I Wish I Never Met You - Billie Eilish

Capitolo 38

Billie's POV

Sabato. L'unico giorno, insieme alla domenica, quando posso non vedere nessuno dei miei prof, compagni di classe e tutti quelli che sono legati con la scuola. L'unico giorno in cui posso finalmente staccare la mente e riposare o fare cazzate. Magari anche andare a trovare Zoe e Drew.

Inizialmente i miei piani per oggi erano proprio incontrare le mie amiche, finché Hayley non pensò che fosse una buona idea venirmi a trovare a casa. E infatti eccomi qui, seduta sul divano del mio soggiorno con lei seduta a cavalcioni sopra di me. Mi aveva promesso che la sua visita sarebbe durata pochi minuti... E invece risultò che era passata ormai quasi un'ora.

Ammetto che da una parte amavo passare il tempo con lei perché mi aiutava a tenere la mente lontana da tutti e da tutto. Inoltre ero sempre io ad avere il controllo su di lei e questo mi faceva sentire potente. Passavamo giornate sfrenate, a fare tutto quello che probabilmente dei diciassettenni (o quasi) non dovevano fare... o almeno non ancora.

Il modo in cui Hayley mi supplicava di "prendermi cura di lei" (come amava dire quando voleva intendere di scoparla, e non nei modi più delicati), mi faceva sentire bene, mi permetteva di provare quella sensazione di avere il totale controllo su di lei. E sapevo che dopo aver soddisfatto i suoi desideri, sarebbe tornata a corrermi dietro e a seguirmi come un cagnolino smarrito.

Tutte sensazioni che invece non riuscivo a provare con Brooklyn. Credo sia l'unica ragazza a non essersi ancora sottomessa a me. L'unica che riesce a tenermi testa. L'unica che ha il coraggio di andarmi contro. Tutte cose che inizialmente odiavo del suo carattere, ma che poi ho iniziato ad apprezzare. Forse nella vita avrei bisogno di una persona come lei, una persona che mi faccia capire che il mondo non gira solo intorno a me e non sono sempre tutti ai miei piedi. Una persona che mi apra gli occhi e mi mostri la realtà.

Dall'altra parte, però, Hayley cominciava a stancarmi. A volte sapeva essere veramente pesante, ad esempio quando a scuola mi scrive di continuo durante l'ora di matematica solo perché lei ha l'ora libera e non ha mai niente da fare, oppure quando insiste nel farci vedere per i corridoi della scuola insieme, oppure quando rimane dopo quasi tutti i miei allenamenti pomeridiani per tornare a casa con me.

Per non parlare di quanto sia egocentrica quando mi ritrovo in una conversazione con lei. Ha sempre bisogno di raccontare qualcosa che le è successo o qualcosa che comunque la riguarda.

"Billie, smettila di pensare e concentrati." Hayley staccò un attimo le labbra dalle mie, per poi riattaccarle in un bacio affamato e per niente delicato.

Preferii non risponderle e piuttosto di soddisfare la sua richiesta portando le mani sui suoi fianchi. Afferrai l'estremità della sua maglietta e, con un gesto veloce, gliela sfilai di dosso. Gettai rapidamente l'indumento per terra e tornai con le mani sui fianchi, questa volta entrando in contatto con la sua pelle. Mi staccai dalle sue labbra e decisi piuttosto di passare al collo, lasciandole dei lievi succhiotti. Nel frattempo le mie mani iniziarono a vagare lungo la sua schiena e sentii la ragazza sopra di me gemere dal piacere.

Il nostro momento però venne interrotto da un telefono che cominciò a squillare. Era il mio.

"Non rispondere." provò a convincermi, portando il suo corpo ancora più vicino al mio e stringendo la presa delle sue mani che erano finite tra i miei capelli.

"Scusa ma devo," mi separai da lei, prendendola per i fianchi e spostandola dalle mie gambe cosicché potessi alzarmi e avvicinarmi al telefono. Sentii Hayley sbuffare, ma scelsi di lasciarla perdere e di rispondere alla chiamata, "Pronto?"

"Bil, non ci hai fatto più sapere niente." Rispose la mia amica Zoe, saltando la parte in cui prima ci salutiamo.