5. "L'amore per Camp Rock non passa mai"

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Appena apro gli occhi lascio che il mio viso si stenda in un sorriso, poi alzo le braccia fino a toccare il muro della mia camera ed emetto un verso gutturale appena mi finisco di stiracchiare. Tutti amano la domenica, ma dato che io la domenica lavoro come se non ci fosse un domani amo il mio giorno libero, il giovedì.

Rimango per alcuni secondi ferma, a cercare di capire se voglio alzarmi oppure rimanere a poltrire nel letto altre due o tre ore.
Credo che la risposta sia abbastanza ovvia, ma mi alzo lo stesso perché oggi ho voglia di fare qualcosa. Mi sento allegra, anche se non so perché. Forse perché io e Arya ci amiamo come non mai, o forse è il clima felice che alleggia nell'aria.

Mi stiracchio anche mentre vado nel bagno. Ho messo le mie pantofole preferite ai piedi: sono a forma di koala, mentre invece il mio pigiama é a tema Disney. Non capirò mai quelle persone che dormono solo in intimo o con pigiami sexy. Magari si sentono anche bene, ma volete metterli a confronto con il pigiama con la faccia di Paperino? Credo che tutti, nell'armadio, dovrebbero averne almeno uno.

Mi lavo la faccia, velocemente, e mi metto il deodorante, anche se non ho intenzione di vestirmi. Lego i capelli in uno chignon mentre canticchio sottovoce una canzone.

Play my music dei Jonas Brothers. Chi non balla questa canzone e non la canta a squarciagola, mi dispiace dirlo, ma è una bestia di Satana. Questa canzone mi ricorda i pomeriggi passati a vedere il film da cui è tratto, io e Ethan che ci mettevamo davanti alla tv e facevamo la maratona dei nostri film preferiti. Anche se è un film vecchio, fatto per delle ragazzine, Camp Rock è stata la mia infanzia. E come tale continuo ad amare quel film anche a venticinque anni.

Sorridendo, esco dal bagno e prendo il mio cellulare. Vediamo se Ethan se la ricorda ancora. Apro Spotify e metto la canzone, poi prendo la spazzola e esco dalla mia camera, in corridoio, giusto per fare in modo che mio fratello mi senta.

Aspetto il ritornello per scatenarmi. Metto il cellulare in tasca, ma la musica è ancora ben udibile, e inizio a cantare usando la spazzola come microfono. Ben presto mi faccio prendere dal ritmo, dai ricordi, e inizio anche a ballare. Non me ne importa più di farmi sentire da Ethan.

«Music's in my soul, I can hear it, every day and every night, It's the one thing on my mind.» Canto, stonando e praticamente urlando. Scendo le scale senza smettere di ballare e una volta nel corridoio del piano terra inizio a muovere i fianchi e la testa.

«Delilah.» Mia madre esce dalla cucina con un mestolo in mano e la fronte corrucciata. Sono così allegra che metto la spazzola sotto il braccio e prendo le mani di mia madre per farla ballare.

«Music's got control and I'm never letting go, no, no. I just want to play my music, woo.» Continuo, finché non riconosco una voce che mi fa cadere la spazzola a terra.

«Sei sicuro che tua sorella da piccola non ha sbattuto la testa?»

La mia faccia in questo momento deve essere indescrivibile. Tra l'espressione di una che si vuole buttare giù da un balcone e una persona molto stressata. Non mi giro neanche.

Prendo il cellulare dalla tasca e cerco di fermare la voce del mio bellissimo Joe Jonas, ma il mio telefono decide di non contribuire. Continua e continua, mentre io premo con il dito lo schermo nella speranza che la finisca. Il risultato finale è il mio telefono a terra e finalmente smette di suonare. Non ho il coraggio, però, di prenderlo e vedere lo schermo spento e rotto.

Mi giro piano, giusto per vedere Ethan che trattiene una risata e Greyson con un sopracciglio inarcato. Vi ricordate qualche momento fa, quando ero positiva e felice? Beh, mi sbagliavo ad essere così. La mia vita fa schifo.

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