Brooklyn's POV
"Kevin, ridammelo subito!" Urlai alzandomi dal divano dopo che mio fratello mi rubò il telecomando dalle mani.
"Assolutamente no. Non ti lascerò scegliere un altro film romantico anche stasera," si lamentò, correndo via da me, "stasera scelgo io."
Arrabbiata, cominciai a inseguirlo mentre lui corse nella direzione opposta, tenendo però un sorriso compiaciuto stampato in faccia. Lo spazio non era sufficiente, così ci ritrovammo a correre intorno al divano proprio come facevano i bambini piccoli.
"Basta voi due!" Ci sgridò scherzosamente nostro padre, uscendo dalla cucina con la cena in mano. Stasera non era in vena di mettersi ai fornelli e cucinare, così pensammo di ordinare cinese per risparmiargli la fatica. Anche se i piatti di papà erano imparagonabili, dovevo ammettere che mi era mancata la cucina cinese. "Venite a mangiare. Stasera scelgo io cosa guardiamo."
Entrambi sbuffammo sconfitti, ma decidemmo comunque di dargli ascolto e porgergli il telecomando. Stasera avevamo pensato di guardare anche un film, insieme al cinese a domicilio. Ci era sembrata un'ottima idea per passare finalmente un tranquillo sabato sera in famiglia dato che, ultimamente, tra papà che tornava a casa stanco e Kevin che passava le serate con la sua ragazza, era stato difficile organizzarne una.
Anche se 'tutti insieme in famiglia' per modo di dire. Un membro continuava a mancare sempre.
"Che ne dite di guardare un film d'azione?" Ci propose.
Entrambi annuimmo, non volendo più litigare sul genere di film da guardare stasera. Ci accomodammo sul divano, lasciando un po' di spazio in mezzo per nostro padre nel frattempo che lui sceglieva il film tra i 'consigliati' di Netflix. Dopo una buona ricerca, trovò un film convincente.
Cercai di fare attenzione a non sporcare niente con il cibo, anche perché era facile distrarsi con la tv accesa davanti. Quando finii di mangiare, appoggiai il piatto sul tavolino di fronte a me e mi feci comoda sul divano, spostando qualche cuscino dietro la schiena. Papà e Kevin fecero lo stesso non appena finirono anche loro di mangiare.
Ci stavamo godendo il film che, a mia grande sorpresa, era davvero interessante, quando il mio telefono iniziò a squillare. Non volendo essere disturbata proprio ora che il film mi stava prendendo, lo tirai fuori dalla tasca con l'intenzione di rifiutare la chiamata, ma mi bloccai non appena lessi il nome del contatto.
Billie?
No, non può essere, avrà sbagliato contatto.
E pensavo veramente avesse sbagliato contatto e che quindi avrebbe riattaccato presto, ma invece il cellulare continuò a squillare. Fissai la chiamata a lungo, indecisa su cos'era meglio fare.
"Rispondi o riattacca, Brook!" Mi rimproverò mio fratello, infastidito dal suono incessante che non faceva altro che disturbare il film.
Non feci in tempo a decidere che il telefono smise di squillare da solo. Questo doveva farmi sentire più sollevata, perché voleva dire che stasera non avrei dovuto affrontare nessun tipo di conversazione con Billie, di qualunque cosa volesse parlarmi. Eppure non mi sentivo del tutto sollevata, ma anzi, mi stava solo mandando in paranoia. Perché mi aveva chiamata? Cosa voleva dirmi? Cosa voleva sapere? E soprattutto, in che modo mi avrebbe parlato? Era ancora arrabbiata?
Tutte queste domande cominciarono ad annebbiarmi la mente, non permettendomi di concentrarmi sul film. Cercai di non pensarci e sperare solo che il mio cervello prima o poi avrebbe smesso di impuntarsi su queste domande senza risposta.
Passarono venti minuti, ma i miei dubbi continuarono a persistere. Sapendo che la chiamata di Billie mi avrebbe data la caccia anche stanotte, mi feci coraggio e decisi di richiamarla.
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I Wish I Never Met You - Billie Eilish
Fanfiction"Billie, tutto questo è sbagliato. Sei la ragazza della mia migliore amica". Brooklyn Davis ha 16 anni e vive a Los Angeles. La sua migliore amica è Julia Anderson e insieme frequentano la Los Angeles High School. Si conoscono ormai da 6 anni e nien...