XXIII: STRANI BAGLIORI AL PARTENONE.

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ELIS: Stavamo camminando da molto tempo, e le strade di Atene erano alcune vuote e altre troppo piene! Nel viaggio non parliamo tanto...ma ad un certo punto delle persone iniziano a seguirci. «ragazzi sono l'unica che si è accorto che quei turisti ci stanno seguendo?» disse Emma «no l'abbiamo notato anche noi » disse Nico ed io e Leo annuimmo. Iniziammo a camminare più veloce per depistarli, ma niente da fare...ci raggiungevano sempre!  Ad un certo punto ci fregammo da soli, eravamo in un vicolo cieco.  Quando arrivarono davanti a noi «mmm semidei per pranzo!! » disse quella a destra «ricorda idiota che la figlia del mare ci serve viva... » disse quella a sinistra rimproverando l'altra.  Ed ecco il momento...so strasformarono.  Le due ai lati erano Gorgoni , Steno ed Euriale.  Quella al centro non parlava...era più grossa... moolto più grossa!! Era una Chimera!  «ragazzi pronti a combattere... »gridò Emma.  E tutti tirammo fuori le nostre armi...io Oceano, la mia spada...Emma una spada, Nico la sua spada nera e Leo un martello infuocato.  Iniziammo a combattere, stavamo vincendo...ma qualcosa andò storto ed io svenni. Sentivo delle grida confuse «Elis... brutte vigliacche tornate indietro!!» non sapevo di chi fosse quella voce, non riuscivo a capirlo.... ma capivo solo che ero stata catturata da quelle due stupide gorgoni!  ...neanche mentre sono svenuta gli incubi mi lasciano stare, ed infatti....* Mi trovavo sul fondo di un baratro, ero legata ad un palo, imbavagliata.  Ora capisco a cosa serviva quel palo... avevo una lunga ferita sul braccio... perderono molto sangue ,ed esso andava ad affluire in un punto ben preciso. Sentivo delle voci...erano le gorgoni «Steno... siamo state brave!! Il re ci ricompenserà molto bene!» disse Euriale e Steno applaudì conpiaciuta «è bastato versare il sangue di quei mocciosi per risvegliarlo... ed ora è più potente che mai!» disse dinuovo Euriale.  Due mocciosi?  Si certo, eravamo io e mio fratello. Quelle luride girgoni! Ecco dinuovo quella voce spettrale e profonda « Congratulazioni Gorgoni,  ora andatevene.  Quanto a te mia cara Elis.... sei stata molto brava... il tuo sangue è molto forte! Mi ha fatto risorgere più forte di prima, e devo anche ringraziare tuo fratello per questo!! Un figlio del Tempo non si trova facilmente, dovrebbe essere morto ed invece... vive ancora!» mentre parlava capì chi era... volevo urlare ma la fascia intorno alla bocca me lo impediva. Prigioniera di un incubo ....fantastico! Ma sapevo che era Urano, il Cielo ...ucciso da Crono .Era impossibile dovrebbe essere confinato nel tartaro... ed invece? È qui più vivo che mai! * il sogno (se così si può chiamare) finì li!

LEO: eravamo stremati...a terra e pieni di ferite. Era impossibile che le due gorgoni fossero diventate così potenti ,di punto in bianco ci avevano sconfitto! Si erano come potenziate,  per di più combattere contro una chimera non era per niente facile. Dovevamo trovare al più presto Elis e Andy... Erano sicuramente in pericolo! Li cercammo in lungo e in largo, per tutta Atene... quando ad un tratto il cielo si fece tutto nero,  e dal Partenone partivavo fasci di luce abbagliante!  Capimmo di dover andare li. Arrivammo al Partenone in due minuti, ma ovviamente quando arrivammo li eravamo esausti, io non riuscivo a parlare...miracolo!! Appena vedemmo da dove arrivavano i fasci di luce, ci venne quasi un infarto! Elis era legata ad un palo e veniva presa a calci dalle due gorgoni, impotente di controbattere. Ad ogni calcio lei emetteva della luce e imprecava sotto il pezzo di stoffa che aveva sopra la bocca. Dall'altro lato c'era un'enorme baratro, dava sicuramente nel  Tartaro e sopra di esso c'era Andy, legato con mani e piedi a testa in giù.  Dal baratro uscì una creatura enorme... un uomo credo... iniziò a parlare: «oh finalmente... voi stupidi semidi non vi arrendete mai eh. Perfetto vuol dire che morirete adesso! Gorgoni, smettete di picchiarla...è ridotta Abbastanza male!» era troppo! Guardai negli occhi Nico, e poi Emma... ci eravamo capiti al volo!  Attaccammo. Era Urano l'uomo nel baratro! « Fermi ...questa battaglia è mia.» sentimmo urlare alla nostra sinistra, era Elis . Si era liberata ,ma non so come... e sembrava che i calci di quelle stupide gorgoni non le avessero fatto nulla! Poi continuò ad urlare« sconfiggere Urano è la MIA battaglia non la vostra, voi uccidete le gorgoni e liberate Andy.  » era molto affascinante a gridare ordini...devo ammetterlo! ELIS: Mi girai verso Urano ...avevo lo sguardo carico di odio verso di lui! Lui uscì dal baratro e si trasformò in forma umana...Cioè della mia statura. Ero furiosa, sguainai Oceano e attaccai con tutta la forza che avevo. Fendente dopo fendente lo ferì alla faccia , al braccio e alle gambe... ma purtroppo niente di grave. Con una mano usavo la spada e con l'altra creavo un tornado d'acqua. Urano mi ferì alla spalla e io caddi a terra dal dolore.  La sua spada era come avvelenata e il dolore era lancinante. Mi rialzai con fatica... ma dovevo ucciderlo. Attaccai dinuovo e con più rabbia di prima.  Riuscì a ferirlo profondamente nel petto e l'igore dorato scese dalla sua ferita e si chinó in avanti.  Era il momento giusto per attaccare e lo feci... ma mentre io uccidevo lui con un colpo secco alla testa...lui alzò la spada e me la conficcó nel petto, attraversandomi da parte a parte. Era la fine, lo sapevo... ma dovevo finirlo e così feci. Lo disintegrai . Io caddi a terra. E mi sciolsi in acqua.... ma prima di farlo riuscì a sentire la voce di Percy,  menomale stava bene!

LEO: Avevamo finalmente ucciso quelle due gorgoni , liberato Andy e trovato Mike e Percy, e infine ucciso Marco...quel traditore voleva uccidere Elis alle spalle...che vigliacco.  Ora lei era a terra, ma il suo corpo non c'era... al suo posto c'era una pozza d'acqua.  Corsi da lei con Andy e Percy che mi seguivano. «dobbiamo aiutarla.» dissi disperato!E gli altri due annuirono .«non è morta... se no l'avrei percepito!» disse Nico, quella frase ci tranquillizzo un poco. «devo fermare il tempo intorno a lei...è come in un'altra dimensione,  Cioè... va bhe. Comunque mentre io fermo il tempo Percy dovrebbe far solidificare l'acqua, Cioè Elis. Tutto chiaro?» dicendo questo Andy ci stupì tutti, ma Percy annuì , e si misero al lavoro. Il tempo si fermò. E quando ritornó a scorrere Elis era li sdraiata a terra , ma senza quella brutta ferita sul torace. La presi tra le braccia. Doveva risvegliarsi subito, le feci la respirazione bocca a bocca per metterle un po d'aria nei polmoni. Quando ad un certo punto il suo corpo venne scosso da un brivido e lei aprì gli occhi.  L'abbracciai...ero troppi felice che lei fosse viva.  Ma svenne prima di poter parlare!

Una Maledizione senza rimedio...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora