La squadra era stata finalmente messa insieme e stava finalmente per cominciare la lunga odissea che avrebbe fatto pentire i servizi segreti di avermi assassinato.
Era finalmente arrivato il famoso lunedì per il quale tutti si erano spostati da dove erano, con una sicurezza sola, ad aspettarli ci sarebbe stato qualcuno che conoscevano. Quel lunedì era un lunedì soleggiato, sole che non spuntava più da almeno una settimana, l'aria era ventilata , di foglie in giro ne erano rimaste ormai poche, quasi tutte spazzate via dal vento perenne di quegli ultimi giorni, erano le quattordici e trenta e dentro quel capannone abbandonato c'erano solo i miei amati fratelli, Matteo era tranquillamente seduto su una trave di mattoni rossi che non aveva retto l'impatto con il passare degli anni ed era ormai crollata , aveva appena acceso una sigaretta quando Aurora , che stranamente quel giorno era più nervosa del solito interruppe il silenzio
Aurora: " I messaggi erano chiari e decifrabili per ognuno di loro, arriveranno"
Lo continuava a ripetere come se avesse paura che qualcuno non avesse capito, o peggio ancora, che qualcuno si fosse rifiutato di fare tutta quella strada, Matteo invece rimaneva seduto in silenzio con il volto cupo e gli occhi persi nel vuoto, ad osservare Aurora che faceva avanti e indietro dall'entrata del capannone fino ad un porta messa sul fianco bloccata da un'altra trave ormai crollata, lui sembrava più tranquillo , ma i suoi grandi occhi profondi facevano ben intendere che se non sarebbe stato aiutato da qualcuno lo avrebbe fatto da solo, fu con questo pensiero nella testa che rispose ad Aurora
Matteo: " Manca ancora mezz'ora, sai bene da dove arrivano e che non abitano proprio dietro l'angolo"
Aurora annuì con la testa, un po' come si fa quando ci si vuole autoconvincere di qualcosa, si sedette difianco al fratello, tirò fuori una foto dalla tasca e fece un sorrisino ; mi ricordo molto bene di quella foto , la fecimo la prima volta che tornai dall'America dopo due mesi di lavoro nei servizi segreti , eravamo tutti e tre , anche Matteo la guardò con aria malinconica ed anche lui fece un sorriso nostalgico, poi aggiunse
Matteo: "Sembrano passati un paio di giorni, se solo avessi saputo in cosa si stava cacciando non lo avrei fatto partire "
Aurora :"Se lo avesse saputo stai pur certo che per primo lui non sarebbe mai partito e avrebbe continuato a svaligiare banche e gioiellerie qui "
Fu proprio su quell'ultima frase di Aurora che si sentì il rumore di un Lamborghini fuori dal capannone , da lontano Matteo non capì subito chi fosse, Aurora invece riconobbe subito quei capelli biondi nascosti dal cappuccio, Alessandro era stato il primo ad arrivare, in quell'istante Matteo ed Aurora ebbero come un sospiro di sollievo, finalmente era iniziato tutto, tempo niente arrivarono tutti, Sonny sul suo mostro americano, Sara e Giorgia su una limousine bianca lunga almeno dieci metri, Daniel su un Mercedes nero e infine Samuel lo si vide scendere dal pullman alla fermata cento metri da lí distante.
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La parte oscura
Mystery / ThrillerIl mio assassinio non era andato giù ai miei fratelli, la "Parte Oscura" stava per ritrovarsi davanti la loro ira, Matteo e Aurora guideranno quella che ormai è una squadra verso la vendetta.