ti amerà ne sono certa

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Capitolo 15

A: t-tua figlia????-
N: si......-
A: wow! Io non lo sapevo cioé mm... siete genitori-
Genitori io non ho più la mia creatura e loro sono già genitori?! Perché tutto a me?! Mia madre é morta e con lui anche quello che credevo fosse mio padre, sono cresciuta nelle bugie e non ho più la mia creatura! Cosa ho fatto di male?! Quella che credevo fosse mia nonna e che sempre ho odiato non lo é mai stata... per fortuna ho il mio fidanzato, mio padre e degli amici.

Vedo che a quelle parole pure Matteo sembra rattristirsi allora gli prendo la mano e forzo un sorriso e anche lui ricambia con uno più spento del mio.

Entriamo in casa e ce ne andiamo subito a rifugiarci in camera mia; é sempre la stessa, non sono state spostate nemmeno le foto.

Mi avvicino subito a quella sopra la scrivania e lascio scorrere le dita sopra a questo piccolo pezzo di vetro che mi divide da toccare la foto.

Ci siamo io e Matteo che mi abbracciava da dietro al lago; mi ricordo ancora quel giorno in cui ci siamo dati il nostro primo bacio.

Un sorriso si fa spazio sul mio volto e sento subito delle calde braccia avvolgersi attorno ai miei fianchi.... quelle braccia familiari che mi fanno sentire a casa ovunque io sia.

M: te lo ricordi quel giorno? Io non potrei mai dimenticarmelo..... eri così bella non che ora non lo sei anzi! Da quel giorno io ho incominciato a vivere per la prima volta. Ricordo ancora le tue calde labbra poggiarsi sulle mie come se fossero fatte una per l'altra e ti giuro vorrei rivivere quel momento così innocente anche solo per un secondo.-

Io insistivamente fiondo le mie labbra sulle sua e allaccio le mie gambe intorno alla sua vita.
M: vedo che non t'é bastato ieri eh?-
A: tu non mi basti mai ragazzo; però credo che questo non sia il momento adatto per mettere in atto i nostri progetti.-
M: no Arianna non farmi questo! Sono già duro non posso resistere!-
A: mm mi piace farti eccitare comunque andiamo di sotto vieni!-

Scendiamo giù e troviamo Lorenzo seduto sul divano con in braccio Nina tutti e due addormentati e se lo meritano un po' riposo perché fare i genitori ad una così giovane età deve essere faticoso.

Sofia inizia a piangere e io prontamente la prendo in braccio e la cullo cantandole una ninna nanna in francese e dopo pochissimo si riaddormenta.
N: wow come hai fatto?!-

Non mi sono neanche accorta che si era svegliata.
A: ho cantato una semplicissima ninna nanna in francese-
N: io sono sua madre e i solito con le proprie madri ci si tranquillizza più velocemente ma non é così con te lo fa; ti adora basta vedere come si aggrappa alla tua maglietta e sono certa che ti amerà in un modo immenso.-

A quelle parole guardo la bimba che effettivamente é aggrappata con le sue minuscole manine alla mia maglietta e i miei occhi si riempiono di lacrime.

siamo uniti..... nessuno ci può dividereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora