Capitolo 63

1 0 0
                                    


Incominciai a sentire freddo troppo freddo come se fosse il polo-nord, così che mi fermai appoggiandomi a una parete, dissi a Cecilia :
"Cecilia ho tanto freddo sento brividi in tutto il corpo"  e comunque avevo dei vestiti pesanti così che mi guardò e mi chiese :
"Allora aspetta un attimo vuoi che ritorniamo indietro così che ti riscaldi un po in camera"?
Gli dissi : "Non credo di riuscire ad arrivare fino alla stanza"  così che cercò un altra soluzione e mi disse :
"Allora ti vado a prendere una maglietta e una coperta"?

Gli feci cenno di no così che incominciai a sentirmi molto male, sapevo riconoscere quei sintomi erano sintomi di alcune crisi messe insieme che facevano sentire veramente male, così che incominciai a perdere le forse  cominciando a sprofondare così che caddi a terra fortunatamente che mi stavo trascinando a terra sul muro, in poco tempo mi venne anche la crisi respiratorea non riuscivo più a respirare o a prendere ossigeno così che mi impanicai così tanto da incominciare a sudare come non avessi mai fatto, Cecilia era travolta dalla paura sentivo lei che parlava :
"Sono vicino al reparto bambini ho una ragazza giovanissima è incinta sta avendo una crisi risoeratorea mi serve subito lo spruzzino per l'asma veloci"  con una voce molto agitata c'era un'altra dottoressa che gli rispose :
"mi dispiace ma li abbiamo finiti" , cosi che mi accorsi che  Cecilia non c'era più riuscivo a vederla correre e diventare piccola come un puntino nero, ad un certo punto vidi arrivare di nuovo Cecilia con una coperta e un inalatore che aveva trovato nella mia stanza, mi avvolse nella coperta e poi mi diede l'inalatore non ci stavano abbastanza spruzzi in quel momento me ne sarebbero dovuti servire 4 spruzzi invece ci stavano solo 1 ero spacciata, stavo grondando di sudore..

Le luci del Luna ParkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora