11 La prima missione

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Il mattino dopo tutti si alzarono dal letto e cominciarono a prepararsi facendo le solite cose che erano abituati a fare tutti i giorni, ma tutti consapevoli che quella poteva essere l'ultima volta che le facevano, arrivarono tutti puntuali alla base, Matteo era già lì ad aspettarli, erano le nove del mattino e dopo essersi seduti Matteo si alzò e iniziò a impartire ordini
Matteo:" Il primo colpo si svolgerà nella casa di un'agente dell'FBI, abita a quarantasette virgola diciannove chilometri da qui, il suo nome è Gaia Valassi, ha ventisette anni, capelli lunghi lisci e castani, occhi marroni, alta circa un metro e sessantacinque, un corpo slanciato e attraente, arma che spesso usa per ricavare ciò che vuole, possiede una casa simile ad una reggia in cui dovremo entrare e trovare qualcosa che ci faccia capire dove si trova la base Italiana dei servizi segreti, la casa ha un piano solo, sono quattrocentosessantacinque metri quadrati compreso il giardino che ne occupa centocinquanta, ha un sistema d'allarme ad onde magnetiche ed i cancelli hanno un rilevamento del tocco nei punti dove si può scavalcare, sembrerebbe impenetrabile ma ho chiamato voi proprio perche siete i migliori quindi organizziamoci, si colpisce oggi pomeriggio alle quindici".
Nessuno obbiettò, iniziarono così a organizzare il piano nei più piccoli dettagli e terminato il tutto si misero all'opera, Sara e Giorgia iniziarono a disegnare e cucire i vestiti richiesti, Sonny e Alessandro cominciarono a preparare il furgone con l'attrezzatura che sarebbe servita ad Alessandro, Samuel si mise a studiare tutte le entrate e tutte le stanze della casa per cercare di capire dove potesse essere il documento che cercavamo, Alessio aveva scoperto che quel giorno alle quattordici e trenta ci sarebbe dovuto essere un giardiniere all'interno, fu così che iniziò ad organizzarsi caricando sul furgone gli attrezzi da giardiniere e facendosi fare una tuta del mestiere da Sara e Giorgia, alle ore quattordici e venti erano tutti dietro alla villa di Gaia, tutti tranne Sara e Giorgia che finito il loro lavoro avevano deciso di non ingombrare e seguire la missione dalla base. L'enorme villa aveva un'entrata sulla strada e una sul retro, sarebbero tutti entrati dal retro ma Matteo e Aurora avrebbero dovuto mettere fuori gioco il giardiniere vero per permettere ad Alessio di rimpiazzarlo e poter entrare liberamente, fu così che appena riconobbero il furgone Aurora lo fece accostare, gli fece abbassare il finestrino Aurora cominciò a fargli domande puramente casuali, il giardiniere fu da subito visibilmente confuso, non ebbe il tempo di capire cosa stesse succedendo che svenne, poiché Matteo lo aveva già colpito con un dardo calmante da circa 10 metri più lontano, una volta sedato lo fecero scendere dal suo furgone e lo caricarono sul loro, lo legarono e lo lasciarono in un angolo a dormire, Alessio invece entrò con il furgone nella casa e andò a parlare con Gaia
Alessio:"Buongiorno sono il giardiniere che aveva chiamato, mi dica pure su cosa devo lavorare"
Nel furgone invece erano tutti pronti all'azione, Alessandro provava gli auricolari di tutti fino a quando arrivò il turno di Alessio, fu così che mentre Alessio stava finendo di dire la sua prima frase Alessandro gli disse
"Dille se ti fa vedere i piedi "
Tutti nel furgone iniziarono a ridere, Alessio invece che non ci stava pensando iniziò a guardare in basso per scorgere lo stato dei piedi ma non fece in tempo ad abbassare la testa che Gaia gli rispose
Gaia:" Si ecco sistema tutto, io vado via tra mezz'ora, quando torno voglio tutto in ottimo stato, grazie "
Disse tutto così in fretta che Alessio non capì, fu solo parecchio arrabbiato per non essere riuscito a vedergli i piedi, si mise subito a lavoro rispondendo ad Alessandro con un semplice ma coinciso "Bastardo", Alessandro si mise a ridere ma subito dopo da dentro al furgone cercò quanto distante fosse il dentista con il quale aveva scoperto avere un appuntamento Gaia e che cosa dovesse fare, in modo da scoprire grazie a Samuel il tempo che avevano per entrare ed uscire dalla casa, una volta uscita avrebbero avuto trentasette minuti per trovare il documento che li avrebbe aiutati. Le quindici arrivano velocemente e una volta uscita di casa Alessio diede il via libera, Alessandro mise fuori uso le telecamere rimpiazzando il video con un immagine fissa preregistrata, questo per non fare notare che fosse successo qualcosa, subito dopo mise fuori uso anche l'allarme, infine fece aprire le porte che erano controllate da una chiusura centralizzata, Alessio aprí il retro della casa per poi continuare il suo lavoro stando attento a cosa accadesse fuori, dentro alla casa entrarono Sonny, Samuel, Daniel e Matteo; dentro al furgone invece rimasero solo Aurora ed Alessandro che adesso controllava la situazione dalle telecamere. Una volta dentro Samuel comunicò le stanze dove sarebbe stato più probabile trovare qualcosa
Samuel:"L'ufficio è l'ultima stanza in fondo, c'è la camera da letto che è dopo la cucina e il salotto difianco alla palestra , nella porta difianco al bagno c'è un corridoio che porta alla depandace, il resto non vi serve saperlo "
Sonny entrò subito in cucina, Samuel nel salotto, Daniel nell'ufficio, Matteo invece andò nella camera da letto; ad un certo punto Aurora ricordò tramite il microfono una cosa essenziale a tutti
Aurora:" Mi raccomando non lasciate nulla in modo diverso da come l'avete trovato"
Cercarono ovunque ma non trovarono assolutamente nulla di importante, si ritrovarono all'entrata come all'inizio nella speranza che qualcuno avesse buone notizie ma così purtroppo non era, l'ultimo a tornare all'entrata fu Sonny che arrivò con 4 birre da bere, ne diede una a testa ma Aurora che li stava ancora guardando sbottò
Aurora:"Giuro che se aprite quelle birre entrò dentro e vi do due calci nel culo a tutti e quattro, non siamo qui per fare gli alcolisti anonimi, è una cosa seria "
Fu così che Sonny posò le birre e tutti si rimisero a cercare, quello che però nessuno aveva notato fu che mancavano 2 minuti al rientrare di Gaia, quando Alessandro se ne accorse mancava un solo minuto e iniziò a richiamare gli altri che però non rispondevano alle chiamate
Alessandro:"Raga manca un minuto dovete uscire, fa niente se non lo avete trovato faremo in un altro modo "
A quella chiamata nessuno però rispose, Alessandro controllò i valori delle onde magnetiche che emanava l'allarme ormai bloccato da più di mezz'ora, questo faceva scudo e non faceva penetrare i suoni trasmessi dal furgone agli auricolari, l'unico a sentire fu Alessio che era ancora fuori, capita la situazione, entrò in casa e li richiamò, iniziarono così tutti ad uscire, tutti tranne Matteo che era sicuro di essere vicino all'obbiettivo, uscirono tutti nel momento in cui scatto il trentasettesimo minuto, fu così che in lontananza si vide la macchina di Gaia che stava tornando, ma Matteo era ancora dentro, aveva appena fatto una scoperta, dietro all'armadio in camera da letto esisteva una cassaforte murata, il resto della squadra tornò indietro per prendere Matteo, trovata però la cassaforte non potevano mollare l'operazione, intanto però fuori, Gaia era sempre più vicina, arrivò quasi davanti al cancello quando un camion enorme che doveva immettersi nella circolazione la fece fermare e aspettare 1 minuto, tempo che fu necessario per aprire la cassaforte con un marchingegno elettronico e prendere in mezzo ad una montagna di soldi, solo un foglio di carta, il foglio che tutti stavano cercando da quasi un'ora, una volta entrata dal cancello principale la squadra era appena uscita dal retro e salita sul furgone. Ricaricarono il giardiniere, che si sarebbe svegliato da lì a poco sul suo furgone e tornarono alla base, una volta arrivati brindarono alla loro prima missione, erano tutti felici, tutti tranne Aurora che ad un certo punto interruppe i festeggiamenti
Aurora : "C'e poco da festeggiare, oggi se non fosse stato per quel camion ci avrebbe trovato tutti in casa sua, non deve più succedere una cosa simile sia chiaro, resta il fatto che abbiamo trovato il foglio che cercavamo, motivo per il quale brindo alla nostra prima missione "
Applaudirono tutti e fu così che continuarono i festeggiamenti fino a sera, Matteo infine salì su una sedia per leggere il foglio e per dire dove si trovasse la base segreta Italiana dell'FBI, erano tutti in silenzio, presi forse per un attimo anche dall'ansia, Matteo iniziò così a leggere tra sé e sè poi alzò la testa e disse
Matteo: " Ragazzi fino ad adesso abbiamo giocato in confronto, ora le cose si fanno più difficili, questo è il suo contratto di lavoro, non dice nulla sul posto, ma il timbro sulle firme parla chiaro, preparate le valigie e le cartine turistiche , vi piace la carbonara ?
Tutti:" Si, perché ?"
Matteo sorrise , alzò la testa dal foglio, li guardò e disse
Matteo:"Si va a Roma".

La parte oscura Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora