Capitolo 35

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Si mise sdraiato sul letto per un secondo, mi girai verso di lui e facendogli degli scherzetti come buttargli l'acqua dei capelli sui suoi addominali scolpiti alla perfezione così che capii e si alzò dal letto che mi accorsi che era bagnato da tutta l'acqua che gli avevo buttato prese il fono e l'attaccó alla spina.

Prese pettine e spazzola e incominciò a strigare i capelli, dopo una mezz'ora riuscimmo a finire di strigare i capelli, dopo incominciò un altra tortura l'asciugamento dei capelli era la parte più lunga e noiosa dove dovevo stare in posizioni scomode per farglieli asciugare ;  intanto io mi ero messa a giocare con il telefono per passare un po di tempo e per lasciar fare il lavoro di Noah che tralaltro non sapevo come stava venendo.

Dopo un 'ora riuscimmo a finire questa lotta,  il mio cervello era sulle nuvole ad un certo punto mi ricordai che da quando avevo dato il regalo a Lukas non lo avevo più visto così che mi incominciai a preoccupare, infatti gli chiesi a Noah se poteva andare ad avvertire i medici sul fatto che non lo avevo più visto :

così che venni a sapere che era stato mandato in un altro ospedale per colpa di alcune persone che erano in situazioni più gravi della sua così che lo mandarono a Napoli una città abbastanza lontana da me.

Pensai che fosse uno scherzo all'inizio, invece la notizia era vera e propria e io non riuscivo a capire come era stato possibile, sostituire un bambino così adorabile con altri pazienti non potevo credere alle mie orecchie.

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