Capitolo 26

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Quando usciamo dall'osservatorio parlo con Phoebe riguardo al matrimonio di Lexy; io non ho la minima idea di cosa regalarle, e probabilmente a questo punto il regalo lo farò insieme a Shawn visto che mi ha chiesto di essere la sua compagna il giorno. Non ho ancora accettato, ma ci sto pensando seriamente. Anche se forse sarebbe meglio se andassi da sola, per non fare un torto a nessuno.
Considerando che è mio fratello a sposarsi, sarò seduta al tavolo degli sposi, quindi insieme a me ci sarà mia sorella con il suo fidanzato e Aaliyah, Isaac dato che è il migliore amico di mio fratello, Dave e Travis e ovviamente Phoebe. Tutte le persone che sono importanti per loro saranno sedute a quel tavolo, e se decido di avere un accompagnatore, allora anche Shawn dovrà sedersi con noi.

Intanto visto che non è ancora ora di cena, decidiamo di fare una passeggiata in un parco qui vicino, e mentre parlo con le mie amiche, vedo che Shawn tenta di approcciarsi con Travis; sorrido, apprezzo davvero tanto il fatto che lui cerchi di instaurare un rapporto con i miei amici.

‹‹Amica mia, tu sei proprio cotta.›› dice Phoebe seguendo il mio sguardo e sorridendo.

‹‹Ma smettila, mi fa solo piacere il fatto che vada d'accordo con i ragazzi.›› dico prendendola a braccetto.

‹‹Faremo finta di crederci.›› dice Lexy prendendo il mio altro braccio.

‹‹Domani andiamo a cercare l'abito?›› chiede Lexy.

‹‹Per me va bene. Andiamo a prendere Phoebe all'hotel quando stacchiamo?›› chiedo.

‹‹Si, è perfetto.›› dice Phoebe.

Ci sediamo su delle panchine e osserviamo i ragazzi mentre ci raggiungono; si sta facendo tardi, quindi credo che tra poco andremo a mangiare da qualche parte. Intanto passiamo il tempo a raccontarci storie passate e a ridere; mentre sto raccontando una cosa successa l'anno scorso al college, il mio sguardo cade su Shawn, che mi sta fissando sorridendo e mordendosi il labbro inferiore. Gli sorrido a mia volta e finisco di raccontare il casino che avevamo combinato io e Madison.
Poi ci alziamo e torniamo indietro per arrivare alle macchine, dove stabiliamo dove andare a mangiare.

‹‹Io propongo di andare a mangiare nei chioschi che ci sono vicino al mare, i panini lì sono davvero buoni.›› dice Dylan appoggiandosi alla sua macchina.

‹‹Per me va bene tutto, basta che mi fate mangiare, sto morendo di fame.›› dico toccandomi la pancia.

‹‹Aggiudicato, allora andiamo lì.›› dice Dave salendo in macchina.

Questa volta lascio guidare Shawn, visto che insiste fino a quando non cedo. Mentre siamo fermi ad un semaforo, appoggio la mano sopra la sua, posizionata sul cambio delle marce, al che lui mi sorride e la bacia prima di posizionarla sotto la sua; passiamo il viaggio in silenzio, ma non uno di quelli imbarazzarti, uno confortante e tranquillo.

Mezzora dopo arriviamo sul lungo mare, dove tutte le luci sono accese e un sacco di persone si fermano a mangiare o a passeggiare; scegliamo un chiosco a caso, quello che più ci ispira e ci sediamo ad un tavolo. Il profumo che c'è nell'aria mi fa venire l'acquolina e anche più fame di prima.
Subito una cameriera viene a portarci i menù, e ci sono talmente tante cose deliziose che non so cosa scegliere. Alla fine opto per un panino enorme con un sacco di condimenti e aspetto impaziente che arrivi per mangiarlo.
Mi appoggio allo schienale del divanetto dove sono seduta e muovo freneticamente il piede; Shawn nota la mia gamba e ci appoggia una mano sopra per fermarla.

‹‹Stai bene?›› mi chiede confuso.

‹‹Si. Sono solo affamata e stanca.›› dico sbuffando e appoggiandomi al suo fianco.

Mi passa un braccio sulle spalle e mi bacia la testa, poi mentre parla con i ragazzi mi accarezza la guancia; nel frattempo ascolto i discorsi delle mie amiche e gioco con le dita affusolate dell'altra mano di Shawn. Prima non indossava nessun anello, invece da quando ci siamo rincontrati ho notato che ne porta uno nel medio e uno nel mignolo.
Sono bellissimi, hanno delle decorazioni e delle incisioni stupende.

‹‹Ti piace?›› mi chiede riferendosi all'anello con cui sto giocando, ovvero quello del medio.

‹‹Molto. Ha un significato importante?›› chiedo alzando il viso verso di lui.

‹‹Me lo ha regalato mio nonno prima che morisse un anno e mezzo fa.›› dice.

‹‹Oh. Mi dispiace, non lo sapevo. Non volevo rievocare dei ricordi tristi.›› dico abbassando la voce.

‹‹Stai tranquilla, ormai l'ho superata. Sono felice però di avere un suo ricordo.››

Finalmente arrivano i nostri ordini, e come se mi fossi risvegliata all'improvviso, mi fiondo sul tavolo dove si trova il mio panino. Per i prossimi quindici minuti non spiccico parola, troppo concentrata a mangiare. I miei occhi si sono illuminati come ho visto la roba da mangiare e non credo che sia mai successo con nessuno se non con il cibo.

‹‹Avevi proprio fame.›› borbotta scioccato Travis mentre mi guarda mangiare.

Annuisco con vigore facendo ridere tutti; ogni volta si prendono gioco di me questi stronzi che io chiamo amici. Metto su il broncio e offesa continuo a mangiare.

‹‹Non ti sarai mica offesa?›› chiede Dave burlandosi di me.

Riduco gli occhi in due fessure e prima di parlare mi pulisco la bocca con un fazzoletto.

‹‹Figurati, perché dovrei mai? Ogni volta la stessa storia.›› dico prima di avvicinare alla bocca l'ultimo boccone del panino.

Dico avvicinare, perché prontamente Travis si allunga sul tavolo e me lo strappa di mano per poi mangiarselo lui; io rimango scioccata con la mano sollevata, prima di inveire contro di lui.

‹‹Tu! Brutto stronzo, ti sei mangiato il mio ultimo pezzo di panino! Nessuno, e dico nessuno, mi aveva mai fatto un torto del genere. Questa non te la perdonerò mai!›› dico puntandogli un dito contro.

Intanto gli altri stanno piangendo dal ridere mentre io vorrei piangere e basta. Travis alza le mani in segno di difesa dopo aver alzato le spalle.

‹‹Guardati bene le spalle stasera, questa me la paghi brutta scimmia primitiva.›› borbotto.

Manda giù il boccone e mi fa l'occhiolino prima di prendere un fazzoletto per pulirsi le dita dalla salsa.
Venti minuti dopo ci alziamo dal tavolo e andiamo a pagare, mentre io esco e li aspetto fuori perché sono ancora arrabbiata per quel pezzo che mi è stato rubato.

‹‹Se mi perdoni ti compro il gelato.›› dice Trav scompigliandomi i capelli.

‹‹Due.›› dico.

‹‹Uno.›› ribatte.

‹‹Due e non se ne parla più.›› dico.

‹‹Aggiudicato.›› dice andando a comprarlo.

E come sempre l'ho avuta vinta io.

Incorriggible || Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora