XVIII: UN URLO STRAZIANTE A PARIGI...

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EMMA: ormai le ore di viaggio passavano in fretta, parlavo poco con Nico.... eravamo una distante dall'altro, quasi ad ignorarci. Viaggiando a volte ci guardavamo negli occhi, ma subito distoglievamo lo sguardo....era come se in quegli sguardi cercassimo dei sentimenti nuovi...pentendoci subito. Però adesso basta, devo parlare assolutamente con lui.... ho troppi dubbi per questa missione! «ehm, Nico .. possiamo parlare un po?!» la mia era una domanda improvvisata, venuta senza neanche una conversazione prima... quindi è rimasto sorpreso... « si... certo che possiamo parlare, tutto bene?!» la sua risposta mi ha colto di sorpresa, pensavo che non mi volesse parlare... eh invece!«allora... ho fatto dei sogni strani.... secondo te vogliono fare qualcosa!? » «Allora... potrebbero voler dire qualunque cosa, vediamo... cosa hai visto nei sogni?!» mi riusciva difficile parlare con qualcuno dei miei strani sogni, dato che non ne avevo parlato nemmeno con Elis, anche perché il sogno riguarda lei. «si Allora...il sogno riguarda Elis ne sono certa, ma purtroppo non riesco a capire il resto...mi trovo negli inferi, credo. È tutto buio , poi vedo Elis dentro una specie di bolla di vetro piena d'acqua, lei è accasciata sul fondo legata con delle catene...poi sento delle voci e puff il sogno si interrompe. Secondo te riguarda il futuro?» la faccia di Nico era seriamente preoccupata, stava pensando ad una risposta non troppo tragica, ne sono certa!!«Emma, si riguarda la nostra Elis ... E...anche a me è apparso lo stesso sogno premonitore ,solo che io so dove si trova quel posto, ci sono già stato....fin troppe volte! E non ti piacerà per niente sapere di che posto si tratti...è il fondo del Tartaro.» ero senza fiato, gli occhi sgranati,  ero terrorizzata....la mia migliore amica sarebbe finita nel Tartaro.... un incubo. «no...no....no come è possibile, c'è Leo che la protegge...lui non permetterebbe mai che qualcuno faccia del male ad Elis, vero?!» ero troppo scossa per questa storia. «si lui la protegge è vero, è al sicuro con Leo... anche se mi è difficile ammetterlo lui le vuole bene...e se non la protegge se la vedrà con me!» si vede che Nico tiene molto ad Elis!!

ELIS:  era stato davvero bellissimo vedere mio padre, era da troppo tempo che non lo vedevo... mi mancava! È stato abbastanza scortese da parte di Leo interromperci, ma so che era preoccupato per me!! Ormai riuscire a sorridere per me è una cosa impossibile, viaggiare su Festus è bellissimo...ed io viaggio a testa in giù, perché mi rilasso!  Leo dice che gli sembro un pipistrello ma non importa...è l'unica cosa che,mi fa ricordare la nonna! Quando ero piccola giocavo sugli alberi, mi arrampicavo e mi.mettevo a testa in giù. Mi manca la nonna, mi manca Andy. Con questa stupida maledizione non posso neanche pensare a cose belle, tutto é triste, tutto mi fa pensare a Marco....già lui...l'unico ragazzo che io abbia mai amato, l'unico che mi ha spezzato il cuore. A riportarmi alla realtà é Leo che mi chiama e mi tira su...« Elis...ehy sei viva? » mi piacevano i miei pensieri, ma aimé la realtà é ben peggiore dei miei pensieri...e il che é tutto dire dato che non ho più pensieri felici!! «si dimmi Leo!» «nono nulla,volevo solo dirti che stiamo sorvolando la Francia!! E che ci fermeremo qui per la notte, vuoi atterrare in un posto preciso? » che bello la Francia, ho passato intere estati qui! «sisi... ci possiamo fermare a Parigi...ho sempre voluto visitarla!!» un sogno che diventa realtà! «certo, e Parigi sia!» ....... atteriamo in un parco, spero con tutto il cuore che la foschia copra festus, perché sarebbe uno shock per i mortali vedere un dragone di bronzo! *Appena messo piede a terra* «ehy Leo, possiamo andare a vedere la Torre Eifel... ti prego!» gli faccio gli occhioni dolci finché non dice di si... «va bene!! E poi vorrei vederla anche io...sulla punta, Annabeth mi aveva detto che c'era un'automa difettoso di mio padre....andrò a vederlo, vieni con me?» mi sembrava un'idea carina...«certo... sembra bello!» . Visitata tutta Parigi, andiamo sulla Torre Eifel... «saliamo fino in cima vero?!» chiedo con voce sognate...ma finta «certo...é li che si trova l'automa!! » saliamo come dei semplici turisti, ma arrivati in cima ci fu una sorpresa! Una sorpresa inquietante! Non riuscivo a credere ai miei occhi.... avevo urlato, era un urlo di dolore, straziante. Stavo piangendo ...ma Leo?! Deve era finito? «Leooo, ti prego Leo dove sei?»

Una Maledizione senza rimedio...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora