Brooklyn's POV
È qui che vidi ciò che forse non avrei voluto vedere o che non avrei dovuto vedere.
"Lana?"
Non appena la chiamai, Lana e l'altra ragazza di cui non conosco il nome alzarono velocemente la testa, cercando di nascondere tutto quello che era esposto sul lavandino.
Ma ormai era troppo tardi. Avevo già visto abbastanza per capire cosa stava succedendo: polvere bianca allineata, carta di credito appoggiata lì vicino e il naso di una delle due già sporco della stessa sostanza.
"Ma che cazzo sta succedendo?"
Lana mi guardò con aria dispiaciuta, come se si sentisse in colpa. Beh, sinceramente dovrebbe sentirsi così.
"Lana, dobbiamo parlare," dissi per poi girarmi verso la ragazza sconosciuta "Tu invece fuori."
Di solito non sono così arrogante con le persone che non conosco, ma sono sicura che sia stata lei a trascinare la mia amica in tutto questo.
"Da quando?" Chiesi con tono severo ma non troppo. Non volevo intimidirla, anche perché sembrava già abbastanza spaventata di suo da tutta questa situazione.
"Da stasera" rispose a voce bassa.
"Perché? Perché devi rovinarti così?" Chiesi, questa volta usando un tono più dolce. Volevo dimostrarle che mi preoccupavo per lei, anche se non eravamo grandi amiche.
"Io... io non lo so. Ho pensato mi potesse aiutare..."
"Aiutare? Come fa la droga ad aiutare? E in cosa avresti bisogno di aiuto?"
"Brook, la mia situazione a casa è uno schifo," si fermò per prendere un grande respiro, come se si stesse preparando a quello che stava per dire dopo. "Mio... mio padre sta molto male. H-ha il cancro e... e non so quanto gli resta da vivere," si fermò di nuovo, stavolta per asciugare alcune lacrime che stavano lentamente scendendo lungo le sue guance. "E io lo amo troppo per perderlo. Ogni giorno non faccio altro che pensare a come sarà la mia vita senza di lui. È dura affrontare la giornata con questo pensiero continuamente in testa. Ogni sera non faccio altro che piangere. Sono stanca di soffrire. Se sto soffrendo adesso così, non immagino dopo". Altre lacrime cominciarono a scendere, questa volta più rapidamente. Il dolore era troppo forte e, non riuscendo più a trattenersi, scoppiò a piangere.
Stavo male per lei. Non sapevo stesse affrontando un problema del genere a casa e mai me lo sarei immaginata. Non potendo fare molto, la abbracciai forte, lasciando che le sue lacrime bagnassero la mia spalla.
"Mi dispiace tanto Lana," le sussurrai accarezzandole la schiena con una mano. "Non sapevo di tuo padre. Ma devi essere forte, come lui lo sarà fino alla fine." aggiunsi.
Rimanemmo così per qualche minuto. Lasciai che Lana si calmasse un po' sulla mia spalla. Sapevo che era quello di cui aveva bisogno in questo momento.
"C-cocaina," riprese a parlare, separandosi dall'abbraccio. "Era... cocaina. Mi aveva detto che funziona da antidepressivo. Volevo solamente dimenticare mio padre per una sera."
La presi dolcemente per le spalle. "La droga non è mai la soluzione giusta. Ricordatelo."
"Si, lo so. Mi dispiace" Sospirò. "Comunque non ho fatto in tempo a provarla. Sei arrivata giusto in tempo."
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I Wish I Never Met You - Billie Eilish
Fanfiction"Billie, tutto questo è sbagliato. Sei la ragazza della mia migliore amica". Brooklyn Davis ha 16 anni e vive a Los Angeles. La sua migliore amica è Julia Anderson e insieme frequentano la Los Angeles High School. Si conoscono ormai da 6 anni e nien...