per quale ragione Giulio desiderava parlare con lei? non credo sia andato da lei solo per accertarsi delle sue condizioni di salute; c'è qualcosa che entrambi nascondono e che custodiscono come un prezioso segreto, qualcosa che appartiene solo a loro due.

Che si tratti forse di una ragazza? Dopotutto Giulio ora ha quindici anni e a differenza di Piero non ama stare molto in casa con le mani in mano; forse hanno parlato di me.. forse mio nipote non ha il coraggio di chiedermi qualcosa e ha chiesto un consiglio a Clarice per agire nel migliore dei modi.

<<Non torturare la tua mente, Lorenzo.>>

Torno alla realtà e mi ritrovo a fissare gli occhi di mia moglie, più vicini di quanto non lo fossero fino a poco fa poiché Clarice si è sporta in avanti

I Medici - Un gelido invernoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora