15.

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"Clara..."
E appena sento quel nome non capisco più niente, non riesco a controllarmi, ma capisco di avergli rotto il naso, perché gli sta sanguinando e l'ha storto.
Lo aiuto ad alzarsi: "Mi fai schifo!" e urlo il nome di Cris per farla uscire dalla camera.
Ma lei era già giù.
Avrà sentito sicuramente qualcosa perché sta piangendo.
Ma ad un tratto inizia a tremare e ad urlare.
Ha una crisi.
"Piccola stai calma, non è successo niente, è solo un incubo" le dico io avvicinandomi a lei.
"Via via via!" continua ad urlare.
"Principessa non volevo, perdonami..." dice quel bastardo con il naso rotto.
"Ti odio! Ti odio!" gli urla.
"Lo so, ma so che mi ami" gli dice piangendo e mettendosi in ginocchio davanti a lei.
"Vai da lei, vai da Clara! Sei un lurido bastardo e lei è solo una puttana! A lei è andato tutto rose e fiori, non solo mi ha tolto la purezza che c'era in me a 15 anni, ma anche l'uomo della mia vita per la seconda volta!" dice urlando e spingendo Gaetano.
"Cosa?!" dico spiazzato.
"Non lo sapevi? Ti hanno fatto credere, drogandoti, che avessi violentato Clara, ma, in realtà, era una bambola quella che avevi sotto di te quella notte e lei faceva solo la voce. Quella che c'è andata fottuta sono stata io. E ora lui che fa? Mi tradisce con quella lurida puttana. Ma la pagherà, sia tu, che sei un coglione di merda, sia lei, che è una puttana da quattro soldi!" dice lei staccandosi dalla presa di Gaetano.
"Esci da questa casa Gaetano" gli dico puntando il dito verso la porta e abbassando la testa.
Non riesco nemmeno a guardarlo.
Mi fa schifo.
Nemmeno mi sento in colpa di averlo fatto con Cris.
Lui senza fiatare, va in camera sua, prende quattro cose e va via.
Corro da Cris in camera e la ritrovo seduta in un angolo della stanza che trema.
Mi siedo accanto a lei e lei appoggia la testa sulla mia spalla.
La stringo a me, ma lei si mette direttamente seduta sulle mie gambe.
Subito dopo si addormenta, chiudo gli occhi anch'io e poggio la testa al muro.
Sento bussare alla porta, quindi mi sveglio di soprassalto.
Cris è ancora in braccio a me, allora la alzo e la adagio sul letto.
Scendo giù e apro la porta.
"Jacopo? Che ci fai qui?" dico non facendolo entrare in casa.
"Ho saputo che ti hanno detto la verità su quella sera e Cris sta una merda per quello che ha fatto Gaetano. Purtroppo, Clara, è sempre stata una poco di buono. Però, non sono venuto per parlare di altre persone, sono venuto qui per scusarmi con Cris e con te" dice con le lacrime agli occhi.
È la prima volta che lo vedo quasi piangere o sa fingere bene o dice la verità.
Sento scendere Cris dalle scale, ma nemmeno fa in tempo di dire qualcosa che sviene.
"Cris cazzo!" urlo vedendola cadere come se fosse una piuma.
La prendo in braccio e urlo a Jacopo: "Prendi le chiavi della Ferrari, sono appese dietro la porta!".
La porto subito dentro la macchina e lui riesce a chiudere anche la porta di casa.
Chiamo il suo dottore e gli spiego la situazione: "Dove siete?" dice lui preoccupatissimo.
"Vicinissimo all'ospedale" dico in panico.
Blocco il telefono vedendo l'entrata dell'ospedale e ancora Cris non si sveglia.
"Piccola svegliati, non rientrare nella fossa!" le dico all'orecchio piangendo.
Dallo specchietto retrovisore noto che, in silenzio, sta piangendo anche Jacopo.
"Mi sento in colpa" dice lui guardandomi dallo specchietto, come stavo facendo io
d'altronde.
"Non è il momento Jacopo, ci pensavi 2 anni fa!" gli dico singhiozzando.
Si ferma davanti l'entrata e lì ci sono già Marco, il figlio del dottore di Cris, e il dottor Federico.
"E' per colpa di quel bastardo?" domanda incazzandosi Marco.
"No, ma non mi sembra il momento!" gli dico guardandolo male.
Sospira e la prende in brancio.
"Lo sapevo che dovevo portarti via da qui, te l'avevo promesso" le dice dandole
un bacio sulla fronte.
"Promesso? Cosa le aveva promesso?" penso.
"Da quanto sta così?" mi domanda il dottor Federico.
"Ormai 20 minuti" gli dico asciugandomi le lacrime, scacciando i pensieri inutili,
in quel momento, e guardando l'orologio che mi aveva dato Cris.
"Se non si sveglia tra due ore possiamo dire che è entrata in coma e da lì dobbiamo preoccuparci, perché dobbiamo capire cosa le ha procurato tutto ciò e perché stava male prima di entrarci. Perché stava male? Cosa era successo?" mi
spiega Marco guardando i parametri vitali che dà la macchina e nel frattempo le fa qualche esame.
"Gaetano l'ha tradita, lei aveva il presentimento che lo stava già facendo da un po', ma oggi ha avuto la conferma e le ha fatto ancora più male sapere con chi" gli spiego, in sintesi.
Instintivamente, lui, serra i pugni sulla cartella di Cris e alza lo sguardo verso la finestra della stanza.
Fissa il paesaggio per cinque secondi e guarda Cris.
"Te l'avevo promesso e mi dispiace così tanto vederti soffrire..."
"Perché la volevi portare via da qui?" gli chiedo attirando la sua attenzione.
"Le avevo promesso quando si era svegliata dal coma che l'avrei portata via da qui
perché lo aveva urlato lei..." spiega accarezzando il viso pallido di Cris.
"Lo ha urlato? Ma c'eravamo tutti qui..." dico stranito e cercando di ricordare.
"Non c'eravate di mattina dello stesso giorno, quando siete arrivati voi era pomeriggio e già si stava svegliando, ma il suo cervello le stava facendo ricordare tutto e lei stava cercando di risveglirsi, come fosse un incubo, ma mentre lo stava facendo, ha urlato il mio nome, come se, appunto, quando lei non era sveglia riusciva comunque a sentire quello che le dicevamo" dice tutt'ad un fiato continuando a guardare Cris con aria innamorata.
"Vedendola soffrire mi fa piangere il cuore..." dice ad un tratto Jacopo interrompendo il discorso.
"Dove hai posteggiato l'auto?" gli chiedo senza aggiungere nulla a quello che aveva appena detto.
"Suo padre me l'ha fatta posteggiare fra quella sua e quella di Marco" risponde
mentre si siede accanto a Cris.
"Riprendendo il discorso, se vuoi chiedermi cosa lei abbia urlato, puoi anche farlo, te l'avrei detto comunque" dice Marco facendo finta Jacopo non ci sia.
"Dimmelo"
"Marco portami via!" dice, ma sotto la sua voce c'era un'altra voce.

Il ragazzo misteriosoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora