Capitolo 65

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Riuscivo a sentire tutti i tipi di dolori che avevo  ,  Noah stava correndo il più possibile sentivo il suo cuore che per poco non era coordinato come il mio : arrivammo nella mia stanza che la stavano sistemando ma Cecilia li fece uscire tutti là situazione era grave se non avessero scoperto cosa mi aveva causato questo dolore sarebbe una cosa che me la porterei per tutti gli anni della mia vita.

I medici mi fecero un sacco di analisi del sangue mi presero non so quante provette di sangue ma mi sentivo veramente affaticata, infatti avevo bisogno del respiratore attaccato in modo da farmi respirare senza faticare tanto, Noah intanto era accanto a me con gli occhi piene di lacrime piene di dolore che gli stava procurando la mia vita, mi tolsi un attimo la mascherina :
"Mi dd-ispia-ce   ttt-ant-to  ssso-nooo iiii-o chhh-e   ttt-i stt-o  faa-cccen-do ssstaar-e mmm-aal-e"  mi guardò e mi accarezzo la faccia e mi disse:
"non sei tu il problema, sappi che per me tu non sarai mai un peso, ma adesso rimettiti la mascherina con l'ossigeno così che ti riprenderai più velocemente"  così che mi rimisi la mascherina  e aspettai un po di  tempo cercai di restare più tempo possibile sveglia ma dopo mi addormentai, sentendo qualcuno che mi stava coprendo aprí un po gli occhi e vidi che era Noah che mi stava mettendo addosso 2 coperte più pesanti.

1 ora e 30 dopo.

Mi sembra di aver sentito un rumore così che mi svegliai, riuscivo solo ad aprire gli occhi non riuscivo a muovermi tanto, sentí qualcuno che stava per aprire la porta del bagno così che mi ricoprì con tutte le coperte, ma quando uscì scoprii che era Noah e notai che era a petto nudo con un asciugamano attorno alla vita con i capelli bagnati, uscì dal bagno e andò accanto al mobile dove aveva messo dei suoi vestiti, si girò verso di me e quando vide che ero sveglia mi disse :
"Ah scusa Sofia non ti volevo svegliare prendo i vestiti e vado"  lo guardai e gli dissi :
"tranquillo non mi hai svegliato tu ero già sveglia" . 
Mi guardo per qualche minuto e poi mi fece un sorriso, con alcune gocce che gli scesero sul suo volto.

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