Capitolo 22

70 4 0
                                    

Verso le quattro del pomeriggio riaccompagno Travis all'hotel e torno nell'appartamento di Shawn; mentre sono per strada mi ricordo di aver visto che il frigo era praticamente vuoto, perciò faccio una deviazione e mi dirigo verso il supermercato più vicino.
Quando chiudo lo sportello mi infilo gli occhiali da sole tra i capelli e vado a prendere un carrello per poi entrare all'interno del negozio.
Giro tra gli scaffali senza sapere cosa prendere, poiché non conosco i gusti del mio coinquilino, quindi afferro delle cose che sono sicura piacciano a tutti: insalata, frutta, patatine, pasta e diversi sughi già preparati perché io non ho idea di come si preparino.
Sto per andare alla cassa quando mi viene in mente un'idea: perché non preparare una torta questo pomeriggio visto che non ho niente in programma?
Inoltre sono sicura che a Shawn farà piacere mangiarla; perciò reperisco tutti gli ingredienti che mi serviranno, tra cui il lievito e il cioccolato visto che la dispensa era vuota.
Soddisfatta vado a pagare e quando esco mi accorgo che è già passata un ora da quando sono arrivata al supermercato.
Cerco di sollevare le buste pesanti più che posso anche se con scarsi risultati; dovrei proprio iscrivermi in palestra se voglio continuare ad avere un corpo tonico.
Finalmente arrivo alla macchina e infilo le cinque buste nel cofano per poi sbuffare e tornare a casa.

Quando apro il cofano e sono intenta a pensare ad un modo per portare su tutte le buste in unica volta vengo interrotta da una voce che mi fa sobbalzare.

‹‹Cosa stai facendo?›› chiede Shawn chiudendo la sua macchina.

‹‹Ehm... sono andata a fare la spesa.›› dico indicando il cofano.

‹‹Oh.››

‹‹Già. Stavo pensando come prendere tutte le buste.›› dico appoggiandomi alla mia BMW.

‹‹Ti dò una mano io. Tu prendi quelle più leggere.›› dice prendendo tre buste.

Entriamo dentro l'edificio per poi prendere l'ascensore; si sta creando un silenzio imbarazzante, perciò inizio a parlare.

‹‹Pensavo rientrassi più tardi.›› dico girandomi verso lo specchio.

‹‹Infatti era così, sono tornato prima perché mi hanno mandato via.›› ammette fissando il nostro riflesso nello specchio.

‹‹E perché?›› chiedo in un sussurro.

‹‹Perché non riuscivo a concentrarmi e quindi abbiamo finito prima.›› dice mentre stringe la presa sulle buste.

Il mio sguardo corre sulle sue braccia che si tendono come stringe i pugni; si notano perfettamente le vene e i muscoli, e se fosse per me rimarrei ore e ore ad osservarle.

‹‹Siamo arrivati.›› dice mentre le porte si aprono.

Una volta dentro casa poggio le buste sull'immenso bancone bianco in marmo e appoggio la borsetta sul divano; inizio a sistemare la roba tra gli scaffali e il frigo mentre Shawn si siede nel divano e accende la tv guardando qualche partita di basket. Quando ho finito cerco un grembiule dentro i cassetti per poi trovarlo appeso vicino al frigorifero.
Me lo lego in vita e inizio a preparare la torta.

‹‹Sembra buono.›› dice entrando in cucina.

‹‹Lo è infatti, so che è la tua preferita.›› dico mentre mi sposto per accendere il forno.

‹‹Cioccolato e nocciole?›› chiede.

‹‹Hai indovinato.›› dico mentre verso la farina in un recipiente sporcandomi le mani.

‹‹Accidenti, avrei dovuto pensare prima a farmi la coda.›› dico mentre cerco di spostare i miei capelli dietro le spalle.

‹‹Te la faccio io.›› dice avvicinandosi e prendendo l'elastico dal mio polso.

Trattengo il respiro mentre raccoglie i miei capelli verso l'alto per poi legarli; sentire il suo respiro sul mio collo fa aumentare i miei battiti cardiaci e quando sfiora il mio orecchio - non so se volutamente, mi si spezza il respiro per qualche secondo.

‹‹Ecco fatto, adesso non dovrebbero darti più fastidio.›› dice mentre afferra una fascia e raccoglie i suoi capelli.

‹‹Che fai?›› chiedo mentre si toglie la maglietta.

‹‹Non voglio sporcarla mentre ti dò una mano, e visto che non abbiamo un altro grembiule questa è l'unica soluzione.›› dice.

Osservo il taglio coperto da una fascia sul suo petto e poi il viso tumefatto mentre lancia la maglietta sul divano e torna verso di me.

‹‹Il tuo manager non ti ha detto nulla per quelli?›› chiedo senza guardarlo e continuando a mescolare.

‹‹In realtà si. Mi ha urlato addosso dicendo che non devo combinare casini perché mi rovinerei la reputazione e che dovrei starti lontano dopo tutto quello che è successo. Pensa che tu sia tossica per me, ma gli ho spiegato che sei la mia più grande fonte d'ispirazione per me.››

‹‹Come una musa?›› chiedo sorvolando sulle brutte parole che il suo manager mi ha indirettamente rivolto.

‹‹Come una musa.›› dice annuendo.

‹‹C'è una domanda che ho sempre voluto farti da quando abbiamo ripreso a vederci ma non volevo essere invasiva...›› dico.

‹‹Dimmi pure, sono curioso.››

‹‹Dopo che ci siamo lasciati, hai fatto uscire due album e-››

‹‹Vuoi sapere se le canzoni che ho scritto parlano di te?›› chiede interrompendomi.

‹‹S-si.›› dico arrossendo.

‹‹Quasi tutte. Alcune parlano di altre ragazze che ho conosciuto e che mi hanno colpito, tra cui Jessica. Ma si, la maggior parte parlano di te, soprattutto quelle del secondo album.›› dice.

‹‹Se devo essere onesta con te, non me lo aspettavo. Pensavo mi odiassi.›› dico infornando la torta.

‹‹Io non ho mai smesso di amarti, Alyssa. Ho solamente messo da parte quei sentimenti per te perché sapevo che non mi volevi e mi sono concentrato su quello che mi riesce meglio: fare musica.›› dice appoggiandosi al bancone.

‹‹Era quello il mio obbiettivo. Volevo che tu ti cimentassi nel mondo della musica senza distrazioni. Se me ne sono andata era perché volevo che tu spaccassi nel mondo della musica, e non mi hai deluso.›› dico avvicinandomi a lui.

‹‹Non dovevi scegliere per me. Sono in grado di conciliare entrambe le cose. Così hai solo fatto soffrire entrambi.›› dice mettendosi sulla difensiva.

‹‹Ho già chiesto scusa e pagato per i miei errori. Non so cos'altro tu voglia che io faccia.›› dico uscendo dalla cucina e chiudendo il discorso.

Incorriggible || Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora