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1 mese dopo

Stiamo ad aprile e ci sono le vacanze di Pasqua, io e Melissa naturalmente abbiamo deciso di salire a Milano e stare con Lorenzo.
Mia madre, come al solito, è partita con il suo compagno e i suoi figli.

"Come stai piccola?" mi chiede lollo una volta entrata a casa sua.
"Mh tutto bene tu piuttosto, con Martina?" Martina è una ragazza con cui si sta sentendo.
"Ci ho chiuso, lasciamo perdere".
"Si lasciamo perdere le delusioni amorose e decidiamo cosa fare questa sera" afferma Melissa.
"Andiamo prima ad una cena con dei miei amici e poi in discoteca per la tua felicità" dice Lorenzo.
A proposito di delusioni amorose, Luca ormai non lo sento e non lo vedo da un mese più precisamente da quella volta in discoteca, quando ho baciato il ragazzo sconosciuto.

Luca's POV

Mi butto sul letto sfinito, mentre la ragazza accanto me si posa sul mio petto. Sono fidanzato con Alice, l'ho conosciuta due settimane fa, non la amo e non faccio altro che metterle le corna, come ora d'altronde, ho appena finito di fare sesso con questa ragazza di cui non ricordo neanche il nome. Mi faccio schifo da solo.
Il telefono mi squilla e mi riporta alla realtà.
"Ava dimmi tutto" dico rispondendo.
"Okok arrivo" mi ero completamente dimenticato di passare in studio per registrare.
"Ci vediamo dopo?" mi chiede la ragazza sul letto mentre si copre il corpo con il lenzuolo.
"Non lo so Carmen, in caso ti scrivo"
"Carlotta, mi chiamo Carlotta" dice, vedo la delusione nei suoi occhi, ma poco mi interessa, mi rivesto in fretta ed esco di casa.

***
Alice's POV

Per la cena ho deciso di indossare vestito nero molto classico.
Entriamo nel ristorante, sembra molto 'lussuoso' e ci dirigiamo verso il tavolo dove sono presenti tutti. Saluto Ava, Elia, Enzo, Gionata, Pietro e mi presento a chi non conosco per poi prendere posto vicino a Melissa.
"Scusate il ritardo" quella voce mi sussultare, è Luca. È accompagnato da una ragazza e la tiene stretta per il fianco. Trattengo a stento le lacrime, i nostri sguardi si incrociano per qualche secondo fino a quando io ritorno a mangiare.
"Perché hai portato la sanguisuga?" sento chiedere da Ava a Luca.
"Mi si è accollata, fino a prova contraria stiamo insieme comunque". Sento il mio cuore fare 'crack', non ci ha messo niente ha trovare una tipa nuova.
A fine cena mi alzo e vado a fumare quando una voce richiama tutti dentro, roteo gli occhi  e mi avvio verso il tavolo.
"Allora ascoltatemi tutti" Luca si alza dalla sedia attirando l'attenzione di tutti.
"Domani come tutti saprete è il mio compleanno, in più domani  cambierà tutta la mia vita. Esce il mio primo album '20'" dice orgoglioso mentre si alzano fischi e applausi da tutti i suoi amici.
"Alice possiamo parlare?" Luca si rivolge alla sua ragazza che come una gallina lo segue fuori.
"Hai piantato la sanguisuga?" gli chiede Ava vedendo rientrare Luca da solo.
"Si fratè, mi aveva rotto il cazzo e non provavo niente".
Lo guardo con una faccia schifata, mi fa ribrezzo il modo in cui tratta certe ragazze.

"È uscito l'album di Luca. L'ha sentito? Si riferiscono palesemente a te" mi dice Melissa appena la raggiungo in sala.

"Non mi interessa" sputo acida.
"Giulia per una volta ascoltami".
Alzo gli occhi al cielo e torno in camera, mi butto sul letto e cerco su Spotify l'album, metto la riproduzione casuale e inizia la prima canzone.

Si chiama 'Vabbene'.
"E non mi credi baby, non mi vedi da mesi
Se studio non rispondo, tu sei Beyoncé, io Jay-Z
Vabbene, ok, vabbene, ok, ti porto in cima al mondo
Vabbene, ok, vabbene, ok, forse ho bevuto troppo
Io con le Nike e sporco, tu borsa Gucci o Fendi
Hai tutti gli occhi addosso come un Ferrari rosso
Ti giuro cambierò per te, ma poi non è vero
E non mi accontento di niente, voglio il mondo intero"

Quelle due frasi mi fanno sussultare,
"ma non puoi uscire così, avrai tutti gli occhi addosso... Come un Ferrari rosso" me lo disse quando stavo andando in discoteca.
"Giulia, non sono più quello di una volta con le ragazze, sono cambiato per te" disse quando non mi fidavo di lui ma alla fine non era cambiato.
Cambio canzone prima che finisca.

Uno squillo
"Lei vuole solo scoparmi, yah
Solo tu sai controllarmi, ye yeah
Ho fatto passi da giganti
Ho lasciato dietro gli altri e pure te
Ci sembrava tutto nostro, yah
Ma non era tutto apposto, yah
Questa qua che mi sta addosso, yah
Il nome non lo ricordo, yah"

Inizia il ritornello e a stento riesco a
trattenere le lacrime.
"Uno squillo e sono già da te, ehi
Se ti serve, baby, chiama me, ehi
Uno squillo e sono già da te
Sono già da te, ehi, ehi
Se ti serve, baby, chiama me, ehi"

Quando stavo all'aeroporto per tornare a Salerno non mi volevo staccare da lui che, per rassicurarmi mi disse "qualsiasi cosa fammi uno squillo e sono già da te"

La canzone continua e ormai le lacrime scendono come se fossi una fontana.
"Voglio stare in alto, ma con lei qua a fianco
Ma io penso ad altro e fumo un altro grammo
Guardami negli occhi che non scherzo affatto
Non lascio la flotta anche se sta affondando
Volo alto, sto su un'astronave
Sono fatto marcio e messo male
Ma credimi per te farei del male
Tutto quanto cambia, io resto uguale
Dici "No", ma ti manco e lo so
Dico "Sì, tutto apposto", ma boh
Sono sempre lo stesso, lo sai
Era tutto perfetto, ma ormai
Mamma come sto bene quassù
Sono in alto, ma non ci sei tu
Scusami per gli sbagli, sono tanti
Solo tu sai controllarmi e ammazzarmi"

L'ha scritta poco fa questa canzone, parla chiaramente di me.
All'uscita della discoteca, dopo aver baciato quel tizio sconosciuto,  Luca mi raggiunse fuori e mi chiese come stessi, io gli risposi bene per poi rivolgergli la stessa domanda
"Tutto apposto" fu la sua risposta, continuò poi "Vedo che non ti manco" ed io mentendo dissi "No".
"Era tutto perfetto, ma ormai" questa frase gliela dissi io, in macchina, quando lui mi tradì, gli dissi che aveva rovinato tutto, era tutto perfetto, ma ormai.

Passo avanti, Look back at it (lo so che non fa parte dell'album 20)
"Ha vinto l'orgoglio e non ci parliamo per questo
Io non mi guardo indietro, chi si guarda indietro è perso
Money, money, come tutti voglio farli, yah, yah
Mi ricordo dei treni dai mille pianti
Non mi ricordo quante ne ho scopate
Ma mi ricordo bene di noi assieme sulle scale"
Ha ragione non ci parliamo perché siamo troppo orgogliosi, entrambi, ma in questo momento io non lo riesco a perdonare.
"Mi ricordo bene di noi assieme sulle scale" scoppio a piangere, si riferisce alle scale di quel parco abbandonato, dove ci siamo aperti l'uno con l'altro per la prima volta, e dove mi portava spesso per parlare.

Skippo la canzone e passo a "Change" (anche questa non fa parte di 20, ma dettagli)
"milano è grigia come ‘sti palazzi
io devo ricominciare
lo sai baby, io e te a pochi metri di distanza
ma è finita male male, quindi non mi guardi in faccia, yah
posa le armi, ma è difficile accettare
che siamo stati entrambi a farci tutto questo male"
Ha ragione, tipo ieri al ristorante, ci siamo guardati una sola volta, ha ragione è finita malissimo, ma non può dire che siamo stati entrambi a farci del male, si ok lo avrò ferito quando ho baciato il ragazzo in discoteca, ma lui mi ha tradita è andato oltre a un semplice bacio.

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