«Da adesso inizia la nostra vacanza.» Ethan prende gli occhiali da sole e se li mette, con un sorriso soddisfatto che gli incornicia il volto. Greyson gli lancia un'occhiataccia, come per ricordargli che siamo qui per lavoro e non per fare le ore piccole nelle discoteche di Sydney.
Io alzo gli occhi al cielo, mentre Garrett cerca di avvicinare sempre di più la sua mano alla mia. Mi allontano di qualche passo.«Andiamo, non fate quelle facce.» Ethan batte le mani. «È vero, domani inizia la fiera e dovremo essere concentrati. Ma oggi possiamo fare i turisti. Visitiamo Sydney di giorno, per poi finire con una bella discoteca stasera.» Greyson inclina un po' la testa, però poi annuisce. Garrett mi lancia uno sguardo ammiccante. Forse spera che da ubriaca inizierò a calcolarlo. Povero.
«Io voglio solo andare da Arya.» Borbotto, appoggiandomi con le spalle al muro. Siamo arrivati da un'ora al nostro albergo e adesso siamo nella nostra stanza, fuori al balcone. Io e Ethan abbiamo una camera, Garrett e Greyson un'altra. In realtà camera è riduttivo, perché c'è anche la cucina, un piccolo corridoio, il bagno e la cabina armadio. Garrett e Greyson hanno anche due letti, mentre per me è Ethan non è un problema dormire insieme. Quando eravamo piccoli, poi, condividevamo anche la stanza ad Adelaide.
«Io voglio andare a dormire per sognarti, Delilah.» Garrett fa un occhiolino, a cui cerco di non prestare attenzione. Abbasso lo sguardo sulle mie converse e spero che non dica nient'altro di imbarazzante. Ti prego Zeus, per una volta ascoltami e fulminalo.
«Sì, perché nei tuoi sogni è l'unico posto dove lei ti calcola.» Greyson alza gli occhi al cielo e fissa Garrett con un sopracciglio inarcato. Mi viene da sorridere: il Figlio del grigio sembra quasi geloso. «Stasera trovati qualcun'altra di cui innamorarti follemente. Deli non apprezza abbastanza i tuoi tentativi, non credi?» La parte più sensibile di me si sente male per Garrett. È anche la parte che si sente in colpa da quando ho diciassette anni per non provare i suoi stessi sentimenti. Ma, come si dice, all'amore non si comanda. Garrett è una brava persona, lo stimo, gli voglio bene, ma finisce tutto qui.
Ethan si gira verso Greyson. «Fratello, l'hai chiamata Deli?» Il mio gemello l'ha chiamato fratello. E nel mio cervello è già partito l'allarme incesto. Ma non credo che Greyson provi quello che provo io, qualunque cosa sia, e anche se fosse non siamo imparentati sul serio. Quindi non capisco il perché delle mie paranoie.
Lo sai il perché. Mi ricorda la vocina da strega. Perché vuoi pensare ad altro rispetto a come lui ti sta salvando dall'imbarazzo e al suo modo sexy di farlo.«Siamo... amici.» Greyson corruga la fronte e mi lancia una breve occhiata. Certo, amici. Amici che si stavano per baciare due volte. E all'amica dispiace molto che non è successo. Per aiutare Greyson annuisco in direzione di mio fratello. «Sì, Ethan, siamo amici. Quando vedete un negozio che vende i bracciali dell'amicizia ditemelo così ce li compriamo.» Aggiungo con un sorriso.
Garrett fa un passo verso di me. «E ci sono i bracciali dell'amore?»
Sbatto le palpebre per assimilare meglio le sue parole. Poi mi stampo in faccia un sorriso cortese che fa scappare una risata ai due scimmioni. «Secondo te ad Arya vanno i bracciali?»
Ethan scuote la testa, poi si alza dalla sedia a sdraio su cui si era seduto e mi prende in braccio. «Razza di idiota!» Gli grido contro mentre lui fa cenno a Garrett e Greyson di entrare dentro. «Su, andiamo a visitare Sydney.» Cerco di scalciare e dare un pugno sul petto di mio fratello, ma mi tiene saldamente e i miei movimenti sono limitati. Quindi sbuffo e mi arrendo, immaginando già le occhiate delle persone fuori l'hotel.
Stranamente, Ethan mi lascia una volta entrati in ascensore. Mi circonda le spalle con un braccio e sorride in direzione dei nostri due dipendenti. «Stavo pensando che possiamo vedere le cose principali, giusto per.»
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Son of grey
RomanceQuando il tuo nome è Delilah Bay niente è normale. A venticinque anni vivi ancora con i tuoi genitori e tuo fratello gemello, che fa scappare via ogni singola ragazza interessata alla tua amicizia. Con una famiglia un po' matta -un po' tanto, per ch...