Una volta che atterriamo alle Bahamas inizio a saltellare intorno a Shawn felice come non mai; non sento nemmeno il dolore che mi procura la borsa sbattendo sul mio fianco mentre mi muovo freneticamente.
Recuperiamo le nostre valigie il prima possibile e finalmente usciamo dall'aeroporto mentre io mi guardo intorno incuriosita. Afferro la mano di Shawn e insieme ci dirigiamo verso il noleggio auto per ritirare le chiavi della macchina che useremo per questa settimana favolosa; una volta fatto ciò saliamo sulla Lamborghini che Shawn ha voluto a tutti i costi e ci dirigiamo all'hotel di lusso che ci ospiterà.
Il mio sguardo non fa che muoversi da una parte all'altra dell'atrio e pian piano la mia bocca si spalanca sempre di più. Una volta con le chiavi in mano accelero il passo per salire nella nostra stanza a poggiare i bagagli; voglio scendere subito nella spiaggia dietro l'hotel e vedere com'è l'acqua. Indosso il più velocemente possibile il mio costume e intimo al mio ragazzo di fare lo stesso, poi insieme ci dirigiamo in spiaggia.
La sabbia è morbida e bianca sotto il tocco dei miei piedi e mi fermo un attimo chiudendo gli occhi per godermi la sensazione dell'aria che profuma di mare che sferza il mio viso; quando sento un click riapro gli occhi, trovando Shawn con il telefono in mano puntato nella mia direzione, pronto a scattare altre foto. Mi avvicino a lui e gli lascio un bacio tenero prima di sdraiarci nelle sdraio in riva.
Non mi sembra vero di essere qui con la persona che più amo al mondo e di star passando dei momenti fantastici che ricorderò per sempre con lui.‹‹Grazie Shawn.›› dico abbracciandolo e stendendomi sopra di lui.
Solleva i suoi occhiali da sole poggiandoseli sopra i ricci prima di darmi un bacio sulla fronte e stringermi.
‹‹Non mi devi ringraziare Alyssa, l'ho fatto per noi. Voglio che quando saremo lontani tu abbia più ricordi possibili di noi insieme a cui aggrapparti quando ti mancherò.›› mormora.
‹‹Sei così romantico e dolce.›› dico ridacchiando.
‹‹Mi mancherai tanto quando sarai in tour.›› sospiro guardandolo negli occhi.
‹‹Non pensiamoci ora, la data è ancora da stabilire e adesso godiamoci questa vacanza.›› dice.
Qualche ora dopo torniamo in camera per farci una doccia e andare a mangiare qualcosa nel ristorante dell'hotel; indosso un vestito lungo e leggero insieme a dei sandali e raccolgo i capelli in una coda alta in attesa che si finiscano ad asciugare. Sbuffo perché non mi piacciono le onde naturali che si vengono a formare, ma non ci posso fare niente perché anche pettinandoli tre volte esse tornano a formarsi.
‹‹Andiamo?›› mi chiede Shawn tendendomi la mano e infilandosi il telefono in tasca.
Prendiamo l'ascensore e attraversiamo la hall per poi ritrovarci in un enorme balcone con tantissimi tavoli stupendi; il cameriere ci fa accomodare in uno dei tavoli in fondo, vicino alla balaustra in vetro e una volta seduta mi giro a guardare il panorama. Il ristorante si affaccia proprio sulle piscine e più in fondo si vedere anche l'oceano con le sue sfumature di azzurri.
‹‹È magnifico, non trovi?›› chiedo a Shawn continuando a guardare il panorama.
Dopo due ore abbiamo finito di pranzare e sono così piena che potrei scoppiare; inoltre Shawn mi ha fatto bere del vino e credo di essere un po' brilla visto che sto ridendo senza nessun motivo apparente, e per questo motivo mi solleva e mi prende in braccio come una sposa quando usciamo dall'ascensore.
‹‹Mettimi giù, ce la faccio a camminare. E poi peso.›› dico strascicando le parole.
‹‹Ti metterò giù solo quando saremo arrivati davanti al letto.›› dice scuotendo la testa e sorridendo.
Non so come abbia fatto ad aprire la porta, sta di fatto che quando mi butta sul letto tiro giù anche lui senza riuscire a smettere di ridere. Eppure non ho bevuto così tanto.
‹‹Dormi o questa sera non sarai in grado di uscire per mangiare e per visitare la città.›› mi dice accarezzandomi i capelli.
‹‹Ma io non ho sonno.›› mi lamento prima di fare uno sbadiglio.
‹‹Non hai sonno eh? Perché non ti credo?›› dice sdraiandosi anche lui.
‹‹Non lo so. Ma dormo solo se dormi con me.›› dico avvicinandomi a lui.
Tre ore dopo siamo in giro per la città e non facciamo che spostarci da un negozio all'altro; c'è così tanta roba bella da comprare che ogni volta finisco per uscire dai negozi con almeno una busta in mano. Shawn in tutto questo mi guarda fare avanti e indietro con la carta di credito e sembra piuttosto scioccato dalla quantità di soldi che sto spendendo.
Entriamo in un negozio di souvenir dove un braccialetto attira la mia attenzione.‹‹Che dici, secondo te potrebbe piacere a mia madre?›› chiedo al mio ragazzo.
‹‹Si, sembra nel suo stile. Io stavo pensando di prendere una macchina fotografica a mia sorella.›› dice.
‹‹È un idea magnifica Shawn, secondo me la apprezzerebbe tantissimo.›› dico avvicinandomi a lui per guardarle.
‹‹Non sono un esperto però e non saprei quale prenderle.›› dice passando in rassegna le fotocamere sul tavolo.
‹‹Se non ne ha mai utilizzata una e non sa come funziona, io ti direi di partire con qualcosa di semplice e facile da utilizzare. Come questa.›› dico indicandogliene una.
Poco dopo siamo fuori dal negozio e decidiamo di andare in spiaggia per riposarci un po' e passare del tempo a contatto con l'oceano.
‹‹Dovremo prendere un altra valigia secondo me.›› brontola Shawn buttandosi sulla sdraio.
‹‹Ti dico che la valigia si è chiusa senza problemi, non ce ne serve un altra.›› ribatto alzando gli occhi al cielo e togliendomi il vestito.
‹‹Ma se ti ci sei dovuta sedere sopra per chiuderla!›› dice togliendosi gli occhiali da sole.
È il tramonto ormai e dovremo già essere a cena a quest'ora, ma io ho insistito per tornare in spiaggia perché volevo godermi il tramonto sul mare.
‹‹La smetti di lamentarti ed entri in acqua con me o rimani lì tutto imbronciato?›› chiedo dirigendomi verso l'acqua.
‹‹Arrivo, dammi qualche secondo.›› borbotta.
Nel frattempo mi avvicino piano all'acqua e immergo i piedi per abituarmi alla temperatura fredda. Non faccio in tempo a muovere un passo che Shawn mi solleva di peso e mi carica appoggiandomi sulla sua spalla correndo in acqua.
‹‹Shawn Peter Raul Mendes io ti ammazzo!›› dico prima di essere buttata nelle acque fredde dell'oceano.
Quando riemergo lui sta ridendo fragorosamente mentre io tossico con tutti i capelli in faccia; mi avvicino minacciosamente e mi aggrappo alla sua schiena in un uno tentativo di farlo cadere. Va a finire che quella che cade sono nuovamente io, mentre il mio fidanzato si gira continuando a ridere.
‹‹Questa me la paghi, è una promessa.›› dico mettendo il broncio e incrociando le braccia al petto per il freddo.
‹‹La mia piccolina ha freddo.›› dice avvicinandosi e abbracciandomi per scaldarmi.
‹‹Ti odio tantissimo.›› dico sbattendo i denti per il freddo.
‹‹Ti amo anche io Alyssa.››
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Incorriggible || Shawn Mendes
Roman pour AdolescentsThird book of the trilogy Sono passati tre anni dall'ultima volta che Alyssa e Shawn si sono visti. Tre anni in cui le cose sono cambiate molto per entrambi. Alyssa dopo aver finito il college è tornata a Los Angeles insieme ai suoi amici per inizia...