Rapite dalle creepypasta

Serata omicida

"Barb, Ermenegilda e Genoveffa mi hanno chiesto se stasera vogliamo uscire con loro." Disse Angy scendendo dalle scale per andate in salotto. "Si, per me va bene, è da tanto che non le vediamo, ci divertiremo un sacco!" Rispose entusiasta Barb. "Chi sono loro?" Chiese Jeff con un panino in mano. "Delle nostre amiche d'infanzia, con la scuola è stato difficile vederle" rispose Barb "A che ora e dove ci dobbiamo vedere con loro?" Domandò ad Angy. "Hanno detto alle 18 vicino al parco della scuola" "perfetto". "Ragazze però evitate di f-fare troppo tardi, vi ricordate c-cosa è successo i-ieri?" Disse Toby un po' preoccupato. "Va bene Toby, entro le 22:00/22:30 saremo qui" rispose Barb sorridendogli. "Ma fino a quest'ora è definito come tardi" obbiettò Jeff. "Si, ma penso che perderemo un po' di tempo in pizzeria, la sera c'è molta gente e sono lenti a servire le cose" spiegò Angy.

Skip time

Le ragazze si stavano preparando: Angy indossò una gonna blu, maglia nera con giacchetta bianca di sopra, scarpe nere con i lacci, una collana con un gioiello verdeacqua e raccolse i capelli in una coda. Barb invece, mise una gonna blu e una maglia bianca, con una giacca nera, scarpe da ginnastica con calze bianche e raccolse i capelli in due treccine.
Finito di prepararsi, scesero al piano di sotto.
"Ragazzi, come stiamo?" Chiesero ai ragazzi. "State b-benissimo!" Disse Toby. "Già, siete uno schianto!" Aggiunse Jeff "volete che vi accompagnamo?" "No, grazie, non vorremmo vi vedessero, sarebbe un casino" rispose Angy.

Jeff e Toby salutarono, e le ragazze si diressero alla piazza.
"Barb, Angy! Finalmente riusciamo a
incontrarci!" Disse Ermenegilda, abbracciando le due insieme a Genoveffa. "Come state?" Chiese Barb. "Bene voi?" "Tutto bene. Facciamo una passeggiata e poi andiamo in pizzeria?"
Ermenegilda e Genoveffa annuirono, e tutte insieme passeggiavano scherzando e parlando delle ultime cose divertenti che le erano capitate. Fattosi le 19:30, andarono in pizzeria.

"Ragazze, devo dirvi una cosa. Mi son fidanzata con Vercingitorige" Disse Ermenegilda, entusiasta. "Aspetta, non è quello che veniva a scuola con noi, e che mi.. prendeva in giro..." "Si, ma ora è cambiato parecchio!". "Io invece, mi son fidanzata con Giamberto!" Disse Genoveffa. "Ma lui è il bullo che prendeva in giro me!" Urlò Barb. "Si, ma anche lui è cambiato!" Rispose l'amica.

Le ordinazioni arrivarono, e una volta finito di cenare, uscirono a passeggiare di nuovo. "Barb, Angy, vi va di andare nel bosco? È un luogo così tranquillo" chiese Genoveffa. "Ma di notte il bosco è pericoloso, potremo perderci" Obbiettò Barb. "Ma noo, stiamo vicine! Giusto per rilassarci e non sentire i rumori della città." Aggiunse Ermenegilda, che, con questa frase, convinse le ragazze. Una volta nel bosco, Ermenegilda e Genoveffa corsero senza motivo, lasciando indietro Barb e Angy, che vennero bloccate da delle persone. Si girarono è scoprirono che essere non erano altro che Vercingitorige, Giamberto, Wando e Pierignolo, i bulli più temuti della scuola. "Lasciateci immediatamente!" Urlò Barb con tono autoritario. "Se no cosa fate?" Disse Giamberto. "Vi spacchiamo la faccia" rispose Angy. I ragazzi non ascoltarono, fecero scontrare le ragazze di faccia contro un'albero e iniziarono a chiedere aiuto: "Ermenegilda, Genoveffa, aiutateci vi prego!!!"
"E inutile che le chiamate" disse Wando. Ermenergilda e Genoveffa sbucarono da dietro due alberi, compiaciute della scena "finalmente abbiamo la nostra rivincita" dissero. "Rivincita su cosa?" Disse Angy, non capendo a cosa si riferissero. "È semplice, noi amavamo alla follia Vercingitorige e Giamberto, ma, dato che voi li odiate, non potevano di certo uscire con noi" Disse Genoveffa. "Così abbiamo deciso di farvi fuori, almeno possiamo stare con loro senza problemi" concluse Ermenegilda. "Quindi per tutto questo tempo siete state solo delle false... vi odio" disse Barb con disprezzo. "Non ci interessa. Ora ragazzi, fatele fuori, così ce ne andiamo via da qui a fare altro" disse Genoveffa con un sorriso malizioso. "E magari troveremo una ragazza anche agli altri due... o magari possono divertirsi un po' con loro..." Aggiunse Ermenegilda.

I ragazzi iniziarono a picchiare a sangue le ragazze, che purtroppo non riuscirono a difendersi essendo in minoranza, e finché non videro i ragazzi, chi per terra in una pozza di sangue, e chi era stato colpito proprio in quel momento. Ermenegilda e Genoveffa iniziarono ad urlare e scapparono lontano. Le ragazze videro dei volti confusi, e svennero allo stremo delle forze.

Barb e Angy aprirono pian piano gli occhi: erano a casa, sul letto di Angy. Spostarono lo sguardo su di loro: erano ricoperte di cerotti e fasce. A interrompere il silenzio furono Jeff e Toby che entrarono nella stanza. "R-ragazze, state bene?" Disse Toby agitato. "Per fortuna siamo arrivati in tempo" aggiunse Jeff. "Cosa è successo?" Chiese Angy, continuando a guardare le sue ferite. "Io non ricordo nulla" aggiunse Barb. "C'erano dei ragazzi c-che vi stavano p-picchiando a morte, e li a-abbiamo uccisi." Raccontò Toby. "C'erano anche due ragazze, ma son scappate, e anziché perdere tempo ad ucciderle, vi abbiamo portate subito qui, eravate svenute." Aggiunse Jeff. "Ora ricordo" disse Barb "siamo andate nel bosco con Ermenegilda e Genoveffa, ma ci hanno teso una trappola e son arrivati i bulli della scuola"
"Ma come avete fatto a sapere che eravamo in pericolo?" Chiese Angy. "Io e Toby eravamo andati alla creepyhouse e mentre tornavamo abbiamo sentito le vostre urla." "Grazie per averci salvato di nuovo ragazzi" dissero le due. "C-comunque, credo che dovrete imparare a difendervi. Io e J-jeff, potremo allenarvi, c-così non rischierete più" disse Toby. "Ora riposate un po'" Disse Jeff, che uscì via dalla stanza seguito da Toby.