Capitolo 18

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Appena ritornammo in camera, trovai due vassoi con tutti piatti coperti da un foglio, ci avvicinammo mi girai verso Noah e gli chiesi : "Noah potresti gentilmente controllare che orario da il tuo orologio"?

Si tirò su la manica della sua camicetta spettacolare gli stava una meraviglia e mi disse : " Sono le 6 e 40", quando mi disse l'orario capii che non erano passate solo 1 ora e 30 ma quasi 3 ore e 40 ;

Noah mi prese in braccio e mi portò sul letto gli feci segno di passarmi la coperta ma non riuscì a capire così che gli dissi: " Noah mi potresti perpiacere passare la coperta"   si girò verso la sedia in cui era appoggiata la mia coperta, si sbilanció troppo sulla sedia cercando di allungarsi ma la sedia si ruppe e cascó a terra, mi si prese un infarto non sapevo cosa fare, lo cercai di chiamare ma non rispondeva.

Così che presi coraggio e mi misi sul bordo del letto mi aggrappai a una maniglia, ma dopo mi cedette il ginocchio e cascai, quando presi la botta andai subito a guardare la ferita se si era scucita.

Ma fortunatamente non era così, mi trascinai con i gomiti  fino ad arrivare vicino a Noah, cercai di risvegliarlo ma non  ci riuscii vidi che non perdeva sangue così che mi trascinai verso il mio comodino e presi l'acqua ;

Gliela buttai un po'sulla faccia e poi mi avvicinai a lui, poi gli sussurrai nell'orecchio :

"Ti prego Noah non mi abbandonare,tieni duro"  sapevo che non potevo far scorrere molto tempo dovevo fare in fretta, così che presi il cellulare e chiamai Lukas e gli dissi :

"Lukas chiama subito i genitori di Noah dovrebbero essere ancora in servizio, digli di venire in camera mia, presto" passarono circa 5 minuti, ero rannicchiata vicino a Noah e gli stavo parlando di tutte le cose che potevamo fare se lui fosse rimasto in vita;

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