Ice And Fire || TAEKOOK

Capitolo 8

<<Cerchiamo di trovare il modo di risvegliare qualcun altro>>

<<Aspettate>> è la voce di Jimin <<Avrei una domanda, se non vi dispiace>>

<<Certo, chiedi pure>> lo incoraggia Damor.

<<Ecco...adesso che mi sono...come dire..."trasformato" percepisco la vostra magia. Riesco a sentirne la potenza, ma quella di Nysil è diversa. Non più forte, ma più...rassicurante. Mi sento quasi attratto, come se fosse una calamita. Questo deriva dal fatto che padroneggia la luce?>>.

<<Sicuramente la luce è una magia calma e rassicurante, ma non è questo il motivo per cui ti senti così>> risponde lo stregone e si rivolge a tutti noi <<Esiste una gerarchia tra gli animaghi. Per ogni animale esiste un "reale", che corrisponde al più forte tra tutti quelli della sua specie.

Il ruolo di reale non è ereditario, sarebbe troppo facile. Al momento della morte del reale, il più forte prende automaticamente il suo posto, è un meccanismo naturale. Per diventare reali, invece, bisogna dimostrare di essere più forti di quello attuale, uccidendolo.

Può sembrare animalesco, ma funziona così. Tuttavia queste situazioni sono rare, nella maggior parte dei casi il reale viene ammirato perché è legittimamente il più forte.

Inoltre esiste una gerarchia tra i reali stessi, che sono divisi in classi in base alla loro forza. Si va dalla classe altissima, che comprende l'elite, i più forti animaghi in assoluto, alla classe bassissima.

Jimin, ti senti così perché Nysil è una reale>>.

Il nominato annuisce visibilmente impressionato. In effetti questo significa che Nys è molto forte, a discapito del suo aspetto angelico.

<<Quindi>> riprende Damor <<Nessun altro di voi sembra avere l'aspetto di un Cavallo alato o di un animago della luce. A questo punto direi di andare sul sicuro>> e si gira verso di me.

<<Jungkook, tua madre era un Drago e prima, quando ti sei innervosito, hai alimentato il fuoco. Ne deduco che tu abbia ereditato i suoi poteri>>.

<<Però io non mi sento diverso>> dico <<Non percepisco nessuna magia, né la mia né la vostra>>.

Damor fa apparire una torcia <<Prova con questa. Se ti avvicini, percepisci il fuoco in maniera diversa? Potresti provare a controllarlo>>. Faccio come mi ha detto, ma non succede niente. Provo a concentrarmi sul calore del fuoco, ma ancora nessun risultato.

<<Pensa al fuoco come una creatura viva. Devi entrare in simbiosi con il tuo elemento>>.

Prendo un respiro profondo e chiudo gli occhi. Penso il più intensamente possibile al fuoco, al suo colore rosso, ai movimenti della fiamma. Ancora niente. Sospiro deluso e chiedo consiglio a Damor con lo sguardo.

<<Toccalo>> è l'unica cosa che dice e io rimango interdetto. <<Stai scherzando, spero>> sbotta Jin. <<In quanto Drago, Jungkook dovrebbe essere ignifugo>> risponde lo stregone. <<Dovrebbe? E se non lo fosse? Jungkook stai attento, possiamo trovare un altro modo>> dice Tae preoccupato.

Riporto lo sguardo sul fuoco. Se provassi e non funzionasse mi ustionerei, ma, nonostante ciò, sento di dover tentare. Mi sento sicuro, all'improvviso il fuoco non mi sembra minimamente pericoloso, anzi.

Allungo il braccio. <<Jungkook, aspetta>> Tae si avvicina per fermarmi, ma non voglio ritirarmi e, con uno scatto, la mia mano ricopre la sommità della torcia. E non provo alcun dolore.

Sento il mio corpo essere pervaso da un calore familiare, accogliente e vedo il fuoco essere assorbito dalla mia mano. Succede in un secondo: le mie unghie diventano artigli, la mia maglia si strappa e sento una presenza sulla mia schiena.

Quando mi giro vedo delle ali di drago, color rosso scuro e ricoperte di squame.

I ragazzi mi guardano a bocca aperta <<Oddio Kook, sei fighissimo>> esclama sorridente Hoseok. Vorrei vedermi meglio e Damor, come se mi avesse letto nel pensiero, fa apparire uno specchio.

Mi osservo stupito: le punte dei miei capelli hanno assunto un colore rosso simile a quello delle ali e i miei occhi sembrano quelli di un rettile, gialli. Apro la bocca e vedo che anche i miei denti sono cambiati un po', i canini assomigliano più a delle zanne.

Accidenti, non mi aspettavo questo cambiamento. Come ha fatto prima Jimin, mi concentro sulla mia magia e dalle mie mani scaturiscono delle fiamme che prendono la forma di due spade corte.

<<Bene, hai già scoperto la tua arma. Ma non credo che tu sia l'unico a controllare il fuoco>> Damor si gira verso Hoseok e fa apparire un'altra torcia.

Hobi si avvicina incerto e lo vedo osservare il fuoco. Chiude gli occhi e allunga la mano vicino al fuoco. A differenza mia, però, questo gli si avvinghia al braccio come un serpente. Hobi lancia un grido per lo spavento, ma si zittisce subito quando si rende conto di non provare dolore.

Come di rito, anche il suo aspetto muta: i suoi occhi diventano gialli, i canini e le unghie si allungano, mentre sulla testa spuntano due adorabili orecchie da volpe.

In un secondo dalla sua mano scaturisce una fiamma che diventa una sciabola.

<<E quindi tu saresti una volpe>> dice Nys <<Interessante. Generalmente le volpi sono furbe, scaltre e molto selettive nelle loro alleanze. Per questo ne ho viste poche in vita mia>>.

<<Oddio, Hobi, ti sono cresciute le orecchie!>> ride Yoongi toccandole <<Cosa?!>> dice l'altro portandosi le mani alla testa. Si mette davanti allo specchio fatto apparire da Damor e si guarda come se nel suo riflesso vedesse un alieno.

<<È stranissimo, quasi non mi riconosco. Però non mi dispiaccio affatto>> dice sorridendo. <<Che carine>> ridacchia Jimin, facendogli i grattini dietro le orecchie. Smette subito all'espressione stranita di Hoseok che, però, dopo un paio di secondi dice <<Rifallo>>.

Jimin che fa i grattini a un rilassato Hoseok è una scena che mai avrei pensato di vedere. Yoongi, però, non sembra molto contento del quadretto che si è formato e interviene tempestivamente. <<Okay okay, mi sembra abbastanza. Non abbiamo tempo per le coccole>>.

Jin e Nam se la ridono per la scenata di gelosia di Yoongi. <<Va bene, comincia a farsi tardi e abbiamo un viaggio da compiere. Domani dobbiamo svegliarci presto e chissà, magari per strada riusciremo a trovare un modo per risvegliare quelli rimasti>>.