Passato

377 17 4
                                    

Arrivati, Angy andò in camera con Jeff, mentre Barb con Toby, dato che Slender era impegnato a lavare il pavimento. Fossero stati meno attenti gli avrebbe lanciato il famoso drone della ciabatta.

Camera di Toby
"Allora..." iniziò a parlare Barb, dopo un lungo silenzio. "Con Jeff siete migliori amici?" "Si, anche se s-spesso non andiamo molto d'accordo." Rispose Toby, sedendosi sul letto. "Capisco..." Barb lo raggiunse "sai, io e Angy pensavamo che voi foste solo storie mentre invece siete reali" disse mettendosi a pancia in giù nel letto "sono felice di aver avuto l'occasione di conoscerti, la tua storia è quella che più di tutte mi ha colpita" "D-davvero?" "Si, il mio passato è simile. Ovviamente non uguale, però so cosa hai provato" "Sai, non si direbbe che tu abbia una storia triste dietro... cosa ti è successo?" Chiese Toby incuriosito.

"È una lunga storia: fino alle elementari ero felice, anche se non avevo amici, ero molto timida. Poi sono iniziate le medie, e li sono stata spesso parecchio di mira appunto per la mia timidezza e anche  per il mio aspetto, quindi non riuscivo a farmi degli amici. Se tutti uscivano spesso e si divertivano, io ero a casa a guardare anime o giocare ai videogiochi. E mia madre non aiutava: mi chiedeva sempre perché non riuscivo a fare amicizia, anche se sapeva della timidezza... anche se in bene, mi sgridava spesso e la cosa mi pesava parecchio. insomma, a quei tempi mi sentivo parecchio sola e insicura di me. Poi son iniziate le superiori, e tutto iniziò a cambiare: riuscì a fare amicizia con tre persone, che consideravo migliori amiche. Riuscì a essere felice: uscivo e mi divertivo di più, avevo persone con cui confidarmi, non stavo più sola ed ero più fiduciosa in me stessa. Ma un giorno arrivo la prima delusione: capì che una di loro mi usava e non si preoccupava minimamente di capire come mi sentivo quando faceva così, quindi decisi di rompere l'amicizia con lei. Mi ero tolta un peso, ma ne arrivò un altro: l'altra mia amica, fece amicizia con un altro gruppo, comportandosi spesso come quella prima: ero la sua ruota di scorta. Qui, iniziai veramente a sentirmi inutile, era come se si fosse annoiata di stare con me... sono rimasta anche parecchio delusa da lei..." Barb abbracciò il cuscino e tolse lo sguardo da Toby. "P-perché? Cosa ha f-atto?" "Credevo che avessimo il legame di due migliori amiche per la pelle, ma non si è ricordata quand'era il mio compleanno, mi lasciava da sola quando a noi si aggiungevano le sue amiche, e quando la gente mi chiede qualcosa rispondeva al posto mio e mi rubava l'unica possibilità di fare amicizia." "Oh. Mi dispiace, ma pensa positivo: meglio aver lontana gente cosi" "Lo so, ma..." alla ragazza iniziò a scenderle qualche lacrima "era l'unica amica intima che avevo, mi aveva aiutata a essere meno timida e più fiduciosa in me, per poi rovinare tutto" Barb iniziò a piangere, e Toby l'abbracciò "Ti capisco. Anch'io ho p-perso persone importanti: anche se ricordo v-veramente poco, son sicuro che tu riuscirai a d-dimenticare, dopotutto devi pensare al presente, ci s-siamo io Jeff e Angy con te" "G-grazie Toby, scusa se mi son lasciata andare..." disse la ragazza facendo un sorriso imbarazzato. "T-tranquilla, ti va uno spuntino?" "Va bene". I due scesero in cucina a mangiare *rullo di tamburi* waffle.

Camera di Jeff
"Allora, dato che suppongo che tu già sappia tutto di me, inclusa la mia storia, perché non mi dici qualcosa di te?" Disse Jeff. "Non mi piace proprio tanto il mio passato..." "Perché?" "Venivo sempre isolata da tutti, nessuno mi voleva come amica. Per questo, sono diventata anche un po' timida con la gente e tendo a fidarmi di meno. Poi mi odiavano tutti: alle elementari, quella che ai tempi credevo migliore amica, insieme a uno che odiavo, mi apriva la bottigliata d'acqua e così facendo, si bagnava lo zaino, e nessuno mi credeva. Ora può sembrare una bambinata, ma quando si è piccoli non si capisce il peso di una cosa. Poi, a mensa, facevano indovinelli, e hanno detto "chi fa il verso di" non ricordo quale animale, hanno risposto: "Angy" e anche se l'ho detto alla maestra, non ha fatto nulla. Un giorno, invece, sono andata alla recita dei miei cugini, e hanno urlato: "guardate c'è il mostro" e son scappati tutti. Per fortuna li sono stati ripresi per una volta. Sia elementari che medie, le ho passate di merda, mi prendevano sempre in giro. Ai superiori anche, però di meno. Dato che ora sto sempre con Barb, ci chiamano sfigate ma nulla di che, apparte per i bulli. Una volta, se non fossero intervenuti i prof, ci avrebbero picchiato di brutto, solo perché secondo loro siamo "le sfigate della scuola"." Angy iniziò a piangere e Jeff la consolò "Scusa, non volevo farti ricordare il tuo passato... ma ehi! Ora sei qui con me, Barb e Toby alla Creepyhouse! E se i bulli dovessero farvi altro, io e Toby li elimineremo. Siamo pur sempre killer eheh" "Grazie Jeff..." "andiamo giù?" La ragazza annuì, e andarono in salone.

Angolo autrici
Alloraaaa... come vi sembra la storia? Stiamo cercando di mettere più fatti reali possibili, infatti le storie descritte, sono cose accadute realmente. E niente, spero che nonostante tutto la storia vi stia piacendo! Più avanti andremo coi capitoli, è più cercheremo di mettere del trash, abbiamo già molte idee di questo genere in mente! Detto ciò, vi aspettiamo al prossimo capitolo!!!!

Rapite dalle creepypasta Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora