Seattle, città portuale situata sulla costa orientale degli Stati Uniti d'America.
Detta anche Emerald City, "città smeraldo", per il verde presente ovunque e la folta vegetazione che la circonda.
Seattle è una delle città più tecnologiche al mondo e offre un'altissima qualità di vita.
È una città viva, in continuo movimento. Dappertutto si trovano negozio e grattacieli.Contrastava abbastanza una piccola libreria all'angolo. Era umile, piccola e ispirava tranquillità solo guardandola.
Non aveva un nome. Semplicemente l'insegna diceva "book shop".
Aveva una grande vetrata che affacciava sull'interno. Dentro, davanti la vetrata, c'era un tavolino a muro lungo tutta la parete, e degli sgabelli.
Più verso l'interno, alle pareti, c'erano le librerie piene zeppe di libri. In fondo, una scala a chiocciola che portava direttamente all'appartamento soprastante, e vicino c'erano due poltrone, messe una di fianco all'altra. Una blu, l'altra di un rosa spento.
Su quella rosa sedeva un ragazzo di ventun'anni.
Se ne stava, come la maggior parte dei pomeriggi (e anche le mattine che non passava all'università), seduto a leggere, mentre coccolava la gatta sulle sue cosce. Una siamese dal pelo grigio corto e gli occhi celeste cielo. Non era troppo socievole, come quasi tutti i gatti dopotutto. O almeno, non lo era con tutti eccetto Levi. Forse perché, esteticamente, si somigliavano. Più che altro, per i capelli scuri del ragazzo e gli occhi azzurri.
Il carattere era totalmente differente.
Levi era introverso ma socievole e disponibile. Aveva un'indole dolce e comprensiva e chiunque lo conoscesse (pochissime persone) giurerebbero di non averlo mai sentito alzare la voce.Controllò l'ora sull'orologio che portava al polso, dopodiché si alzò e mise a posto il libro che stava leggendo. La gatta si sistemò sulla poltrona. Il corvino sorrise guardandola, poi si abbassò per accarezzarle la testa -Fai la brava, okay?-
Blue miagolò in risposta, accucciandosi. Il ragazzo prese la giacca e le chiavi, dopo fece per uscire ma tornò indietro. Prese una borsa in tela, che si abbinava bene con l'outfit che aveva quella giornata (una maglietta bianca a maniche corte con sopra un cardigan verde bottiglia, un paio di jeans e sotto delle nike), ci mise dentro un libro e le chiavi precedentemente prese e poi si diresse fuori. Chiuse e si avviò verso la ludoteca dove lavorava nel fine settimana. Lui amava i bambini, e ci aveva un'affinità incredibile. Era quasi materno, con loro. E, ovviamente, i piccoli lo adoravano.
Mentre camminava alzò lo sguardo al cielo. Delle nuvole lo stavano coprendo, forse stava per piovere. Levi amava la pioggia. Ne amava l'odore. Anche i temporali. I temporali erano l'unico rumore forte che sopportava.
Oh, lui amava l'autunno (soprattutto per la pioggia), ma la sua stagione preferita era l'inverno. Adorava la neve, e tutto ciò che c'era in inverno.
Arrivò alla ludoteca e, appena entrò, i pochi bambini già arrivati gli corsero incontro. -Ciao.- sorrise e si avvicinò al tavolo dove stavano seduti. Il ragazzo seduto prima con loro si mise in piedi e gli sorrise.
-Ciao Hika.- Levi ricambiò il sorriso mentre poggiava sul tavolo la borsa.
autrice
Ciao raga!
Madò da quanto non pubblicavo! Mi siete mancati 🥺
E sì, un nuovo oc. In realtà, ce ne saranno tre di ocs in questa storia; Hika e il secondo li vedrete nel prossimo capitolo.Bye Bibis ✨💜
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𝒷𝑒 𝒶𝓁𝓇𝒾𝑔𝒽𝓉
Fanfictionyaoi-boyxboy don't like? don't read! Levi Ackerman, 21enne appena entrato all'università per seguire i corsi di letteratura inglese, facoltà di cui è sempre stato innamorato, possiede una piccola libreria all'angolo di una strada principale di Seatt...