16 Mancanza di soldi

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La mattina dopo i restanti membri della squadra sapevano in cuor loro  che tutto ciò che avevano passato stava finalmente per aver fine, fecero le cose che come ogni mattina facevano e una volta arrivati alla base i volti erano sereni anche se nelle loro teste risuonava il pensiero che il prossimo ad abbandonare la vita sarebbe potuto essere uno di loro, una volta arrivati tutti Aurora iniziò a spiegare l'ultimo grande piano ma Matteo si dovette allontanare subito per provare a richiamare Luca, anche se ancora una volta risultò irrintracciabile, mentre Matteo era ancora il telefono, questo iniziò a  squillare, era un numero a lui sconosciuto, chiese così ad Alessandro di tracciargli il segnale, rispose ma a parlare fu solamente una voce preregistrata che molto chiaramente diceva "Caricate tutto ciò che vi serve e scappate via, l'FBI arriverà tra poco e non avrete modo di difendervi " detta questa unica frase la chiamata terminò, Matteo chiese subito ad Alessandro  chi fosse
Matteo:"Sei riuscito a tracciarlo ?"
Alessandro:"No, usava un ripetitore comune, le linee vocali erano fatte direttamente dal computer e non modificate da qualche alteratore, non sono riuscito nemmeno a capire se era una telefonata proveniente dall'Italia, chiunque sia è innegabile il fatto che ci sappia fare"
Matteo:"Caricate tutto quello che potete sui furgoni e andiamocene, prima l'attrezzatura di Alessandro, alle armi ci penseremo dopo "
Iniziarono tutti a caricare l'occorrente sui furgoni senza farsi domande, intanto però Aurora capì subito che qualcosa non andava e volette chiedere spiegazioni a Matteo
Aurora:" Che cazzo è successo ? Perché stiamo traslocando ?"
Matteo:" Nella chiamata mi è stato detto di sparire perché sta per arrivare l'FBI"
Aurora:" Quindi può telefonarti chiunque e dirti di spostare via tutto che tu parti in quarta ?"
Matteo:"Tu stai dirigendo tutto da quando è iniziato questo inferno, questa volta dirigo io, ho un brutto presentimento"
Aurora aveva dello sgomento sul viso ma non potette opporsi a tanta sicurezza dimostrata dal fratello
Aurora:"Va bene"
Fu proprio sulla fine di quel discorso che si avvistò dalle telecamere una lunga trafila di furgoni blindati neri che arrivavano da in fondo alla lunga via che portava al capannone, Matteo diede l'ordine
Matteo:"Andiamocene da qua dentro"
Sonny:"Dobbiamo caricare anche le armi!"
Aurora:"Alle armi ci penseremo dopo"
Matteo:"Quel che abbiamo preso abbiamo preso, il resto rimane qui, andiamo via!".
Una volta arrivati gli agenti iniziarono a circondare il capannone e immisero nell'impianto di areazione un gas soporifero e  appena raggiunto il livello di gas richiesto per far addormentare chiunque aprirono le porte, ma la sorpresa fu enorme nel vedere che oramai non c'era più nessuno.
Matteo e la squadra erano riusciti a scappare e ora si dirigevano nell'unico posto dove sarebbero potuti andare, casa di colui che stava finanziando tutta la missione, Thomas Moore;  nel frattempo Aurora avvisò Micael che il punto di scambio era cambiato e fece lo stesso con le 3 modelle con cui era rimasto in contatto Matteo. Erano le 13.00 del pomeriggio quando tutto questo successe e nell'enorme villa di Thomas si stava tenendo una delle sue grandi feste, ragazze in bikini che uscivano da ogni angolo di stanza popolavano la sua reggia, lui era  seduto comodamente su una poltrona di pelle nera  in una delle sue molteplici stanze con una ragazza, ad un tratto però sentí un rumore provenire dalla stanza affianco alla sua, un rumore che non era solito sentire, un suono che assomigliava a quello di un vetro quando si rompe, decise così di andare a controllare lui stesso, se fosse mai stato un ladro, sicuramente non lo avrebbe spaventato per come era vestito, indossava una lunga vestaglia di lino e seta  di un color rosa perla, raccapricciante quanto lo erano le fantasie disegnateci sopra, ai piedi indossava delle ciabatte in gomma nere con i calzini bianchi da cerimonia, fosse stato un ladro la parte più difficile sarebbe stata il trattenersi dal ridere. Una volta entrato nella stanza vide subito più di un bicchiere rotto, nonostante nella stanza non ci fosse nessuno rimase incuriosito e si chinò per raccogliere i vetri, quando però la porta dietro di lui si chiuse si alzò lentamente senza aprire bocca, poi nella speranza che fosse entrata una delle tante ragazze che alloggiavano lì disse
Thomas:"Tesoro sei tu?"
Quando non sentì risposta capì tutto.
Un'ora dopo l'avvenimento arrivò alla villa di Thomas Matteo con la squadra, entrarono ma furono sconvolti nel venire a sapere che Thomas era sparito poco prima del loro arrivo, i soldi senza di lui non si sarebbero potuti prendere e a  loro non rimaneva più nulla, si trovarono così con solo una casa, le armi che a Micael avrebbero potuto pagare dopo e le attrezzature informatiche di Alessandro, ma per entrare nella base dell'FBI gli sarebbero servite molte altre cose, fu così che nella sala principale della Villa iniziò una lunga discussione alimentata dalla paura di abbandonare tutto perché ormai si erano trovati con le spalle al muro.
Alessio:"È finita , non possiamo entrare dentro quella fortezza senza l'attrezzatura che ci serve"
Matteo:"Cerchiamo di mantenere la calma e trovare qualche idea"
Sonny:"Idee non cen'è più, le abbiamo provate tutte"
Giorgia:"Non possiamo mollare così raga"
Aurora:"L'FBI ci sta cercando e questo credo che ormai sia palese"
Alessandro:"Ci avranno identificati , dopo tutti i casini che abbiamo combinato, è il minimo e ce lo dovevamo aspettare"
Alessio:"Non ci metteranno molto a ritrovarci"
Sonny:"Se succederà io sono pronto a morire piuttosto che continuare a scappare da loro, è una vita che mi nascondo, ora è il momento di tirare fuori le palle"
Poi il silenzio, silenzio che dopo non tanto fu subito interrotto dal campanello, era arrivato Micael con le armi, le lasciò in uno dei tanti garage della villa e come da accordi se ne andò senza prendere i soldi che gli sarebbero stati dati dopo, andato via lui arrivarono le 3 modelle, la cui funzione era nota solo a Matteo, nel frattempo nel grande salone la discussione andava avanti
Alessio:"Dobbiamo trovare dei soldi  nel modo più veloce possibile"
Matteo:"Se ho imparato una cosa nella mia vita, questa è che se le cose le vuoi fatte bene, non devi avere fretta nel farle "
Alessandro:" Ci servirà molta più attrezzatura di quella di cui disponiamo ora  o non usciremo mai vivi dal quel palazzo"
Giorgia:"Non ce la faremo mai"
Sonny:"So che è una missione suicida ma io non mollo niente"
Poi ad Aurora venne la brillante idea
Aurora:"La banca dove ci sono tutti i depositi dell'FBI si deve trovare per forza in Italia, perché se la base è qui, la banca deve esserlo anche, per evitare viaggi troppo lunghi, entreremo con un piano ben definito, per poi uscire puliti senza aver torto un capello a nessuno"
Matteo:"È un piano più suicida del mio lo sapete vero ?"
Giorgia:"Di quanti soldi stiamo parlando ?"
Alessandro tirò fuori il telefono e tempo niente seppe la somma
Alessandro:" Sono 2 milioni di euro a testa più tutti quelli che ci servono per la  missione "
Fu silenzio, erano tanti soldi ma i rischi sarebbero stati molteplici.
Ancora una volta però la squadra ci stette , ci stettero anche Giulia , Matilde e Lidia che fino ad ora non avevano aperto bocca.
Matteo:" Ci rivediamo qui in questo salone tra un'ora , cercate di scoprire tutto quello che potete scoprire"
Un'ora passò in fretta in quell'enorme casa e tutti si misero d'impegno nel trovare più informazioni possibili sulla banca, chi fece chiamate alle sue conoscenze, chi cercò tra i documenti online e chi invece guardava dalle telecamere di sicurezza. Una volta ritrovatisi di nuovo tutti nel salone iniziò la progettazione del piano
Matteo:"Cosa avete scoperto?"
Alessio:"È una banca con due piani superiori e 4 piani sotterranei, si trova circa a 20 km di qui"
Alessandro:"Hanno un'impianto di sicurezza molto simile a quelli che ero solito violare in America per conto loro, quindi ogni stanza è accessibile per noi, tutte tranne una, questa sembra avere un meccanismo più complesso, non l'ho mai visto, devo scoprire cosa nascondono lì dentro."
Sonny:"Te lo dico io cosa nasconde, a proteggere quella stanza ci sono 2 guardie che non si distraggono nemmeno un secondo, ma una volta superate quelle, entrate nel caveau, li dentro troverete una cassaforte con uno spessore di 30 centimetri "
Giorgia:"Li dentro ci saranno sicuramente i soldi dei clienti più importanti"
Matteo:"Cioè l'FBI"
Aurora:"È una cassaforte in puro tungsteno, materiale che come già ben sapete non si può fondere , per aprirla però serve il codice che è un codice di ben 21 cifre, cifre che sanno solo il proprietario della banca e il capo dell'FBI, ma se tutto questo non fosse già abbastanza impossibile ci serve anche la traccia di un occhio e un'impronta digitale"
Alessandro:"Per la sequenza numerica non è un problema, il problema vero sono l'impronta e la traccia"
Matteo:"Qui entreranno in scena Matilde, Giulia e Lidia, questa sera infatti il proprietario della banca ha un tavolo prenotato al Pink Night "
Sonny:"Si ok, mettiamo che abbiamo tutto il necessario per aprire quella fortezza di metallo, come ci arriviamo? Ma specialmente.."
Giorgia:" Come usciamo senza essere farciti da migliaglia di proiettili?"
Aurora:"Ok iniziamo dall'inizio"
Alessio:"Io posso farmi inserire come impiegato nel sistema"
Alessandro:"Ad inserirti ci penso io"
Matteo:"Una volta dentro, io entrerò in scena e richiederò espressamente una consulenza con il proprietario "
Giorgia"Mentre il proprietario sarà occupato con Matteo, io e Sonny daremo il cambio alle guardie che stanno al primo piano sotterraneo "
Sonny:" Poi però mancano 3 piani"
Aurora:"È qui che entrerò in scena io , non appena il proprietario avrà finito con Matteo, io mi presenterò come un'ispettore sulla sicurezza nelle banche e terrò altrettanto impegnato il proprietario"
La discussione andò avanti per molto ma alla fine il piano era  finalmente chiaro, quel che occorreva adesso era ricavare tutto l'occorrente, si iniziò dai vestiti di ognuno dato che oramai Giorgia non aveva più nulla per poterli fare, andarono tra i negozi di Milano per fare spese, d'altronde tutti iniziarono con qualche taccheggio e qualche borseggio, fu semplice ricavare i vestiti, specialmente dando la colpa ad Alessio, infatti entrati nel negozio, Alessio fu quello che fin da subito fu notato dal commesso che lo seguiva con lo sguardo per ogni passo che faceva, tanto da stuzzicare l'ironia degli altri componenti della squadra che lo prendevano in giro
Sonny:"Ale, prova a chiedergli se gli piaci"
Giorgia:"Dai prova, magari ha dei bei piedi"
Alessio:"Fate meno i simpatici e prendete il vestito anche a me "
Poco dopo Aurora andò dal commesso e accusò Alessio di aver rubato alcune cose, poi la stessa Aurora con fare poco sospetto prese tutti i vestiti e li mise dentro due zaini , zaini che portavano lei e Sonny fingendo di essere sposati.
Sonny non fece in tempo ad aprir bocca che Aurora lo zittí
Aurora:"Non dire nulla, dammi la mano e non permetterti di abbracciarmi perché ti lascio svenuto dentro qualche camerino"
Nel frattempo Matteo e Giorgia uscirono dal negozio senza nulla, anche Alessio fece per  uscire ma gli antifurto iniziarono a suonare all'impazzata, Alessandro si era divertito a programmarli a ritmo di musica techno, ma nonostante questo particolare, l'allarme era il segnale in cui il commesso sperava, lo fermò e inizò a chiedergli cosa avesse mai rubato, Alessio normalmente non demorse e continuò a proteggere lo zaino che indossava da quando era entrato, al che il commesso chiamò la sicurezza che arrivata iniziò a perquisire Alessio, nel mentre però Sonny e Aurora stavano uscendo con nessuna attenzione rivolta verso i loro di zaini, gli antifurto erano stati manomessi normalmente dallo stesso che si era divertito a programmarli prima; l'unico a rimanere nel negozio fu Alessio che però fu lasciato libero dopo che gli fu svuotato anche lo zaino dentro alla quale avevano trovato di tutto tranne qualcosa che appartenesse al  negozio, una volta usciti ritornarono alla villa di Thomas dove lasciarono tutto ciò che gli sarebbe poi servito. Una volta alla villa andarono tutti a lavarsi e prepararsi per la serata che incombeva, in quella serata Lidia, Giulia e Matilde avrebbero dovuto, in qualche modo, incastrare il proprietario della banca, il suo nome era Filippo Cirio ed era un uomo sui 60 anni, basso e cicciottello, capelli bianchi e in basse quantità, aveva una sorta di  alopecia, che lo costringeva a fare un orribile riporto con i capelli rimasti. Mangiarono tutti insieme interrogandosi su dove potesse essere sparito Thomas
Sonny:"Raga secondo voi Thomas che fine ha fatto?"
Matteo:"Non lo so, una cosa è sicura qualcuno lo stava cercando"
Alessandro:"Forse qualcuno a cui doveva dei soldi"
Aurora:"Non credo, è uscito dal giro della droga un po' di tempo fa, ne sono certa perchè lo aveva aiutato Angelo"
Giorgia:"Quando si hanno tutti questi soldi non si è mai in dei bei giri, avrà avuto i suoi problemi"
Le modelle stranamente lo conoscevano, anche abbastanza bene
Matilde:"Forse è sparito per far calmare le acque"
Lidia:"Si prima o poi ritornerà"
Giulia:"Trovo strano che però non risponda a te Matteo"
Sonny:"Probabilmente non vuole rischiare che qualcuno lo rintracci e ha buttato via il telefono"
La discussione andò avanti fino alla fine della cena ma l'unico a non dire una parola fu Alessio che aveva il viso pallido, si notava che non stava affatto bene
Aurora:"Ale tutto bene ? Non ti vedo in forma"
Alessio:"Solo un po' di mal di pancia, devo aver preso un po' di freddo"
Finita la cena si andarono tutti a preparare, rimasero alla villa Aurora e Alessio, Aurora perché essendo donna non l'avrebbero fatta entrare nel night club come semplice visitatrice, Alessio invece poichè non riusciva ad alzarsi dalla tavoletta del water, i due appena possibile avrebbero iniziato a preparare l'occorrente per il colpo, gli altri invece andarono al club con le macchine di lusso di Thomas.
Una volta arrivati entrarono e le 3 modelle non ci misero molto a calarsi nella parte delle strippers, come da programma il signor Cirio era già seduto al tavolo a mezzanotte, una volta dentro Matteo  e Sonny presero due tavoli diversi facendo finta di non conoscersi, ma si sedettero abbastanza vicini da controllare ogni mossa del ricco banchiere, Alessandro seguiva tutto dal portatile dentro alla Ferrari con cui era venuto, a fargli compagnia c'era Giorgia con gli occhi fissi sul monitor. Matilde fu la prima delle 3 ad uscire sul palco e scendere fino a sedersi sul vecchietto che cominciava a sentire qualche senso primordiale risvegliarsi dentro di lui, questo però come da regolamento non toccava nulla rimandando così il prelievo delle impronte digitali, uscirono anche Lidia e Giulia ma anche loro furono apprezzate solo dagli occhi, fu li che Matteo ebbe l'idea geniale, andò proprio difianco al tavolo di Cirio, in modo da farsi sentire, poi chiese alle 3 se si potesse avere uno spettacolo privato ma lo chiese in modo da sfidare Cirio
Matteo:"Scusate, potrei avere uno spettacolo privato con voi 3 ? Qui pullula di vecchi squattrinati  è normale che non siate invogliate a ballare per loro, per esempio, guardate questo difianco a me non vi sembra un poveraccio ? Non può permettersi nemmeno mezza di voi figuriamoci tutte e tre in privato "
Fu con quelle parole di sfida che intaccherebbero l'orgoglio di qualsiasi uomo che il senso di sfida di Cirio fu risvegliato, si alzò e offrí il doppio dei soldi che gli aveva offerto Matteo, le 3 normalmente accettarono cogliendo la palla al balzo, proprio mentre stavano portano il sessantenne dentro il privè però questo disse qualcosa ad uno dei buttafuori, poi gli diede dei soldi e tempo niente Matteo si ritrovò fuori dal locale difianco al Ferrari insieme ad Alessandro e Giorgia a seguire la missione dagli occhiali sofisticati dotati di telecamera che indossava Matilde, le 3 iniziarono a ballare e Matilde iniziò a concentrarsi sullo sguardo del ricco magnate, non demorse fino a che Alessandro non ebbe tutta la scannerizzazione dell'occhio, una volta presa questa però serviva un'impronta, le 3 ci provarono in tutti i modi ma le mani del signore non si alzavano dalla poltrona, Matteo nella disperazione inizò a dire cose senza senso che però facevano sorridere chi lo ascoltava.
Matteo:"Non capisco se è così vecchio da non avere le forze per alzare le mani o se invece non gli piacciono le donne" poi accese il microfono di Sonny
Matteo:"Sonny prova ad andare tu a fare un balletto per lui, vedi se ti tocca e almeno abbiamo l'impronta "
Alessandro scoppiò a ridere Sonny invece con molta diplomazia gli rispose
Sonny :"Fanculo"
Nonostante però queste battute il tempo del balletto privato era finito e tutti e quattro erano usciti dalla camera che gli uomini semplici chiamano  "del paradiso", questo era il nome sopra ogni privè, le 3 modelle rientrarono nei camerini si cambiarono e ritornarono alle macchine Matteo e Alessandro con l'aiuto di Giorgia stavano cercando di capire come prelevare quella dannata impronta, poi Sonny uscì anche lui dal locale senza avvisare, cosa che suscitò parecchia rabbia in Matteo, apri lo sportello della Ferrari dove erano seduti Matteo e Alessandro che stavano animatamente  discutendo  sul da farsi e gli porse un bicchiere di vetro, Alessandro lo analizzò e prese l'unica impronta che c'era, la scannerizzò e la confrontò con il database nazionale, era l'impronta di Filippo Cirio e in qualche modo  cel'avevano fatta, il colpo si sarebbe finalmente potuto fare.

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