Quando esco per andare a lavoro sono davvero nervosa; stanotte per l'ansia ho dormito appiccicata a Shawn e lui non mi ha lasciata un secondo. Le mani mi sudano mentre cerco di aprire lo sportello della macchina, ma la maniglia mi scivola più volte tra le mani e ci impiego due minuti buoni per salire in macchina.
Shawn si è svegliato da qualche minuto e mi ha augurato buona fortuna, che in questo momento mi servirebbe a secchiate.
Nel tragitto non faccio altro che stringere le mani sul volante con forza e ascoltare la musica ad un volume troppo alto; quando il viaggio finirà sarò sorda, me lo sento.
Parcheggio la macchina alla fine della via, non voglio parcheggiarla davanti all'edificio per non farmi vedere.
Sto per entrare quando una mano mi afferra il polso; mi immobilizzo e ho quasi paura di voltarmi, poi i miei occhi captano delle unghie colorate e mi rilasso notevolmente tirando un sospiro.‹‹Stai forse cercando di nasconderti?›› mi chiede Lexy alzando un sopracciglio.
‹‹Non si era forse capito?›› rispondo ironica con un'altra domanda.
‹‹Non è ancora arrivato. Ma sarà qui tra pochi minuti.›› dice fissandomi dritta negli occhi.
‹‹Okay, grazie per avermi avvisato.›› dico tirando via il polso e andando a salutare mia madre.
‹‹Ciao mamma. Possiamo parlare dopo nell'ufficio di papà? Devo spiegarvi un paio di cose.›› dico mentre l'abbraccio.
‹‹Certo tesoro, va bene verso l'ora di pranzo?›› mi chiede.
‹‹Si. Tanto ho il pranzo in borsa.›› dico mostrandole un recipiente.
‹‹Allora a dopo. Lexy, puoi avvisare Dominic di questo nostro incontro?›› chiede mamma.
‹‹Certo signora Collins.››
‹‹Alyssa aspetta. Posso sapere almeno dove stai dormendo? Tuo padre ed io siamo preoccupati›› chiede mia madre.
‹‹Te lo dirò dopo, adesso devo andare. Ma stai tranquilla mamma, sto in un bel posto.›› dico dirigendomi verso l'ascensore.
Una volta dentro pigio il tasto per il mio piano, ma appena dopo averne fatto solo uno si apre ed entra mio fratello con una pila enorme di fogli in mano.
‹‹Buongiorno fratellino. Vedo che ti dai già da fare.›› dico sogghignando.
‹‹Ciao Alyssa. Purtroppo papà mi ha dato un sacco di lavoro oggi. A proposito, hai già parlato con i nostri genitori?›› mi chiede.
‹‹Non ancora, ma lo farò a pranzo, facciamo un piccola riunione. Meritano di sapere.›› dico prima che le porte dell'ascensore si aprano.
Una volta dentro al mio ufficio e al sicuro, mi avvicino alla vetrata e ammiro il panorama prima di sbuffare.
Ma guarda te in che situazione mi sono cacciata, penso.
Tutte a me capitano.Inizio a lavorare e tra fogli, computer e chiamate le ore passano talmente in fretta che non riesco a credere di essere già in pausa pranzo. Con calma mangio il pollo con le verdure che è avanzato ieri sera e nel frattempo controllo il cellulare. Cameron ha scritto sul gruppo che probabilmente sabato sera si uscirà tutti insieme per andare al luna park, ma non so se anche io vorrò andare, però sono più che sicura che Shawn mi ci trascinerà con la forza se necessario, per cui sono costretta ad andare.
Mi alzo dalla sedia e vado ad aprire la porta il tanto giusto per infilare fuori la testa e guardare. Per fortuna non c'è nessuno in giro, quindi sgattaiolo fuori e corro nell'ufficio di mio padre.
Una volta dentro trovo già mia madre seduta nella poltrona vicino alla finestra che parla con mio padre; chiudo la porta, attirando così la loro attenzione su di me.‹‹Buongiorno piccolina.›› dice mio padre.
‹‹Ciao papi.›› dico andando ad abbracciarlo.
‹‹Allora, cosa ci devi dire?›› chiede mia madre.
Sempre la solita, non sa contenere la sua curiosità.
‹‹Aspetta Kimberly, prima voglio sapere come sta.›› dice mio padre facendomi cenno di accomodarmi sul bracciolo della sedia su cui è seduto.
‹‹Insomma papà. Non so da che parte andare a sbattere. Io ed Isaac ci siamo lasciati.›› dico guardando fuori dalla vetrata.
‹‹Cosa? E Perché?›› chiede mia madre.
‹‹Sabato sera siamo usciti tutti insieme. Intendo proprio tutti. Il mio vecchio gruppo di amici, tra cui c'era Shawn e quello nuovo. Siamo andati in un locale a ballare e a metà serata la luce è andata via per qualche minuto. Mentre cercavo di tornare al tavolo con le mie amiche le ho perse di vista e sono andata a sbattere su qualcuno. Era Shawn, e tra la gente che spingeva ci siamo trovati sempre più attaccati e quando poi la luce è tornata ci siamo quasi baciati. Isaac lo ha scoperto e si sono picchiati, non mi ha ne voluto vedere ne parlare. Per un bacio che non c'è stato nemmeno.›› dico scuotendo la testa.
‹‹Alyssa la sua rabbia nei tuoi confronti è giustificata. Lo hai quasi tradito, è normale che si senta ferito. Ciò non toglie che si sta comportando in maniera immatura e che avreste dovuto risolvere.›› dice mia madre.
‹‹Non ti immischiare Kimberly, se la devono vedere da soli. Dove stai dormendo adesso piccolina?›› mi chiede mio padre accarezzandomi il braccio.
‹‹A casa di Shawn.››
‹‹Stai scherzando?›› sbotta mia madre.
‹‹Ti sembra che stia scherzando? Il mio ragazzo mi ha lasciato per una cosa non successa, preoccupandosi solo di come sarebbe stato lui e l'unico che mi ha offerto un posto dove stare è stato Shawn. Lui che nonostante sia stato picchiato da Isaac per colpa mia, mi ha portata con se perché voleva prendersi cura di me. Ed è lo stesso che faccio io con lui dato che i lividi che ha addosso sono colpa mia.›› dico alzandomi e scaldandomi.
‹‹Sai cosa mi sembra? Che tu non abbia mai smesso di amare questo ragazzo e che hai colto l'opportunità di riavvicinarti a lui perché non gli sai stare lontana. E adesso fai la vittima.›› dice incrociando le braccia.
‹‹Perché sei così dura? Si, i miei sentimenti per lui forse non sono mai spariti, ma credimi che ho cercato di evitarlo in tutti i modi possibili ma ogni volta lo ritrovo sempre sulla mia strada, perciò scusami se inevitabilmente mi sono innamorata di lui e non sono riuscita a trattenermi. E per chiarire, io non faccio la vittima. Non mi pare che io stia dando la colpa a qualcuno per quello che è successo, so benissimo prendermi le mie responsabilità e le conseguenze delle azioni che faccio. E sai che ti dico? Non mi interessa nemmeno sistemare la situazione perché mi sta bene così, sono stufa di correre dietro a qualcuno che non mi crede mai. Io non ho bisogno di questo nella mia vita. Io ho bisogno di qualcuno come Shawn, che sia capace di amarmi ma lasciandomi i miei spazi e che non faccia scenate inutili.›› concludo.
‹‹Tesoro, io appoggio ogni scelta che tu fai, se credi di stare meglio con questo ragazzo, allora stai con lui. Se ti rende felice ed è ciò di cui hai bisogno, sono contento che tu lo abbia capito. Adesso vai, con la mamma ci parlo io e non ti preoccupare.›› dice mio padre congedandomi.
Esco dall'ufficio con la mente e il cuore più leggero. Spero che il mio sfogo sia servito a qualcosa e che tutti abbiano capito di cosa sono davvero capace.
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Incorriggible || Shawn Mendes
Fiksi RemajaThird book of the trilogy Sono passati tre anni dall'ultima volta che Alyssa e Shawn si sono visti. Tre anni in cui le cose sono cambiate molto per entrambi. Alyssa dopo aver finito il college è tornata a Los Angeles insieme ai suoi amici per inizia...