Capitolo 20

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Sistemo la roba nei cassetti vuoti nella camera di Shawn che mi ha lasciato; non avendo una camera in più dormiremo insieme, anche se mi scoccia invadere la sua privacy.
Sospiro e ripenso agli avvenimenti delle ultime ventiquattro ore.
Shawn è stato l'unico che abbia saputo consolarmi e, sinceramente, non me lo aspettavo.
Mi stupisco di me stessa per essere venuta qui, quando sapevo che non avrei mai dovuto; eppure l'ho fatto lo stesso, da un lato perché non sapevo dove andare, dall'altro lato perché era ciò che volevo anche se scorretto nei confronti di Isaac.

Mentre sto prendendo una felpa dalla valigia, noto la scatolina con l'anello che mi regalò Shawn anni fa. La apro anche se indugiando, e il brillante mi acceca con la sua bellezza.
Mi è sempre piaciuto, solo che a parte indossarlo qualche volta, è sempre rimasto nel cassetto per via della mia relazione con Isaac.

‹‹Lo hai tenuto.›› dice Shawn osservandomi appoggiato allo stipite della porta a braccia incrociate.

‹‹Certo, perché non avrei dovuto?›› chiedo guardando come i suoi capelli siano illuminati dal sole.

‹‹Le cose tra noi non sono finite bene.››

‹‹Rimaneva comunque un bel ricordo. Sei stato il mio primo vero amore dopotutto.›› dico sorridendo.

‹‹Perché non lo indossi?›› chiede avvicinandosi.

‹‹Hai ragione, forse dovrei. Però... non so come sono le cose tra me e Isaac e non vorrei fargli un torto.›› dico.

‹‹Alyssa, è solo un anello. Ma devi fare comunque quello che credi sia migliore. So che non vuoi fare un torto a nessuno, perciò non ti obbligherò ad indossarlo.›› dice racchiudendo le mie mani tra le sue.

Annuisco e ci guardiamo negli occhi; come al solito il tempo si ferma, eppure non riesco più a capire che cosa stiano cercando di trasmettermi i suoi occhi. È passato così tanto tempo dall'ultima volta che ci siamo guardati in questo modo, come se ci volessimo guardare dentro l'anima...

‹‹Io devo andare allo studio di registrazione.›› dice improvvisamente rompendo la magia e distogliendo gli occhi dai miei.

‹‹Oh... certo. Io ho appuntamento con Travis tra un ora. Se non ti dispiace vado a prepararmi.›› dico prima di fuggire in bagno.

Mi appoggio al lavandino e sospiro guardando il mio riflesso all'enorme specchio; ma che cosa mi sta succedendo? Non sembro nemmeno me stessa, eppure mi sento bene allo stesso tempo.
Per non pensare metto un po' di musica e decido di farmi una doccia e canticchio i ritornelli delle canzoni che passano; venti minuti dopo sono avvolta in una degli accappatoi enormi di Shawn che ha lasciato appositamente per me. Indosso un jeans e maglietta dato che le temperature si sono abbassate di qualche grado e vado in camera a preparare la borsa per uscire.
Shawn è già uscito, ho sentito la porta chiudersi mentre mi vestivo; sto per uscire di casa quando penso che effettivamente non ho le chiavi dell'appartamento; non so a che ora finirà e a che ora tornerà a casa, perciò mi dirigo in soggiorno per cercare delle chiavi di riserva. Ad attirare la mia attenzione sono delle chiavi appoggiate sul tavolino davanti al divano con un biglietto affianco.
Il messaggio dice che Shawn mi ha lasciato il mazzo di chiavi di riserva per muovermi a mio piacimento.
Ha proprio pensato a tutto, io non ci avrei mai pensato dato che ho sempre la testa tra le nuvole.
Dopo aver chiuso la porta dell'appartamento afferro le chiavi dell'auto e le aggiungo al resto del mazzo; in ascensore non faccio che controllare il mio telefono per vedere se ci sono messaggi o chiamate dal mio ormai ex fidanzato.

È così triste sapere che la nostra storia sia finita così, per una sciocchezza. Per un bacio nemmeno dato.
Ma immagino che fosse al limite della sopportazione e non abbia retto il colpo, che per lui sia stato il famoso colpo di grazia.
Si è arreso alla gelosia e io, onestamente, mi sono arresa nel far funzionare le cose tra di noi. Sta di fatto che comunque dovremmo parlare e chiarire delle cose, perché comunque ci tengo a lui e a continuare a stare al suo fianco anche se solo come sua amica.

Quando arrivo davanti all'hotel dei miei amici mancano cinque minuti all'ora che avevamo stabilito, perciò sono in anticipo anche se di poco.
Mia mamma mi ha chiamato durante il tragitto per sapere per quale motivo non fossi tornata a casa e perché Isaac non fosse uscito dalla stanza, per cui ho vuotato il sacco raccontandole gli avvenimenti del giorno precedente.
Non ha commentato e di questo le sono grata, ma non si è sentita di darmi nessun consiglio perché trova che non sia giusto immischiarsi in questa cosa. E la capisco, davvero, però avrei davvero apprezzato uno dei suoi preziosi consigli in questo momento. Non so davvero cosa fare.

‹‹Ehi piccolina.›› dice Travis uscendo dalla struttura.

‹‹Travis.›› dico abbracciandolo.

In questo momento è una delle poche persone con cui vorrei essere; so che non mi farà domande su cosa è successo se non sarò io a parlargliene. Di Travis ho sempre apprezzato il suo essere non invasivo.

‹‹Allora, dove andiamo?›› chiede mettendomi un braccio sulle spalle e camminando verso il parcheggio.

‹‹Che ne dici di Santa Monica?›› chiedo girandomi tra le dita le chiavi.

‹‹Direi che è perfetto.››

‹‹Dave e Phoebe?›› chiedo mentre accendo il motore della macchina.

‹‹Si erano appena svegliati quando stavo scendendo da te. Hanno detto che per stamattina andranno in spiaggia e questo pomeriggio andranno a vedere Hollywood.››

‹‹Con chi vanno?›› chiedo.

Non hanno una macchina con cui muoversi, perciò dovranno chiedere a Dylan, penso.

‹‹Tuo fratello e Lexy gli hanno prestato la macchina, ma alla fine hanno deciso di andare anche loro.›› dice abbassando il finestrino.

‹‹Oh, okay. Se vuoi andare anche tu non c'è nessun problema, tanto io credo di dover tornare a casa di Shawn.›› dico indossando gli occhiali da sole.

‹‹Come ti trovi lì?›› chiede dato che ho aperto l'argomento.

‹‹Bene, l'appartamento è immenso e spazioso. È bellissimo, ma comunque non è casa mia.›› dico con un velo di tristezza.

‹‹Dovresti tornarci. A casa tua, intendo. Dovreste parlare.›› dice riferendosi ad Isaac senza nominarlo.

‹‹Ci sono tornata a casa. Ho preso tutta la mia roba e me ne sono andata. Per quanto riguarda la mia relazione, è finita. Non posso stare dietro ad uno che non mi vuole più per una cosa che nemmeno ho fatto. Se ha qualcosa da dirmi, mi cercherà lui.›› dico tamburellando le dita sul volante.

‹‹Non sei più innamorata.›› afferma.

Incorriggible || Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora