Capitolo 19

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Quando mi sveglio è in realtà ancora presto; sono solo le sette del mattino di domenica, ma io non riesco più a dormire. Cerco di allentare la presa di Shawn dal mio fianco e sguscio via dal letto.
Cerco la cucina e decido di preparare la colazione almeno per ripagare la cortesia di avermi fatto dormire a casa sua; mi faccio la coda di cavallo e poi mi metto ai fornelli e inizio a preparare i pancakes.
Mentre aspetto che la padella sia calda torno in camera per prendere il telefono e trovo Shawn già sveglio seduto sul bordo del letto disfatto; ieri non avevo fatto caso a cosa indossava per cui lo osservo meglio mentre guarda fuori dalla finestra.
Indossa una maglietta bianca e dei pantaloncini sportivi grigi che lasciano scoperte entrambe le braccia e le gambe muscolose; durante questi anni si è fatto diversi tatuaggi, ma il mio preferito rimane comunque la chitarra.

‹‹Ehm... buongiorno.›› dico toccandomi i capelli.

‹‹Buongiorno. Pensavo fossi scappata via.›› dice.

‹‹No ma ho preparato la colazione. E poi non saprei come andarmene.›› dico imbarazzata.

‹‹Il tuo telefono sta suonando da un paio di minuti.›› dice alzandosi e porgendomelo.

È così vicino che posso sentire di nuovo il suo respiro sulla mia pelle.

‹‹È Lexy. Adesso rispondo.›› dico incamminandomi in cucina seguita da lui.

‹‹Buongiorno tesoro. Come stai?›› chiede mentre metto in viva voce.

‹‹Buongiorno. Non so, suppongo di essere triste e ferita...›› dico iniziando a fare una frittella.

Shawn intanto si siede al bancone e con una mano sorregge la faccia mentre ascolta la nostra conversazione e guarda me cucinare.

‹‹Immagino. Mi dispiace per quello che è successo.›› dice.

‹‹Come sta... Isaac?›› chiedo timorosa.

‹‹Ieri quando siamo rientrati si è chiuso nella sua camera e ha iniziato a piangere. Tuo fratello gli ha parlato ma ha detto che non ti vuole ancora vedere e che forse non sarà mai pronto a parlarti. È proprio testardo il tuo fidanzato.››

‹‹Oh.›› dico solamente.

‹‹Vuoi che ti passi a prendere?›› chiede.

Guardo Shawn che scuote la testa e mima che mi riaccompagnerà lui.

‹‹No. Mi accompagna Shawn più tardi. Charlotte e la mia macchina?›› chiedo invece.

‹‹Sane e salve tutte e due. Come sta invece il cantante? È ancora tutto intero?››

‹‹Si, è qui seduto a fare colazione. Senti adesso ti devo lasciare, ci sentiamo dopo.›› dico attaccando.

‹‹Ti ho messo in una brutta situazione.›› dice Shawn.

‹‹Non fa nulla. Pazienza, quel che è fatto è fatto. Non si piange sul latte versato.›› dico sedendomi anch'io e mangiando la colazione.

‹‹Puoi rimare qui tutto il tempo che vuoi se non te la senti di tornare a casa.›› dice.

‹‹Vorrei tornarci ma non sono la benvenuta. Però possiamo passare a prendere delle cose che mi servono? E poi avevo promesso a Travis che lo avrei portato a fare il giro della città...›› dico ad occhi bassi.

‹‹Certo, mi preparo e poi andiamo. Prendi tutto quello che ti serve, questa è anche casa tua se vorrai. La porta è sempre aperta per te.›› dice stringendomi la mano.

‹‹Non l'ho mai ammesso a nessuno ma... mi sei mancato.›› dico guardandolo e accennando un sorriso.

‹‹Anche tu, non sai quanto.›› dice baciandomi una guancia prima di sparire nell'enorme corridoio.

Quando arriviamo a casa mia cerco di non fare rumore con le chiavi per non farmi sentire da nessuno; salgo le scale diretta in camera mia ma m'imbatto in mia sorella.

‹‹Aly... sei tornata.›› dice.

‹‹Shh, sono tornata solo a prendere delle cose. Starò da Shawn per un po', fino a quando non si calmeranno le acque.›› dico prendendo la mia valigia.

Metto la maggior parte dei miei vestiti, biancheria, trucchi, scarpe e i miei effetti personali. Se mi servirà qualcos'altro me lo farò portare da Lexy all'appartamento di Shawn.

‹‹Mi spiegherai mai cosa è successo?›› chiede a braccia conserte.

‹‹Charlotte non ho tempo, fattelo spiegare da Dylan. Ora vado. Ti voglio bene.›› dico sollevando la valigia e scendendo le scale.

‹‹Non dovresti scappare dai problemi.›› dice.

‹‹Credimi, ci sto andando a vivere insieme.›› dico.

Se per sorte non avevo visto Shawn per quattro anni, adesso mi ritrovavo a dover vivere con lui perché non avevo altro posto dove andare; più avevo cercato di allontanarlo e ignorarlo, più mi ritrovavo vicina a lui e tra le sue braccia.
Inoltre i miei sentimenti erano riaffiorati come mai prima d'ora.
Mi chiedo se adesso che siamo cresciuti le cose saranno diverse, penso.
La mia ultima relazione era finita nei peggiori dei modi, eppure nonostante stessi male per quello, mi sentivo sollevata di non dover pensare a un imminente futuro fatto di matrimonio e figli.
Se mai mi fossi messa con Shawn ci sarei andata con i piedi di piombo. Entrambi giovani e con delle carriere fresche in corso, nessuno di noi due penserebbe mai a sposarsi adesso.
E poi non ci conosciamo per niente; tante cose sono cambiate nel corso degli anni.

‹‹Lascia che ti aiuti.›› dice Shawn prendendo la mia valigia e mettendola nei sedili posteriori della sua Range Rover; mi sono anche ripresa le chiavi della mia macchina oltre che la mia carta di credito.

‹‹Grazie.›› squittisco sistemandomi i braccialetti che si erano incastrati.

Saliamo in macchina diretti verso il suo appartamento.
Verso un nuovo inizio.

Incorriggible || Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora