18 Brutti sogni

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Era notte fonda nella lussuosa villa del giovane ereditiero,Matteo si ritrovò ancora lí, ancora sudato e ancora sopraffatto dall'ansia, in un sogno che appariva realtà, difronte a quell'uomo che aveva appena finito di sparare ad Aurora, questo però, quando si girò aveva un viso diverso , non ero io, bensì Marco Miucci, l'agente con cui avevano già avuto a che fare e che ora totalmente senza una spiegazione si ritrovava nella testa di Matteo. Il giorno dopo una volta svegli, nell'aria non c'era quella solita negatività a cui tutti si erano abituati, mentre la squadra faceva colazione si rideva e si scherzava senza avere malinconie o rimorsi del passato, sicuramente i due milioni accapparrati qualche giorno prima aiutavano a mantenere il buon umore, l'unico a stare in silenzio era Matteo che aveva rifatto il sogno ma con una differenza che a lui pareva sostanziale, nella sua testa non faceva che risuonare ogni tipo di pensiero che potesse collegare i suoi sogni con il presente, fu interrotto dai suoi pensieri da Giorgia
Giorgia:"Oi matte, tutto bene ?"
Matteo:"Si sì grazie, non ho dormito bene stanotte e sono ancora un po' assonnato"
Aurora che aveva già notato tutto questo da tempo decise di prendere da parte Matteo con prepotenza e di farsi spiegare una volta per tutte cosa lo turbava in quei giorni dove era palesemente stressato da qualcosa di diverso che la missione, Matteo senza aver scelta dovette così raccontarle cosa avesse sognato, di come aveva visto tutti morire uno dopo l'altro per poi vedere me che sparavo proprio a lui e di come questo sogno questa volta era cambiato. Aurora lo tranquillizzò dicendogli di non dargli peso e che tutto sicuramente era dato dallo stress e dall'avvicinarsi del giorno scelto, ma nella sua testa scattò l'idea che avrebbe portato la squadra a lavorare in modo sicuro il giorno della missione finale, decise così di zittire tutti e spiegare quali sarebbero stati i prossimi passi
Aurora:"Bene ragazzi, siamo arrivati ad un punto cruciale, sicuramente ve lo avrò detto un centinaio di volte da quando abbiamo iniziato ma questa volta è così veramente, tra qualche giorno avremo difronte la persona per cui abbiamo fatto tutto questo e finalmente potremo rendere omaggio a mio fratello, che in questo momento sarà a guardarci da chissà dove mentre si fa delle grandi risate, sappiamo che questa missione con lui al comando sarebbe stata molto più facile e probabilmente non avremmo perso nessuno ma siamo quasi arrivati e non possiamo mollare proprio ora"
Alessio:"Con lui al comando sicuramente sarebbe stato più facile, ma devo dire che deve essere fiero di come ha cresciuto te e Matteo perché anche se siete diversi vi assomigliate parecchio in varie cose: come parlate, come ridete, come pensate, persino come sparate; con lui sarebbe stato più facile, ma vogliamo parlare di quanto whisky in più avremmo dovuto comprare ?"
Sonny si mise a ridere e poi disse
Sonny:"Sicuramente al giorno avremmo lavorato e la sera l'avremmo passata a bere e consumare sigarette su sigarette"
Alessandro:"Bhe per le sigarette non sarebbe stato un problema"
lo disse mentre ne accendeva una
Alessandro:"Il problema sarebbe stato stargli dietro con il whisky"
Giorgia invece che era rimasta un po' più malinconica chiuse il discorso
Giorgia :"Raga sarebbe stato tutto più bello con lui, ma non c'è piú e non lo rivedremo più quindi non è questo il momento di farsi venire la nostalgia "
Rimasero un po' tutti spiazzati da questa risposta di Giorgia che però appariva coerente con il suo carattere deciso, impulsivo ma soprattutto colpito da molteplici traumi che l'avevano segnata durante la sua vita, la morte di Sara tra i più recenti.
Poi Matteo interruppe il silenzio
Matteo:"Aurora spiega i prossimi passi"
Aurora:"Siamo vicinissimi all'obbiettivo, ma come più di una volta ci è stato dimostrato la fretta non ripaga mai, per questo motivo stasera andremo alla Hollywood Rythmoteque, discoteca famosa di Milano, non per divertirci ma perché più di una volta abbiamo scoperto dopo che qualcuno era già sulle nostre traccie, non sapremo mai se Gaia quella sera a Las Vegas sapeva che noi fossimo li, potrebbe essere stata una divertente coincidenza del destino oppure l'FBI sapeva già che noi saremmo stati lì, per evitare tutto ciò in un momento come questo dovremo farci notare il più possibile per scoprire se qualcuno è sulle nostre traccie, inventatevi qualcosa perché stasera dovremo essere dei VIP".
A mezzogiorno la squadra decise di fare una grigliata e di passare il pomeriggio nell'immenso giardino di cui la villa era dotata, ancora dopo giorni però Thomas non si faceva sentire e l'idraulico di Roma, Luca, sembrava non essere raggiungibile nonostante i costanti e vari tentativi di Matteo, dopo aver mangiato si rimase a parlare e sorseggiare qualcosa, normalmente ognuno aveva una persona con cui il legame si era stretto meggiormente, in particolare però la squadra notò il forte avvicinamento tra Alessandro e Giorgia, che dopo la morte di Sara sembrava essersi amplificato, i due si misero a parlare in un posto appartato del giardino, Alessandro normalmente aveva già una sigaretta accesa in bocca, mentre Giorgia invece cercava le parole per iniziare un particolare e delicato discorso, fino a che non le ebbe trovate
Giorgia:"Non ci siamo mai chiariti su quello che è successo quella notte"
Alessandro:"Penso che tentare di avere una relazione in questo momento non sia il massimo "
Giorgia:"Ma tu finito tutto questo vuoi stare con me o scapperai per chissà dove senza mai più farti vedere ?"
Alessandro:"Io so già cosa farò quando tutto questo sarà finito, me ne andrò"
Giorgia ci rimase parecchio male, guardò per terra distogliendo lo sguardo che fino ad ora era rimasto solo sugli occhi di Alessandro, che però corresse la frase che aveva appena detto
Alessandro:"Oppure me ne andrò via con te, se è quello che vuoi"
Giorgia in quel momento rialzò gli occhi da per terra e gli sorrise poi lei lo abbraccio e passarono buona parte del pomeriggio in quell'angolo appartati.
Sonny e Alessio e Matteo invece non distoglievano lo sguardo un attimo da un obbiettivo ormai fisso, obbiettivo che al giudicare dai loro occhi sembrava essere essenziale, ebbene sì Matilde, Giulia e Lidia erano in bikini a prendere il sole e Aurora rideva a guardare e prendere in giro i 3 ragazzi che da lí a poco avrebbero avuto bisogno di un fazzoletto per pulirsi la bava. Alessio cercò di attaccare bottone con la ragazza con cui aveva avuto già qualcosa
Alessio:"Lidia devo farti una domanda, tuo padre è un ladro ?"
A quella frase non si potette sentire altro che un esplosione di risate perché il continuo si sapeva, gli avrebbe detto che aveva rubato due stelle e gliele aveva messe al posto degli occhi, il fatto è che era davvero una frase da disperati e persino la solidarietà maschile di Matteo e Sonny in quel caso venne a mancare.
Il pomeriggio lì sembrava avesse fermato il tempo di tutti, solo la spensieratezza ormeggiava in quella casa, dove i motivi per non averne erano molteplici, quasi infiniti, ma la loro semplicità faceva si che tutti quei problemi che ogni giorno riempivano le loro menti fossero accantonati.
La sera arrivò presto e dopo cena ognuno andò a prepararsi come meglio poteva, persino Alessandro quella sera si mise un paio di pantaloni eleganti, color verde smeraldo, fu l'unica volta che i membri della squadra lo videro vestito veramente in modo elegante. Arrivarono uno dopo l'altro davanti alla discoteca prescelta, Matteo e Aurora scesero dal Porsche che normalmente avevano preso in prestito da Thomas, naturalmente una volta scesi si incamminarono su un lungo tappeto rosso tempestato ai lati da paparazzi che anche non sapendo chi fossero, scattavano foto senza un minimo di ritegno, subito dopo arrivarono Sonny e Matilde su una Ferrari nera con i cerchioni d'oro, e non solo di colore, ma bensì fatti proprio d'oro, ancora una volta i paparazzi li tempestarono di foto, Sonny si mise anche a fare alcuni autografi totalmente a caso, arrivarono anche Giorgia e Alessandro, loro su una Lamborghini blu elettrico con i cerchioni verdi fluorescente, gli ultimi ad arrivare furono Alessio, Giulia e Lidia, arrivarono con la Limousine bianca, dando tutti i presupposti di essere persone di una certa rilevanza finirono dentro alla discoteca dove avevano già un tavolo prenotato ed una volta dentro iniziarono a scrutare uno ad uno le persone che passavano nei dintorni, poi però successe una cosa che dei professionisti non avrebbero dovuto far ricapitare per la seconda volta, furono drogati ancora, ma se ne accorsero troppo tardi, sapevano di essere drogati ma nonostante questo cercavano di stare attenti a ciò che facevano, ad un certo punto Sonny intravide una sagoma a lui familiare, come avevano previsto erano stati pedinati, nella discoteca c'era Marco Miucci e non appena Sonny se ne accorse iniziò a rincorrerlo e tutto il resto della squadra lo seguì senza farsi domande, Marco però riuscì a fuggire e ora la squadra era tornata al punto di inizio, non avevano la sicurezza che fosse lui, l'extasi che avevamo assunto era ancora in circolo e non dava segni di volersene andare, nonostante questo cercarono tutti insieme di trovare una quadra
Sonny:"Sono sicuro che fosse lui"
Alessio:"Che cazzo ci faceva qui?"
Alessandro:"Posso accedere alle telecamere se volete e capire se era lui"
Matteo:"Si controlla "
Alessandro apri il cellulare, andò sul lettore musicale e mise la prima canzone che gli capitava, ebbene si stava ascoltando la musica dal cellulare dentro una discoteca, la cosa ancora più bella fu che nessuno della squadra si accorse di quanto fosse strana la situazione e lo seguirono cantando la canzone messa col cellulare, poi però Aurora rimise l'ordine
Aurora:"Raga qualcuno ci ha drogato, sicuramente qualcuno sapeva che eravamo qui "
Alessandro:"Non riesco a controllare le telecamere in queste condizioni'
Giorgia:"Non possiamo pensarci domani ?"
Giulia:" Si dai tanto cosa può succedere ?"
Lidia:"Si dai divertiamoci per stasera"
Matilde:"Dai non fate i guastafeste"
Matteo infine guardò le condizioni di tutti e capì che purtroppo la situazione non era per nulla sottocontrollo, decise così di dare il via libera a tutti, quella sera probabilmente era stata la serata più da irresponsabili che la squadra aveva passato insieme ma ancora una volta tornarono tutti sani e salvi alla villa dove ognuno si dette da fare durante la notte.
Una volta nei sogni più profondi però Matteo si ritrovò di nuovo in quella maledetta stanza , ancora una volta con la stessa ansia , ancora una volta alle spalle di una persona che però non era nè Marco nè suo fratello , questa volta la persona che premette il grilletto verso di lui fu Gaia.
Matteo aprí gli occhi, con lo stessa paura e la stessa ansia che ogni volta lo risvegliava, ma ad ogni sogno che faceva i pensieri nella sua testa si moltiplicavano. Quella mattina durante la colazione i visi di tutti erano colmi di delusione per la sera prima, in cui erano stati soggiogati senza rendersene conto, ci misero anche qualche minuto a fare una scoperta che peggiorò la loro situazione mentale, Giulia, Matilde e Lidia erano sparite e nonostante le avessero cercate per tutta l'enorme casa nessuno aveva tracce di loro , una volta rassegnati Alessandro scoprì tramite le telecamere della discoteca che la persona che aveva riconosciuto Sonny era stata proprio Marco Miucci, Matteo una volta avuta la sicurezza non volette più perdere tempo
Matteo:"Bene, scopriamo dove abita e andiamo a trovarlo, dobbiamo scoprire o trovare qualsiasi cosa che ci faccia capire cosa sanno su di noi"
Fu così che alle quindici si trovarono dietro casa sua decisero di entrare tutti tranne Alessandro che monitorava tutto come al solito da dentro al furgone, una volta entrati però si accorsero che Marco non era in casa, iniziarono così a cercare qualsiasi fascicolo che li riguardasse fino a trovarlo, una volta trovato ciò che volevano si accinsero ad uscire dalla casa, per una volta era stato un lavoro semplice, veloce e pulito, ma proprio mentre stavano per aprire la porta capirono che era stata una trappola ben congegnata, infatti si trovarono chiusi ermeticamente dentro come dei topi in gabbia, Alessandro perse tutti i contatti con l'interno della casa ma controllando tutte le azioni che questa compieva, capì che non avevano vie di scampo facili, si mise subito a cercare una soluzione quando però vide arrivare da in fondo alla via un furgone nero blindato, lo riconobbe subito, era uno di quelli dell'FBI, decise così di prendere il Bazzuca che ormai era diventato parte integrante del furgone, consapevole del fatto che probabilmente non ce l'avrebbero mai fatta. Mentre però stava correndo per arrivare a sparare alla porta d'ingresso sentí un'esplosione provenire dalla strada, il furgone che stava arrivando era saltato in aria, in quel momento non si fece molte domande, anche perché scoprí che dietro a quello ne stavano arrivando altri tre, buttò quindi giù la porta della casa, uscirono tutti e si indirizzarono verso il furgone, Giorgia però era rimasta ferita dall'esplosione creatasi per uscire da lì dentro e Alessandro la aiutava a camminare, ad un tratto però lei gli disse
Giorgia:"Riesco anche da sola stai tranquillo"
Ma proprio mentre Alessandro girò l'angolo da dove poi sarebbero saliti sul furgone sentí uno sparo, quando si girò vide Giorgia ferita a terra e senza pensarci fece per tornare indietro ma Giorgia capì subito che non ce l'avrebbero mai potuta fare se fosse tornato indietro, fu così che lo guardò negli occhi e gli disse
Giorgia:"Vai, un giorno ci rivedremo, chissà dove, ma ci rivedremo e potremo finalmente stare insieme"
Alessandro rimase immobile, con lo sguardo perso nel vuoto mentre Sonny e Alessio lo caricarono di peso sul furgone, poi si sentirono una decina di spari e in quel momento crollò tutta la parete di emozioni che aveva mantenuto fino ad allora, pensava e ripensava a lei e nulla poteva farlo distrarre, una volta arrivati alla villa la situazione stava degenerando a partire da Matteo che ormai non reggeva più tutti questi eventi negativi che continuavano a susseguirsi
Matteo:"Come cazzo è possibile ? Doveva essere una cosa semplice e abbiamo rischiato di rimanere lì dentro, solo perché abbiamo avuto fretta, non possiamo continuare così, come ci entriamo nella loro base, cosa sanno su di noi ?"
A questa domanda rispose subito Aurora che aperto il fascicolo spiegò la situazione ai pochi rimasti che erano ancora sotto shock per la perdita di Giorgia, in particolar modo Alessandro
Aurora:"Sanno che siamo gli stessi di Las Vegas, sanno che vogliamo qualcosa dall'FBI, ma non sanno cosa e specialmente non sanno ancora del furto alla banca, infine cosa più importante non ci hanno ancora identificati "
Piombò il silenzio ancora una volta, poi Alessio e Sonny cercarono di fare svegliare Alessandro dallo stato di trans in cui sembrava essere ormai da parecchio tempo
Sonny:"Sappiamo quanto stai soffrendo, ma questo è il motivo per cui devi smetterla di stare così, devi alzarti da questa cazzo di poltrona ed essere pronto ad uccidere quel verme che tel'ha portata via"
Alessio:"Noi lo troveremo e lo faremo tacere una volta per tutte, ma per farlo ci servi tu, non possiamo entrare lì dentro senza di te, sei troppo importante"
Alessandro chiuse gli occhi per qualche secondo, spense l'interruttore delle emozioni che lo stavano distruggendo da dentro, poi li riaprí e con sguardo freddo disse
Alessandro:"Andiamo a prendere quel figlio di puttana"
Questa frase caricò subito tutti che si trovavano ancora una volta a dover organizzare il piano nei minimi dettagli essendo sempre in meno. Ogni perdita stava lasciando cicatrici indelebili, ogni perdita accresceva l'ansia e la paura di non riuscire a finire la missione, l'unica cosa che li teneva fermi sull'obbiettivo era la testardaggine di chi nella vita non si è mai arreso.
A grandi linee il piano non era troppo complicato ma bastava l'errore di uno solo di loro per mandare a monte tutto, Alessandro avrebbe diretto tutto da fuori, Sonny ,Aurora,Matteo e Alessio sarebbero entrati come semplici operai e avrebbero fatto più strada possibile sapendo che però prima o poi li avrebbero scoperti, li sarebbe iniziato il conflitto a fuoco di cui ormai non avevano più paura.
Matteo chiuse il discorso dicendo
Matteo:"Abbiamo sbagliato parecchio durante questi mesi ma da ogni errore abbiamo imparato qualcosa, abbiamo perso gente importante per noi"
Fermò il discorso per un attimo in preda al magone per la memoria dei compagni, poi riprese
Matteo:"Ed è per questo che dobbiamo finire il lavoro che loro hanno iniziato insieme a noi, basta piangerci addosso, non rendiamo le loro morti inutili, domani troveremo tutto l'occorrente, il giorno X è fissato per lunedì pomeriggio alle quindici, da lí si concluderà la nostra lotta contro la Parte oscura".
Quella notte Matteo sognò di nuovo, per la quarta volta consecutiva ma quella notte il sogno non era uguale agli altri, quella notte il sogno che fece era completamente diverso e tanto raccapricciante da farlo piangere una volta sveglio.

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