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"Ho il presentimento che tuo fratello mi tradisca. In questo periodo è sempre fuori casa.
Prima che ritornassi tu nelle nostre vite, usciva ogni sera, sempre, dopo le 23 e ritornava alle 4 del mattino, il quale,  faceva puzza di sigarette e prima di venirmi a baciare andava in bagno a lavarsi i denti. Io, l'aspettavo sempre sveglia e una volta abbiamo litigato. Gli avevo anche detto c'ho che pensavo, ma lui negò tutto, dicendomi che usciva e rientrava in quella fascia oraria perché stava aiutando il capo con un lavoro particolare. Io ci credevo, anche se, più passava il tempo e più mi stancavo della situazione. La notte che tu venisti a casa nostra ed io ebbi la crisi, avevamo finito di litigare da poco.
Era tornato a casa alle 2 di notte, faceva puzza di erba e profumo di donna, quindi capì subito che c'era qualcosa che non andava e che la mia idea fosse giusta.
Infatti, poi, dopo la crisi, ho dormito con te, perché con lui, ormai, non mi sento più a casa fra le sue braccia perché sento che quelle braccia toccano altre braccia, altri corpi che non sono il mio..." dice l'ultima frase ormai piangendo.
Ed io, per l'ennesima volta, non so che dire so solo versare delle lacrime.
Sento un dolore al petto allucinante.
Lei sta male, di nuovo, ma per colpa di mio fratello ed io sono la sua sola ancora di salvezza.
Nella sua vita ho sempre avuto un potere troppo grande riguardo la felicità e tutto ciò mi fa aumentare le responsabilità di quanto non l'avessi prima.
Sono felice di far parte di nuovo della sua quotidianità, ma vorrei tanto che non soffrisse più, per una volta.
Le basta il cancro che la fa soffrire ogni secondo della sua esistenza.
Pensando a questo scoppio direttamente a piangere e questa volta è lei, che nonostante tutto il suo dolore, tutto quello che ha dentro a proteggermi e a salvarmi dall'oscurità.
Mi abbraccia e mi stringe a sé.
Accarezza i miei capelli come se da un momento all'altro, se lo facesse troppo forte, si potrebbero spezzare.
Adoro questo di lei, che nonostante tutto quello che le passa per la testa è sempre pronta ad aiutarmi in qualsiasi momento.
"Non pensare al mio cancro per una volta Christian..." dice lei all'improvviso come se leggesse la mia mente.
"Come fai a saperlo che ci stavo pensando..?"
"Ti si legge nei tuoi occhi azzurri" dice lei fissandomi per un minuto e poi distogliere lo sguardo.
"Conviene uscire dalla vasca, l'acqua è diventata fredda e abbiamo mani e piedi come i vecchi" dico cercando di sviare il discorso e di farla ridere in po'.
Infatti ci riesco, perché si guarda le mani, poi guarda le mie e ride.
Usciamo dalla vasca, ci copriamo con le tovaglie per asciugarci e andiamo in stanza.
"Oggi ti vesto io" dice lei aprendo il mio armadio.
"Va bene" e mi siedo sul letto.
Prendo il telefono per vedere se ho qualche messaggio e ne trovo qualcuno di Gaetano.
"Devo dirti una cosa importante, anche se penso che Cristina te l'abbia detto visto che lo sospetta da un sacco di tempo, ma voglio che ne parliamo a quattro occhi noi due da SOLI!".
Ed ha ragione, so già cosa...
Ma perché farla soffrire così tanto?
Cosa gli ha fatto?
Perché?
"Christian tutto ok?" mi risveglia dai miei pensieri Cris.
"Sì piccola, tutto bene, hai scelto?" le dico cercando di non pensare a niente.
"Sì sì" dice mostrandomi un maglione grigio scuro con il collo alto, un jean nero aderente e, infine, prende lo stivaletto nero in pelle.
Indosso tutto e mi guardo allo specchio.
"Stai benissimo..." dice lei abbassando gli occhi.
Mi giro verso di lei, le alzo la faccia e le dò un bacio sulla fronte.
"Tu che metti?" le chiedo guardando i suoi vestiti poggiati sul mio letto.
"Penso quel vestito grigio con il collo alto, cinta in vita, le Dr. Martens e sotto le calze nere chiare" dice prendendo l'intimo nero in pizzo e mettendolo.
Subito dopo si veste ed è pronta.
"Allora andiamo?" le chiedo spruzzandomi del profumo e aggiustandomi un po' i capelli allo specchio, con della cera adatta.
"Andiamo" dice lei prendendo il mio profumo e spruzzandoselo.
"Ma è maschile"
"E allora? Metto sempre i profumi maschili, sono più belli" dice lei prendendo le sue ultime cose e le chiavi della sua Ferrari.
In effetti ha ragione, quelli femminili non sono belli come quelli maschili.
Dopo 10 minuti arriviamo a casa di Gaetano e ci apre tranquillamente in mutande.
"Ma ti sembra modo di aprire?" gli dice Cris infastidita.
"Aspettavo l'amante" risponde lui ridendo.
Ma Cris si irrigidisce e continua a camminare verso le scale.
"Ehi principessa stavo scherzando" dice Gaetano vedendo lei che non ride.
"Lo so" nemmeno lo guarda, sale su e si chiude in camera.
"È successo qualcosa?" chiede preoccupato, ma nei suoi occhi leggo che ha paura.
"Perché hai paura? Cosa nascondi? Che devi dirmi?" dico iniziando ad incazzarmi.
"Che cosa sai?" dice sedendosi sul divano del salone.
Lo raggiungo mettendomi difronte a lui, sull'altro divano, e lo guardo dritto negli occhi.
"Con chi la tradisci?" gli dico incazzato e indignato.

Il ragazzo misteriosoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora