Il tempo passa, siamo in piena estate, la ragazza e la sua compagnia decidono di fare un after in giro per il loro paese.
Lui è presente.
Non so che ore fossero, forse le tre, o le quattro del mattino, chi lo sa?Lui e lei si allontanano e si stendono sul prato, lei sopra di lui.
"Quindi? Cosa siamo?" Le chiese.
Ancora riesco a ricordarmela mentre raccontava.
Diceva di sentire l'adrenalina nel corpo, di avere una chance per poter ricominciare. Forse tutto quanto non era finito quel giorno lontano, forse tutto stava iniziando proprio in quel momento."Non lo so" ripose lei.
"Vuoi metterti con me?"
E a questo punto cosa avrebbe dovuto dire? Erano entrambi due completi disastri, due casini. Cosa sarebbe successo se si fossero messi insieme?
Sarebbe stato facile frequentare uno esattamente come lei?
Tanto vale chiederlo a lui no?
Si fidava delle sue risposte, amava la sua mentalità ed il suo modo di fare."Dovrei?" Rispose.
Non sapeva che risposta avrebbe ottenuto, ma era consapevole che la avrebbe stupita."Beh no.
Vorresti?"Ecco, ci siamo.
Bon esisteva risposta più perfetta di questa. Lei voleva?
Cazzo se voleva. Moriva dalla voglia di sentirsi nuovamente felice, voleva buttarsi."Si"
E non servì altro.
Si baciarono e quello fu uno dei baci più belli che tu possa immaginare.
È che loro erano perfetti, ma mai lei avrebbe potuto immaginare che sarebbe durato tutto così poco.
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Pioggia di vetro
RomansaFinalmente lo hai capito: non c'è mai un lieto fine quando si parla di me.