30. Epilogo

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Grazie per aver percorso questo viaggio con me

«Andiamo, Deli.» Greyson cerca di afferrarmi per un braccio, ma io mi scosto e lo guardo male. Non posso crederci. Credevo che le cose fossero chiare, tra di noi. «Non mi hai parlato per tutto il viaggio in aereo. So che ho sbagliato, ma...»

«Ma hai infranto un patto, Figlio del grigio.» Siamo arrivati due ore fa a New York, il sogno di Greyson si è appena realizzato. Ha cercato di parlarmi in aereo, di guardare un film insieme, ma io l'ho ignorato. Quello che ha fatto alla partenza è stato troppo. Mi sento anche un po' cattiva a starlo facendo sentire in colpa adesso, nella città dei suoi sogni, ma deve capire che sono seria. E che se fa cose del genere tra noi non va bene.

«Delilah, ho solo dato un bacio sulla testa ad Arya. Per salutarla. È nostra figlia, l'hai detto tu l'altro giorno.» Corruga la fronte, ma poi cerca di sorridermi, forse pensando che lo sto per perdonare. Se solo sapesse che io sono seria e che sono arrabbiata sul serio, forse non sorriderebbe più. Lui e l'amore della mia vita hanno legato molto in questi ultimi mesi, forse anche troppo. Adesso Arya segue anche Greyson quando cammina per il recinto, anche se si vede che preferisce me. Ma non devo sorprendermi, noi siamo anime gemelle. Però per me è sempre meglio non rischiare.

«Io sono sua madre e l'amore della sua vita, tu sei solo il tizio che cerca di entrarmi nei pantaloni.» Incrocio le braccia al petto, mentre lui scoppia a ridere. Una bambina, che sta passando di fianco a noi mano nella mano con la sua mamma, mi guarda con gli occhi spalancati. Sono qui da due ore e i newyorkesi già mi odiano. Forse dovevo rimanere a Kangaroo Island e mandare qui Greyson con Ethan, anche se non so se quei trogloditi sarebbero sopravvissuti qui da soli.

«Ti amo, Delilah.» Adesso sono io la bambina con gli occhi spalancati. Non mi ha mai detto che mi ama, solo ogni tanto che è innamorato di me. Non me l'ha detto quando ci siamo rimessi insieme, non l'ha detto quando abbiamo fatto l'amore la prima volta, o quando abbiamo detto di noi due alle nostre famiglie. Forse posso perdonarlo per aver dato affetto ad Arya. «Volevo dirtelo da un po', ma mi sono sempre trattenuto perché ho pensato che sarebbe stato più dolce dirtelo qui, a New York.» Gli lascio un bacio a fior di labbra, con un sorriso sornione che mi incornicia il volto. Mi ama.

«Non importa dove o quando me lo dici, Figlio del grigio, perché ti amo anche io.» Ho sempre avuto paura di dirglielo prima io perché pensavo che non ricambiasse. Adesso che ci penso è un po' stupida come cosa, perché mi dimostra ogni giorno che tiene a me. Come saluta me prima degli altri ogni mattina, come mi manda la buonanotte con un cuore quando si sta per addormentare, come mi prende la mano quando siamo vicini.

Lui scuote lentamente la testa. «Tu ti meriti che il nostro primo ti amo sia speciale, Delilah, perché sei la persona più unica che io conosca. Ti meriti di sorridere ogni giorno, di avere un ragazzo che ti dica che sei bellissima in ogni momento della giornata, anche quando ti sei appena svegliata -che poi cavolo, è il momento in cui ti preferisco, ancora con il pigiama e il viso struccato, lì sì che mi rendo sul serio conto di quanto tu sia bella-, ti meriti di andare a dormire e di non desiderare niente, perché tutto quello che desideri dovresti averlo già.»
Ho le lacrime agli occhi quando finisce di parlare. Il Figlio del grigio diventa sempre più dolce, ogni giorno che passa. Ci sono giorni in cui non facciamo altro che ridere e scherzare, e altri in cui mi dice cose del genere che mi riscaldano il cuore.

«Sul serio, Greyson. Ti amo.» Mi lascio stringere tra le sue braccia e dimentico quello che ha fatto con Arya. Potrei perdonarlo sempre, se poi mi dice queste cose. Forse, però, abbracciarsi nel bel mezzo di Times Square non è esattamente una cosa intelligente, perché le persone ci vengono praticamente addosso. «Odio l'umanità.» Gli dico, quindi, facendolo ridere. Alla fine decidiamo di sederci su una scalinata famosa di New York, che si trova proprio all'inizio di questa strada. È piena di persone, ma riusciamo a trovare un posto per noi due dove sederci. Infondo, il suo scopo credo sia questo.

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