Uscendo, respiro l'aria che c'è fuori e penso che è iniziata un'altra giornata di merda, come tutte le altre.
Per la strada metto le cuffie e faccio partire la stessa musica che c'è in quel cd di mio padre.
La scuola si trova dopo uno skate park, a volte mi fermo a fissare quei ragazzi che vanno su quell'oggetto, ma mi chiedo spesso il motivo per cui sono così cupi.
Dovrebbero essere felici di condividere questa passione con tutti gli altri, ma sono tristi e lo si legge negli occhi di ognuno di loro.
"Cosa avranno dentro le loro anime?" mi domando, ma nel frattempo cammino verso scuola.
Se faccio tardi anche questa volta, la preside mi butta fuori.
Arrivo davanti ai cancelli di scuola, levo le cuffie e già tutti mi guardano, ma che problemi hanno?
Cosa vogliono da me?
Continuo a camminare per andare in un posto in disparte da tutti, ma mi sento chiamare.
"Ehi tu!" sento dire da qualcuno dietro di me.
Mi giro e vedo una ragazza dai capelli ricci, neri e gli occhi come il mare.
"Dimmi" le dico guardandola fissa negli occhi, notando qualcosa che non va, sembra sia terrorizzata da qualcosa.
"Ho bisogno del tuo aiuto! Potresti fare finta di essere mio fratello? Quel gruppetto di ragazzi mi ha puntata da giorni e non so cosa fare per togliermeli di dosso. Lo so, nemmeno ti conosco, ma ho bisogno di scollarli via da me." dice con un tono dolce e stanco.
"Preferisco dire che sei mia cugina, ci crederebbero di più. Comunque va bene, ci penso io; stammi accanto e vieni con me." le dico cercando di tranquillizarla.
"Dove andiamo?" domanda lei stranita.
"Tranquilla non ti faccio nulla, mi bastano i guai che ho già" le dico diminuendo la voce sperando che non mi abbia sentito.
Lei abbassa lo sguardo e mi prende la mano.
La trascino con me nel mio posto tranquillo e ci sediamo.
Siamo sotto un albero ed entrambi ci siamo accesi una sigaretta.
Lei qualche volta mi guarda e poi distoglie lo sguardo, ma io non la guardo nemmeno, ho altre persone da guardare.
"Quanti anni hai?" le domando per farla parlare di qualcosa, visto che la vedo tesa.
"17, tu?"
"Sembra più grande" penso.
"20" rispondo.
"Cosa ci fai ancora alle superiori? Dovresti essere già diplomato, sei stato bocciato?" domanda sbalordita.
"Lo so, ma ho avuto dei problemi, che non voglio ritirare fuori e quindi ho perso due anni"
Annuisce e ritorna il silenzio di prima.
Vediamo avvicinarsi il gruppo di quei ragazzi e allora ci alziamo cercando di allontanarci, ma veniamo fermati da una frase:"Se non fossi con lui non sai cosa ti farei!" pronuncia un viscido di loro, ma riconosco subito quella voce.
STAI LEGGENDO
Il ragazzo misterioso
RomanceQuesta è la storia di Christian e della sua vita difficile, che per colpa di un suo sbaglio rischia di perdere tutto, ma cosa succederà? Cosa perderà e cosa riprenderà? Cliccate il tasto:"Leggi" e lo scoprirete. Ps.: la storia verrà divisa in capit...