Oggi non sono riuscito a concentrarmi particolarmente, a lezione.
Anche dopo aver trovato la soluzione al mio problema, continuavano ad assillarmi ansie e ripensamenti, come mio solito. Devo davvero smetterla di pensare troppo.
Su questo buon proposito, mentre camminiamo verso casa, decido di parlare prima di potermi trattenere dal farlo.
"Kacchan, posso leggere quello che scrivi?"
Lui si volta appena a guardarmi. Anzi, sarebbe più giusto dire che m'inquadra con la coda dell'occhio. Ecco di nuovo quella sensazione allo stomaco così fastidiosa.
"Vuoi i miei appunti? In effetti oggi non hai scritto un cazzo."
"No! No, intendevo un'altra cosa. Ecco..." Mi sento arrossire mentre cerco di chiederlo, e mi sento decisamente stupido mente mi fisso i piedi. "Vorrei leggere il tuo manoscritto."
"Ah? Non se ne parla. Fa schifo."
"Cosa!?" Alzo immediatamente gli occhi su di lui, il timore completamente sovrastato dalla stizza dell'insulto verso una delle mia saghe preferite, nonostante venisse dall'autore stesso. "Ma se è un libro fantastico!"
"Non lo hai letto. Non lo sai."
Mi rendo conto che parlava effettivamente solo del manoscritto in corso, non dei volumi già usciti, e mi calmo un po'.
"Va bene ma-"
"Niente ma. Non lo legge nessuno finché non l'ho finito. Punto."
Lo fisso attonito.
Ha forse... paura della critica? Tento di trattenere la risata, ma con poco successo.
La sua occhiata omicida mi perfora gli occhi, e mi riprendo. "Scusa. È che, sai, alle medie eri il migliore in tutto e... è un po' strano pensare che tu sia insicuro riguardo qualcosa."
"AH?!"
Ops. Sono davvero un idiota. Gli ho davvero dato dell'insicuro? Al ragazzo che si firma King? Grande giocata, Izuku.
"Intendevo-"
Inizio subito qualche giro di parole per riprendermi, ma mi rendo conto, in tempo per una volta, di starlo facendo di nuovo. Avrei iniziato a parlare a raffica, negando quello che pensavo, proteggendomi, scappando. Ottenendo solo di farlo arrabbiare ancora, e di conseguenza allontanare di più.
Se volevo riuscire nel mio intento, dovevo impegnarmi anch'io, non potevo solo chiederlo a lui.
"Beh, è così." Concludo.
Dopo qualche attimo di silenzio, in cui sembra essere piuttosto colpito dalla mia brevità, alza le spalle, le mani in tasca.
"Non sono insicuro. Leggilo se vuoi. Ma c'è un motivo se i libri si pubblicano alla fine del lavoro e non durante. Te l'ho detto, non è finito. Fa schifo."
Sorrido della mia piccola, seppur enorme, vittoria.
Questo è il mio primo e grande passo verso-
Verso cosa? Cos'è che sto inseguendo, arrovellandomi così?
I miei amici hanno ragione, in fondo. Mi ha bullizzato per anni. Perché mai potrei volere un qualche tipo di stabilità con lui? Perché non me ne tengo semplicemente alla larga, come farebbe chiunque?
Forse è per lo stesso motivo per cui non ho mai smesso di infastidirlo alle medie.
Insomma, sì, lo evitavo, ma avanti: avrei potuto fare di meglio.
In molti lo facevano, anche da piccoli. Lui era sempre stato violento, il classico bulletto, anche quando era mio amico. Perciò i più deboli facevano in modo di non trovarsi sul suo raggio. Avrei potuto farlo anch'io.
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Per merito d'un treno • Katsudeku
Fanfic✖✖No quirk au✖✖ Deku e Bakugou si rincontrano all'università dopo cinque anni in cui si sono separati, per frequentare scuole superiori diverse, ma Midoriya inizierà a rendersi conto che il suo vecchio amico è molto cambiato. Più calmo e pacato, spe...