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Mi sveglio, sono a casa di Luca e lui è accanto a me.
"Cosa fai, mi fissi mentre dormo?" chiedo girandomi verso di lui, notandolo sveglio.
"Mm può essere, sei bellissima" un sorriso compare sulla sua faccia.
"Che ne dici se andiamo a fare colazione da Lollo?" chiedo accarezzandogli il volto.
"E se avessi voglia di fare altro?" la sua mano si posa sul mio fianco, poggia la testa sul mio cuscino per poi darmi un bacio a stampo.
"Ti farai passare la voglia" rispondo mentre lui sbuffa sonoramente.
"E ora se non ti dispiace, vado a farmi una doccia" concludo alzandomi dal letto.
"Ma che coincidenza, anche io devo farmi la doccia e non voglio sentire scusanti" dice Luca entrando prima di me in bagno.
Luca si spoglia ed entra in doccia e, sotto il suo sguardo attento, inizio anche io a togliermi i vestiti. Una volta nuda cerco di coprirmi il più possibile con le mani a causa della mia insicurezza.
"Ancora lo capisci? Con me non ti devi nascondere, sei bellissima" afferma Luca. Le sue dita scorrono lungo il mio corpo, facendomi rabbrividire e lui, accorgendosene, mi sorride.
Poggio le mani sul suo petto per poi dargli dei piccoli baci sul collo, fino a procurargli dei succhiotti.
"E questi?" chiede Luca una volta uscito dalla doccia indicandomi il collo viola.
"Così capiscono di chi sei" dico sorridendo.

Alla fine abbiamo deciso di andare da Lorenzo.
"Vedo che ti sei data da fare" esclama Melissa indicando Luca che parla con il nostro amico. Io la guardo stranita per poi ricordarmi del collo.
"Comunque questa sera c'è una serata, vogliamo andare?" chiede la mia amica rivolgendosi a tutti.
"Io non vengo" dico alzando gli occhi al cielo.
"Io ho da fare" declina Luca, so che in realtà è una scusa per non andare in disco.
"Dai io vengo con te" dice Lorenzo accontentando la mia amica.
"Amò vieni qua" Luca fa segno di sedermi sulle sue gambe, infatti così faccio.
Lorenzo e Melissa hanno deciso di vedere un film noiosissimo.
Luca si accoccola sul divano mentre io poggia la testa tra il suo collo e la spalla.
Il film non ho ancora capito di cosa parli, ma è veramente brutto.
Prendo la testa di Luca tra le mie mani e lo bacio. La sua presa è ben salda sui miei fianchi. Nessuno dei due ha intenzioni di staccarsi ma la voce di Mellisa ci interrompe.
"contenetevi un po' e in più io vorrei sentire il film non voi che limonate" dice ridendo.
"Bhe noi togliamo il disturbo allora, abbiamo un impegno" ribatte Luca alzandosi dal divano e prendendomi per mano.

"Allora dove mi porti?" chiedo mentre Luca accende la macchina.
"Vedrai"
Siamo scesi dalla macchina, mi ricordo benissimo questo posto. È quel parco, quasi abbandonato, dove io e Luca siamo venuti un po' di tempo fa e ci siamo seduti sugli scalini. Qui è stata la prima volta in cui io e Luca abbiamo parlato seriamente, ci siamo conosciuti, ci siamo aperti l'uno all'altro.
"Vieni, andiamoci a sedere" Luca indica i famosi scali e ci dirigiamo verso di essi. Si siede e io lo imito, mettondo una mia gamba sulla sua.
"Hai parlato con tua madre?" mi chiede ed io abbasso lo sguardo.
"No, non ci voglio avere a che fare"
"Amore, è tua madre... La devi capire, la scuola è importante è ovvio che si sia incazzata"
"Ma smettila Luca, poi parli tu che sei stato bocciato non so quante volte e ti sei ritirato, su falla finita".
Gli occhi del mio ragazzo si fanno cupi e fissa un punto indefinito del parco. Ho esagerato me ne rendo conto.
"Scusa, non volevo. Solo che sai quanto mi da fastidio quando mia madre fa queste sceneggiate quando lei nella mia vita è assente. Non sa un cazzo. Scusa ancora, scusa".
"Tranquilla, lo so. Non voglio che tu faccia la mia fine, tu meriti un Futuro con la F maiuscola, non come me. Non ti voglio fare la predica da padre, ma so che non stai andando bene a scuola per colpa mia, non devi restare qui a Milano e lasciare scuola, per una settimana va bene ma non di più. Non devi pensare che io non ti voglia vicino, ti dico questo per il tuo bene. Ti meriti il meglio dalla vita. Tu sei speciale. Ti amo"
"Anche io ti amo. Comunque non vado tanto male, per ora ho solo una materia sotto".
Luca mi guarda con una faccia del tipo 'pensi che sia cretino'?
"okok, sono due... Forse tre" continuo io, lui si sbatte una mano sulla fronte e ride.
"E tu invece con il disco? A che punto ti trovi?" chiedo deviando argomento.
"Ho scritto qualche pezzo, vuoi sentirne uno? L'ho finito ieri, mentre tu dormivi"
"Ovvio che lo voglio sentire"

La gang non si ferma, eh
A 12 anni su un mezzo rubato, tu stringiti forte che adesso si impenna, eh
Fanno le rime più false di loro
Cercano me, io dico: '"Cerca un lavoro"
Dicono: "Plaza", ma non sanno chi sono
Credi qua è tutto bello ma c'è niente di buono
E non te lo spiego manco
Voglio solo soldi, no, non penso ad altro
Tutti gli sbagli fatti, no, non me ne pento
Fotto questa vita che non mi dà tanto
La mia roba un altro mondo, un altro passo
E questo culo frà rotondo, fatto a compasso
Io lo giuro che se spacco li porto in alto
Io lo giuro che lo faccio e, no, non cambio
...
Mai stato come mi volevano
Mai fatto come mi dicevano
...
No la mia gang no, non si ferma, no non si ferma
No la mia gang no, non si ferma, no non si ferma
La gente mia al posto di blocco, no non si ferma
Tu, tu stai zitto parli troppo fuori dalla festa”

"È bellissima amore, spacchi come sempre" prendo il suo viso tra le mani e gli poggio un bacio sulle labbra.
"Spero di riuscire a realizzare il mio sogno"
"Ci riuscirai, fidati"
"Allora questa sera cosa vogliamo fare?" chiede cambiando discorso.
"Non lo so, ci facciamo un giro al Duomo?"
"Mh, anche se non ho voglia va bene"
Io sorrido e lo bacio nuovamente.

|Era tutto perfetto, ma ormai| CAPO PLAZA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora