Voci

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Harry mi venne incontro.

"Tesoro"

"Hey"

"Sto un altro po' e magari poi andiamo da qualche parte insieme (?)"

"Va bene"

Mi diede un bacio sulla fronte e tornò a fare allenamento.

Zayn venne verso di me e mi porse un bicchiere.

"Tieni, così ti riscaldi.."

"Grazie mille."

Andò nello spogliatoio e cinque minuti dopo uscì e andò da Harry.
Un ragazzo alto si avvicinò a me. Era magro con un bel fisico, capelli scurissimi e occhi, invece, chiarissimi. Passò davanti a me e con il braccio fece cadere la mia cioccolata calda.

"Grazie!" Dissi sarcasticamente.

"Scusa non volevo" disse spazientito.

"Bel casino. Vai dove devi andare"

"No no ti aiuto. È colpa mia"

Prese degli stracci e pulimmo a terra.

"Almeno ce l'hai un nome?" dissi per rompere un po' il ghiaccio.

"David, piacere."

"Sofia"

"Bel nome!
Ecco, abbiamo pulito bene. Scusa ma devo andare a lezione."

Io mi rimisi sul divanetto mezzo rotto del corridoio ad aspettare Harry. Una ragazza si avvicinò a me.

"Conosci quel ragazzo?"

"Uhm, David?"

"Chi se no?!?"

"Si..da 10 minuti"

"Non fidarti di lui" disse abbassando sempre di più il tono della voce

"Perchè non dovrei? E poi tu chi sei per dirmelo? I miei conoscenti li scelgo io!"

E si allontanò.

David era in una sala molto grande e si poteva vedere dentro attraverso una piccola vetrata. Lo osservai attentamente per "analizzarlo". Era solitario, ma faceva a botte benissimo. Un ragazzo cupo, tatuato, scontroso, ma con un fascino tutto suo. Così lo avevo identificato.
Delle braccia mi strinsero la vita.

"Sofi? Cosa guardi?"

"Oh, Harry, scusa. Stavo guardando come combattono quei ragazzi"

Mi prese la mano e mi portò con sé fino alla sua macchina. Partimmo.

"Dove andiamo?"

"Dove vuoi! Dimmi tu."

"Ti ricordi che una volta mi avevi portato in una casetta sull'albero?"

"Intendi questa?"

Lo baciai e mi precipitai fuori dalla macchina. Aveva smesso di piovere da un po' ma per terra era ancora bagnato e io scivolai come una scema.

"Sofi ahaha dai alzati"

Mi alzai lentamente con il sedere dolorante e tornai ad ammirare la casetta. Era un luogo perfetto per stare insieme e da soli.

****

*driiin*

"Maledetta sveglia" borbottai tra me e me.

Mi alzai lentamente e mi preparai per andare a scuola. Mangiai, presi il motorino e partii. Arrivata a scuola la prof di musica mi fermò.

"Sofia, alle 9.00 vieni nella sala delle riunioni che ti devo parlare" e se ne andò.

Entrai nella mia classe e andai a sedermi vicino Harry. Alla fine della prima ora mi diressi verso l'aula.
Appena entrata vidi la prof seduta, un signore elegantissimo e di fronte...David!

"Sofia! Eccoti! Siediti vicino a lui. Allora vi ho chiesto di venire qui perchè, come vedete, questo signore è un produttore discografico. Io, essendo la professoressa di musica di tutte le classi della scuola, conosco tutti e tutte le loro capacità. Voi due avete, forse, le voci che mi hanno colpito di più. Io volevo proporvi di farvi sentire da lui, magari avrete delle grandi opportunità."

Scusa, ma ti amo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora